Mare nostrum Mediterraneo sempre più “hot & high” Le acque del mar Mediterraneo saliranno di livello nei prossimi anni di quasi mezzo metro e si riscalderanno sempre più velocemente. La prospettiva poco confortante arriva dall’ultimo aggiornamento scientifico in materia di innalzamento del livello e aumento di temperatura del mare nostrum, in base al quale l’acqua minaccia di invadere coste e entroterra mettendo a rischio, nello scenario migliore, circa 2.500 chilometri quadrati di territorio e circa 5.000 in quello peggiore. Le nuove proiezioni le ha fatte l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che, partendo dai più recenti dati dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), ha stimato l’innalzamento del livello del Mediterraneo fino al 2100 a causa del riscaldamento globale. “Nello scenario climatico migliore, quello in cui prendiamo tutte le misure possibili per limitare le emissioni di anidride carbonica, alla fine di questo secolo il mare si alzerà comunque di 40 centimetri rispetto ad oggi”, ha spiegato Gianmaria Sannino, responsabile della divisione Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali di ENEA. “Ma attenzione: questi 40 centimetri potrebbero diventare addirittura 80 se non sarà presa alcuna azione di mitigazione”, ha precisato. Per avere previsioni attendibili, le proiezioni dell’IPCC sull’evoluzione del clima del pianeta sono state ulteriormente elaborate da ENEA con modelli dettagliati e grandi risorse di calcolo, tenendo conto di elementi quali quantità di acqua che entrerà dall’Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra, fusione dei ghiacciai, correnti marine ed espansione termica del mare dovuta alla sua maggiore temperatura. Sono in tutto una quarantina le zone italiane più a rischio. Fra queste non solo Venezia e le coste dell’Adriatico settentrionale, ma anche le zone di Cagliari e Oristano in Sardegna, La Spezia, tratti della Versilia, la foce del Tevere, le piane del Volturno e del Sele in Campania, le foci del Pescara, del Sangro e del Tronto in Abruzzo, le zone di Lesina e di Taranto in Puglia, parti del sudest della Sicilia. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Nautica e fisco Compravendita imbarcazioni usate: I profili Iva a cura del dott. Roberto Colecchia L’ambito di esame è quello della compravendita di imbarcazioni usate da diporto dove il compratore è un privato non soggetto ad Iva. Esempio classico del diportista privato che non agisce in regime di impresa o comunque non è soggetto Iva. Il venditore è invece un soggetto passivo che esercita abitualmente tale attività. Essendo l’Iva un tributo caratterizzato dal requisito della territorialità è necessario distinguere il luogo in cui si realizza la compravendita. I casi possibili sono pertanto i seguenti: compravendita tra soggetti nazionali compravendita in ambito comunitario compravendita in ambito extra comunitario Compravendita tra soggetti nazionali In questo caso l’acquisto del bene è soggetto ad aliquota ordinaria in quanto trattasi di imbarcazione non ad uso commerciale presente in Italia e venduta da un soggetto Iva. Compravendita in ambito comunitario Il caso è quello in cui il nostro privato diportista acquisti l’imbarcazione in ambito comunitario da un soggetto Iva portando il bene in Italia. Contrariamente a quanto avviene per le compravendite comunitarie tra soggetti passivi, nel nostro caso il compratore è un privato e dunque la cessione si considera effettuata nel Paese del venditore, applicandosi dunque l’aliquota ivi vigente. Trattandosi di beni usati è possibile che il rivenditore comunitario applichi il regime del margine sui beni usati. Disciplina specifica che prevede l’applicazione dell’Iva sul solo margine di guadagno del commerciante rivenditore. In ogni caso l’Iva che il nostro acquirente privato nazionale dovrà corrispondere è quella del Paese del cedente. