Croazia, Quarnero: la Riviera di Opatija di Patrizia Magi il 28 Set 2021 Nella parte più protetta del Golfo del Quarnero, alle pendici del Monte Ucka che la ripara dalla Bora, l’elegante città di Opatija è adagiata nel cuore della Riviera lungo la quale il magnifico Lungomare corre accanto a spiagge di ciottoli, baie lambite dall’acqua cristallina, antichi borghi e accoglienti marine. Vista aerea del centro di Opatija (foto di Provideo). Scopri le 20 isole Croate più belle Adagiata nel cuore dell’arco costiero più settentrionale del Quarnero, lungo il sinuoso litorale dove il massiccio dell’Ucka (Monte Maggiore) si tuffa nelle azzurre acque dell’Adriatico, l’elegante città di Opatija, incantevole insieme di ville asburgiche e parchi d’epoca, e la sua splendida Riviera, punteggiata di piccoli borghi tra baie smeraldine e verdeggianti promontori collegati da uno splendido Lungomare, si rivelano una piacevole sorpresa. Anche dal punto di vista nautico. Opatija, il Lungomare Francesco Giuseppe I con accanto la Chiesa di San Giacomo (Sveti Jacov), fondata nel XV sec. e rimaneggiata nel tempo, da cui si è sviluppato l’iniziale abitato (foto di P. Magi). Sommario Un po’ di storiaOpatija, la perla dell’AdriaticoDa Volosko a LovranNotizie Utili Un po’ di storia La storia di Opatija (Abbazia) – come suggerisce il nome – inizia con la costruzione di una abbazia, quella di San Giacomo della Preluca, fondata verso il 1420 da un gruppo di monaci benedettini provenienti dal decaduto convento di San Pietro di Rosazzo in Fiuli, che trovarono in questa zona tranquilla tra le cittadelle di Castua (Kastav) e Apriano (Veprinac), il luogo ideale per dedicarsi alla preghiera e alla viticoltura. il “portic”, l’antico porticciolo di Opatija, con la statua del barcaiolo (foto di P. Magi). Lo lasciarono un secolo dopo, sostituiti dai più prosaici agostiniani di Fiume (Rijeka), i cui interessi economici in conflitto con quelli delle autorità locali di Castua si conclusero con una rottturra dei precedenti accordi e l’insediamento delle prime famiglie nell’area fino ad allora inviolata della chiesa. Cominciò a formarsi così un piccolo borgo quieto volto alla pesca, alla marineria e all’allevamento di ovini, che verso la metà dell’Ottocento contava solo poco più di un centinaio di edifici. Tutto cambia nel 1844 quando il nobile fiumano Igino Scarpa, dopo la costruzione della strada Fiume – Volosca (Volosko) acquista una rigogliosa penisola vicina all’abbazia di San Giacomo (che si può ammirare ancora oggi – se pur rimaneggiata – sul Lungomare, in centro) dove fece costruire Villa Angiolina, così chiamata in ricordo della sua defunta moglie. Il Teatro all’aperto nel Parco Angiolina (foto di Vladimir Franolic). Questa splendida residenza estiva in stile Biedermeier divenne presto epicentro della vita mondana dell’epoca con intellettuali e nobili – tra cui l’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe e l’imperatrice Maria Anna – che rimanendo affascinati dal clima e dalla vegetazione mediterranea del luogo ne alimentarono la fama. Attirando peraltro anche medici alla ricerca di una località marina dove creare stabilimenti balneari e idroterapici per verificare la bontà delle teorie del dottore triestino Augusto Guastalle (1818 – 1876), convinto sostenitore della talassoterapia per curare infiammazioni e potenziare il sistema immunitario. Una definitiva spinta allo sviluppo turistico gliela diede poi l’arrivo della ferrovia Fiume – Pivka della Società delle Ferrovie Meridionali Austriache, che costruì anche i primi lussuosi alberghi in città, il Quarnero, in stile neoclassico, affacciato sul mare – l’odierno hotel Kvarner, che ancora oggi offre cure talassoterapiche – e alle sue spalle, in stile secessionista, lo Stephanie Imperial, così chiamato in onore della principessa belga erede al trono austriaco, oggi ribattezzato Heritage Hotel Imperial. Seguì a breve, visto il successo, la realizzazione di una grande quantità di strutture ricettive, ville, stabilimenti balneari, passeggiate e parchi e nel 1889 Opatija fu ufficialmente proclamata stazione climatica di cura, diventando presto una delle più prestigiose in Europa. Il porto di Opatija (foto di Vladimir Franolic). Opatija, la perla dell’Adriatico Da allora sono passati oltre 100 anni, ma Opatija sembra non aver perso nulla del suo fascino d’antan – chic ma non snob – che si coniuga perfettamente con l’atmosfera rilassata che vi si respira. Con un ampio ventaglio di scelte su come passare il tempo: dal rosolarsi al sole sulle belle terrazze lungomare al praticare svariate attività sportive come surf (kite & wind), subacquea, SUP e kayaking; dallo shopping nelle vie del centro al fare cambusa in quella cornucopia di prodotti freschissimi che è il mercato ortofrutticolo coperto, costruito in stile liberty a fine Ottocento; dal deliziarsi il palato in rinomati ristoranti gourmet alla scoperta della città e del suo meraviglioso Lungomare. Il tratto centrale del Lungomare Francesco Giuseppe I. Dietro gli alberi si nasconde l’antico porticciolo, sulla punta rocciosa c’è la statua della Ragazza con il Gabbiano, mentre a destra si vede la Chiesa di San Giacomo (foto di Vladimir Franolic). Il Lungomare dell‘imperatore Il Lungomare Francesco Giuseppe I, realizzato tra il 1881 e il 1911, è un vero must. Si tratta di una incantevole passeggiata su un viale lastricato bord de mer che da Opatija si snoda per 12 chilometri collegando i comuni costieri della Liburnia, da Volosko a Lovran, lungo il quale si susseguono baiette di acqua cristallina con spiagge e scogli dove prendere il sole, boschetti di querce centenarie e gli invitanti lidi degli alberghi di lusso. Ne è idealmente il fulcro “la Ragazza con il Gabbiano”, la statua più famosa di Opatija che raffigura una leggiadra fanciulla con il viso rivolto verso il mare e un gabbiano posato sulla mano. È situata sugli scogli, vicino alla spiaggia cittadina di Slatina e accanto al “portic”, l’antico porticciolo, riconoscibile dalla statua di un vecchio barcaiolo scolpita in bronzo, a ricordo di un’attività in voga negli anni d’oro del turismo quando i “barkajoli” invitavano gli ospiti al “barke faren”, ossia alle gite in barca lungo la Riviera. Opatija, il Parco e Villa Angiolina, sede del Museo del Turismo Croato (foto di Vladimir Franolic). Accanto si possono visitare la chiesa di San Giacomo, eretta sull’antica abbazia benedettina, e l’elegante Padiglione d’arte “Jurai Sporer”, un tempo caffè-pasticceria dove ogni giorno arrivavano dolci freschi da Vienna e da Pest e oggi galleria dedicata alle esposizioni (la più recente, “Picasso e Joan Mirò – Amicizia e Libertà”, che comprende oltre 140 litografie originali, incisioni ecc., è aperta fino al 10 ottobre). Il Padiglione è parte integrante – insieme all’ottocentesca Casa Svizzera, dove si narra la storia di Opatija dall’inizio del turismo fino ad oggi – dell’imperdibile Museo del Turismo Croato ambientato nella vicina Villa Angiolina, circondata dall’omonimo Parco. Un’oasi verde di quasi tre ettari con una meravigliosa aiuola centrale ricoperta di camelie da cui si snodano ombrosi sentieri di ciottoli tra decine di specie esotiche. Opatija, Parco Angiolina con la statua di Fried Julius Schuler, direttore della Società delle Ferrovie Meridionali Austriache che acquistò Villa Angiolina e avviò la costruzione dei primi due alberghi della città, gli odierni Kvarner e Imperial (foto di P. Magi). Da Volosko a Lovran Verso Est, oltrepassato il piccolo porto cittadino, si fanno notare le belle spiagge di Tomasevac, Skrbici e Lipovica che pennellano le rispettive calette prima di Volosko, pittoresco e vivace borgo di pescatori le cui origini risalgono al 1500. Il centro storico è una cascata di ridenti casette variopinte con tetti di tegole, svettanti camini e ripidi vicoletti che si arresta sulla baia lunata del porto dove si affaccia un’infilata di ristorantini goumet. Un bel posto dove ormeggiare. Verso Ovest, invece, oltrepassato il Marina Admiral, parte dell’omonimo complesso alberghiero, il Lungomare si inoltra a ridosso