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista L’iscrizione provvisoria di navi e imbarcazioni da diporto Proseguendo nel nostro percorso attraverso il Codice della nautica, siamo giunti alla trattazione relativa all’art. 20 riguardante l’iscrizione provvisoria di navi e imbarcazioni da diporto, che esamineremo alla luce delle riforme del 2017 e del 2020. L’argomento deve essere trattato avendo ben presenti altri articoli del codice e segnatamente i 15 e 15 bis di cui abbiamo già scritto a suo tempo e che, riguardando l’iscrizione delle unità, rappresentano un antecedente logico essenziale. Notiamo quindi che in simmetria con l’iscrizione si è concretizzato l’allargamento della platea degli interessati anche agli utilizzatori a titolo di leasing. L’iscrizione provvisoria nel testo ante riforma era riservata alle sole imbarcazioni mentre è ora possibile anche per le navi da diporto: in sostanza è consentita l’immatricolazione di imbarcazioni/navi - per un massimo di 6 mesi - con la presentazione della fattura di acquisto, nelle more del perfezionamento e registrazione del titolo di proprietà e con attestazione provvisoria di stazza, rilasciata dal registro estero di provenienza, in luogo del certificato di stazza. All’epoca dell’uscita del Codice della nautica, nell’ormai lontano 2005, si parlò dell’iscrizione provvisoria come di una importante scelta innovativa che avrebbe di molto agevolato il mercato della nautica ma, nella realtà non è c’è stato un apprezzabile successo nella prassi commerciale, probabilmente anche a causa della complessità dell’iter burocratico correlato a codesta “semplificazione” e di cui si darà contezza tra qualche riga. Passando all’analisi del testo di legge notiamo che il proprietario o l’utilizzatore in leasing - in nome e per conto del proprietario e munito di procura con firma autenticata - di imbarcazione o nave da diporto può chiedere, in caso di prima immissione in servizio, l’assegnazione del numero di immatricolazione, presentando apposita domanda allo Sportello telematico del diportista (STED). [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Ettore Romagnoli il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Project e design nautico Portless Catamaran, il catamarano gonfiabile “Il nostro obiettivo è quello di far conoscere a tutti, e non solo a una ristretta élite, il piacere di navigare”. Sono parole del team dell’ungherese DDD Manufaktúra GmbH, che lo scorso anno ha lanciato sul mercato, per ora solo in Ungheria e Germania, questo strano catamarano elettrico gonfiabile che mira a rendere accessibile a tutti la navigazione e il divertimento in acqua. Portless Cataraman è, infatti, un grosso gonfiabile galleggiante e navigante che può trasportare dalle 6 alle 8 persone a un costo decisamente abbordabile: 10.000 euro se ci si accontenta della versione base! Ma non pensate che sia un giocattolo, perché Portless Cataraman è un natante a tutti gli effetti, certificato CE in categoria C (navigazione in acque costiere/interne). Inoltre, è un prodotto unico, coperto da diversi brevetti che ne proteggono l’ingegnosità e, allo stesso tempo, la semplicità. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Novità dai Cantieri Grand Soleil 65, gemelle ma diverse osì come il Grand Soleil 72 presentato al Cannes Yachting Festival 2022, anche il nuovo Grand Soleil 65 è disponibile nelle due versioni Performance e Long Cruise. Sviluppate sullo stesso scafo, sia per quanto riguarda le linee di carena sia per le tecnologie costruttive, le due versioni differiscono principalmente per il design della coperta e i layout. “Questo 65 piedi è il risultato di un processo di progettazione totalmente made in Italy, frutto del lavoro di un team di professionisti baluardo dell’eccellenza italiana nel settore della nautica da diporto”, ha affermato Franco Corazza. “Il progettista e campione ORC Matteo Polli si è occupato dell’architettura navale, Marco Lostuzzi del design strutturale e Nauta Design del layout generale, dal design della coperta a quello degli interni”. Per quanto riguarda l’architettura navale, Matteo Polli si è prefissato l’obiettivo di raggiungere gli stessi risultati del Grand Soleil 72. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Novità gommoni Sacs Rebel 47, il ribelle chic Con oltre 60 esemplari consegnati dal 2016 – anno del suo lancio – a oggi, il Sacs Rebel 47 è senza dubbio uno dei protagonisti del suo segmento di mercato. Per il 2023, grazie anche alla partnership nata tra Tecnorib e Sacs, il Rebel 47 si presenta rinnovato con pochi ma importanti ritocchi estetici. Le innovazioni principali riguardano l’hard top in fibra di carbonio, più leggero rispetto al precedente, che abbassa il baricentro a favore di una maggiore stabilità, il parabrezza maggiorato che aumenta la visibilità e la protezione del pilota e il baglio inferiore ai 4 metri per facilitare le manovre in porto. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Novità dai Cantieri Capoforte SQ2401, fuoribordo o entrobordo ma sempre elettrico L’SQ2401 il primo modello elettrico del cantiere italiano Capoforte, presentato in anteprima allo scorso Salone Nautico Internazionale di Genova con un fuoribordo Yamaha HARMO da 3,7 kW. Una seconda versione entrobordo è stata esposta al Boot Düsseldorf 2023, equipaggiata con un Molabo ISCAD V50 da 50 kW dal peso contenuto in 45 kg. Peculiarità di questo sistema sono le componenti a basso voltaggio che permettono di raggiungere un’efficienza del sistema misurata superiore al 95{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} al punto di funzionamento ottimale, e l’integrazione in un’unica unità di motore e controller al fine di ridurre i cablaggi e lo spazio richiesto per l’installazione. Alimentato da quattro batterie da 200A, l’SQ240i nella configurazione Molabo ISCAD raggiunge i 15 nodi di velocità massima e i 6,5 di crociera, ai quali corrisponde un’autonomia di circa 4 ore. Per questa barca Christian Grande ha sviluppato un design ispirato alla sua vocazione ecologica e alla motorizzazione elettrica. “Le linee non devono esprimere velocità, ma devono essere armoniose, molto legate a un tipo di navigazione rilassata e rilassante. Capoforte è stata capace di interpretare anche l’animo di questo armatore, che non cerca velocità. Dal punto di vista ingegneristico, si è scelta una specifica laminazione, opportunamente studiata per raggiungere le migliori prestazioni in termini di efficienza, adeguate al tipo di propulsione”. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Novità dai Cantieri Ferretti Yachts InFYnito 90, il crossover “just like home” Dilaga la crossover mania. Il nuovo trend che ha coinvolto la stragrande maggioranza dei costruttori è arrivato anche in casa Ferretti Yachts che, al Boot di Düsseldorf, ha svelato il primo modello della nuova gamma InFYnito, con le iniziali di Ferretti Yachts evidenziate in maiuscolo. Quello dei crossover, ovvero di quegli yacht che combinano i lussi delle imbarcazioni da crociera con le qualità nautiche degli explorer, è un settore particolarmente apprezzato dagli armatori contemporanei e un mondo progettuale in continua evoluzione. Con il nuovo InFYnito 90, Ferretti Yachts mostra qual è la sua interpretazione del tema secondo la filosofia “just like home” che il cantiere dedica ai propri armatori e secondo la quale ogni imbarcazione deve offrire quelle sensazioni di intimità, sicurezza e relax tipiche dell’ambiente domestico. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Novità dai Cantieri Azimut Serie Seadeck, uno sguardo al futuro Non è un mistero che Azimut stia precorrendo i tempi di quello che sarà lo yachting del prossimo futuro. Già nel recente passato, con la nascita della Carbon-Tech Generation il cantiere di Avigliana aveva dato una svolta alla propria produzione offrendo yacht più leggeri e più voluminosi, con una stabilità statica e dinamica maggiore e con un’efficienza in termini di prestazioni e consumi superiore alle imbarcazioni di stampo tradizionale. Efficienza che è stata ulteriormente aumentata con la nascita del programma Low Emission Yachts, il quale prevede per le nuove generazioni di Azimut l’adozione di tutte quelle tecnologie che permettono di ridurre le emissioni dal 20 al 30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, avvicinandosi al target di emissioni CO2 fissato dall’IMO per il 2030. Con la presentazione della nuova serie Seadeck, Azimut fa un ulteriore passo verso il futuro allineandosi a quell’orientamento che, in tutti i settori, volge verso la totale sostenibilità ambientale. [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Redazione Nautica il 29 Mar 2023 Continua a leggere
Accessori e strumenti di navigazione Aggiornare l’elettronica: la rete NMEA2000 Uno degli elementi che invecchiano più rapidamente in una imbarcazione è l’elettronica, poiché i progressi tecnologici e lo stesso design variano di continuo. A seconda dell’epoca di costruzione o dell’ultimo refitting, la nostra imbarcazione può quindi avere un’elettronica: – stand alone, ossia costituita apparati vari indipendenti (plotter, ecoscandaglio, radar, autopilota,… di Francesco Baratta il 27 Mar 2023 Continua a leggere