di magnifiche ville e residenze in stile liberty, passando per le antiche cittadine di Icici – dove nel IX sec. i Liburni già vi costruivano navi e oggi risiede l’ACI marina Opatija, uno dei migliori porti dell’Adriatico – e Ika, situata in una profonda baia votata alle attività sportive, finendo a Lovran, l’insediamento più antico, importante centro cantieristico di un tempo, che ha conservato il suo impianto urbano medievale, affascinante dedalo di case, torri, cortili lastricati e chiese. In alto, il pittoresco borgo di Volosko affacciato sul porto, famoso per gli ottimii ristoranti gourmet e le konobe (trattorie), piacevole tappa all’estremità orientale del Lungomare di Opatija (foto di P. Magi). Oltre il Lungomare Terminato con Lovran il Lungomare, la costa – dove i rilievi dell’Ucka si tuffano nell’Adriatico creando amene insenature – si ricopre di lussureggiante vegetazione diventando sempre più selvaggia. Vi brillano come perle le candide spiagge di Medveja e Moscenicka Draga, le piccole Uboka e Jelenscica e la collana di deliziose baiette di Brsec con la spiaggia di Klancac che abbaglia gli occhi con i suoi ciottoli rosati e l’acqua di un chiarissimo ipnotico turchese. l’ACI marina Opatija, situato a Icici, sul Lungomare, a circa un miglioda Opatija. Il Monte Ucka lo ripara dalla bora e può accogliere barche fino a 40 metri di lunghezza (foto di ACI d.d.). Di fronte, a poche miglia, si allunga l’incontaminata isola di Cres, incisa a Nord da decine di calette dove le strade non arrivano e chi vi giunge con la barca “rischia” di passare un’idilliaca giornata in perfetta solitudine tra sole e mare. La si vede perfettamente – insieme all’Istria e al Quarnero – dalla torre in pietra sul Vojak (1401 metri), la cima più alta del vasto Parco naturale del Monte Ucka (160 kmq), attraversato da una fitta rete di sentieri escursionistici a mezz’ora da Opatija. Partono perlopiù da Poklon, dove da pochi mesi è stato inaugurato un bellissimo Centro Visite con all’interno un museo interattivo che presenta in modo innovativo geologia, flora, fauna, storie e leggende della catena montuosa. Imperdibile. Notizie Utili Ingresso in Croazia Tutte le info per il pagamento della tassa di soggiorno nautica si trovano sul portale https://nautika.evisitor.hr Per le regole di ingresso in Croazia relativamente all’emergenza Covid-19 consultare il sito https://croatia.hr/it-IT/coronavirus-2019-ncov-q-and-a-d-and-r. Porti e Marina ACI marina Opatija (Liburnijska cesta 7, Icici, tel. 00385 (0)98 398840; www.aci-marinas.com – VHF canale 17). Moderno porto turistico della catena ACI situato a circa un miglio da Opatija, cui è collegato anche dal Lungomare. Dispone di 283 ormeggi per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza (più 35 ormeggi a secco). Tra i servizi disponibili: reception con cambio valute, gru, scivolo, assistenza tecnica, ristorante, negozio di genere alimentari, Wi-Fi gratuito. È aperto tutto l’anno. Distributore di carburante a 2 miglia. Marina Admiral (Marsala Tita 139, Opatija, tel. 00385 (51)710444; www.liburnia.hr). Si trova sul lungomare vicino al centro città. Offre 160 ormeggi (40 a secco) per barche fino a 20 metri. Fa parte dell’attiguo Hotel Admiral, 4 stelle, i cui servizi sono disponibili per i diportisti. Alberghi e ristoranti Ikador Luxury Boutique Hotel & Spa (Viktora Cara Emina 1a, Ika; www.ikador.com). Cinque stelle dal sofisticato design contemporaneo con un servizio personalizzato curato da un manager experience. È immerso in un bel parco affacciato sul mare e dispone di 9 camere spaziose e 7 suite di lusso. Per i piaceri della tavola c’è l’ottimo Ristorante Nobilion (tel. 00385 (0)51 207030), con un menù mediterraneo a base di ingredienti genuini a km0, mentre per il benessere psicofisico si può fruire dei trattamenti esclusivi dell’Ikalia Spa. Offe anche una piscina esterna con acqua di mare riscaldata, spiaggia privata con molo per l’ormeggio e il servizio di noleggio di un immacolato Riva Aquariva Super. Vera chicca a tale proposito sono gli spazi creati ad hoc dal famoso brand italiano, come il Riva Lounge, l’area piscina arredata secondo lo stile dei famosi motoscafi e il Riva Privè, sala riservata con chef nel Ristorante Nobilion. È un The Leading Hotel of the World. Amadria Park Hotel Milenij (Marsala Tita 109, Opatija; www.amadriapark.com). Cinque stelle dalla calda atmosfera e il design contemporaneo ambientato in una storica villa asburgica situata sul Lungomare nel cuore di Opatija. Dispone di 99 eleganti camere e appartamenti, piano bar, Milenij Spa con sauna, bagno turco, sale massaggi e piscine, Ristorante Argonauti (tel. 00385 (0)51 202000), con una meravigliosa terrazza tra i fiori affacciata sul mare, e Café Wagner, in stile viennese, che offre torte fatte in casa e cioccolatini artigianali prodotti dal Milenij Choco World (Marsala Tita 85, Opatija; tel. 00385 (0)51 278000), un “fabbrica” dove gustare e comprare dolci al cacao e partecipare alla preparazione del cioccolato. Design Hotel Navis (Ivana Matetica Ronjgova 10, Opatija; www.hotel-navis.hr). Situato sulla scogliera della baia di Preluk, a Est di Opatija, è un cinque stelle dal design contemporaneo ha varie attraenti peculiarità, a partire dalle 44 camere, ognuna unica nel suo genere, ma tutte con una parete interamente vetrata sull’Adriatico che regala l’impressione di trovarsi in mare aperto. Ci sono poi la Senses Spa con trattamenti, sauna e bagno turco, una piscina all’aperto, spiaggia privata, piscina riscaldata all’aperto con area prendisole e il Ristorante Navis (tel. 00385 (0)51 444600), su una suggestiva terrazza panoramica con vista sulle isole del Quarnero e un menù di piatti ispirati alla cucina mediterranea preparati con prodotti locali stagionali, belli da guardare e buoni da gustare. Ristorante Villa Ariston (Marsala Tita 179, Opatija, tel. 00385 (0)51 271379). Tra Icici e Opatija, in un grande e meraviglioso parco adagiato su una scogliera sul mare è ambientato il ristorante di Villa Ariston, elegante dimora austro-ungarica del 1800 – oggi albergo –, che propone una gastronomia gourmet a base di ingredienti locali. Ristorante Ruzmarin (Veprinacki put 2, Opatija, tel. 00385 (0)51 712673). Famoso ristorante con un bel locale in centro, propone un menù prevalentemente a base di carne che spazia dalle bruschette con crema di tartufo e pancetta alla carne di boskarin alla griglia. Prepara anche pizze. Bistro Yacht club (Zert ulica 1, Opatija, tel. 00385 (0)51 272345). Sul molo del porto di Opatija, con vista sulle barche, offre piatti di cucina istriana a base di pesce. Tra le specialità: la zuppa di seppie e gli spaghetti alle vongole. Trattoria Mandrac (Obala Frana Supila 10, Volosko; tel. 385 (0)91 2014907). Ambiente informale, una bella terrazza all’aperto e piatti semplici di cucina locale. All’interno c’è la Butiga, dove si possono acquistare i prodotti di piccoli fornitori rurali tra cui liquori, marmellate fatte in casa, olio, formaggi, salumi, ma anche saponi bio e oggetti di artigianato in legno dell’isola di Cres. Varie Villa Angiolina – Museo del Turismo, Park Angiolina 1, Opatija, tel. 00385 (0) 51 603636. Ucka Visitor Center, Poklon 8, Vela Ucka, Icici, tel. 00385 (0)51 7770100; www.pp-ucka.hr (Poklon, foto in basso) Tannin Fine Wine & Food Shop (Vjekoslava Spincica 5, Opatija, tel. 00385 (0)99 1908183). Fornitissimo negozio di enogastronomia croata dove trovare ottimi vini, liquori, olio, tartufi, verdure fresche e molto altro. Assaggi gratuiti. Pasticceria Kaokakao (Andrije Stangera 44, Volosko, tel. 00385 (0)51 701217). Tra i vicoletti del centro storico, ottima pasticceria con una piccola terrazza fiorita: Prepara dolci squisiti con ingredienti di qualità e senza additivi artificiali. Informazioni Ente Nazionale Croato per il Turismo – Via G. Leopardi 19, Milano – Tel. 02 86454497 https://it.croatia.hr Ente per il turismo di Opatija – Marsala Tita 128, Opatija, – Tel. 00385 51 271310 www.visitopatija.com Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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