Cultura Nautica • Storia A 30 anni dal Nastro Azzurro, il Destriero fa ancora sognare Torna al sommario di Corrado Ricci È la parabola, tra passato e futuro, del Destriero. A trent’anni dalla conquista del Nastro Azzurro c’è chi coltiva il progetto di recuperare lo scafo (67,70 metri di lunghezza, largo 13) custodito nei piazzali dei cantieri Lurssen (Brema) in Germania per avviarlo ad un… di Redazione Nautica il 29 Giu 2022 Continua a leggere
News • Storia Scoperto il relitto della Endurance, la nave di Shackleton Scoperto in Antartide a 3.000 metri di profondità il relitto dell'Endurance, la nave di Shackleton affondata nel 1915... di Bianca Gropallo il 10 Mar 2022 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Curiosità storiche: barche fuori contesto Quando ci avviciniamo a un’imbarcazione tradizionale siamo naturalmente portati a sottolineare lo stretto legame che questa ha con il luogo, con lo specchio d’acqua e con le tradizioni locali. Ma non è detto che sia sempre così. A volte può capitare d’imbatterci in esemplari che ci appaiono come delle contaminazioni, delle barche che sembrano estranee al loro contesto storico o geografico. Quando le scopriamo, la prima reazione è: “ma questa, cosa c’entra? è fuori posto!” Ed invece, cercare di capire da dove saltano fuori e quali storie abbiano da raccontarci è un buon esercizio che ci aiuta a individuare i mille canali attraverso i quali la tradizione marittima si espande, si diffonde e si contamina. Tra i primi che mi vengono in mente, accenno ad alcuni casi di barche “fuori contesto”, nell’intento di sollecitare i lettori a segnalare altre storie, altri spostamenti, altre curiosità, altre influenze. Nel caso più semplice, si tratta della questione di un’attrezzatura non del tutto conforme, che si può manifestare in tanti modi. [caption id="attachment_123060" align="aligncenter" width="800"] Argus in regata[/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=123057" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Giovanni Panella il 28 Feb 2022 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Storie di navi: una nave chiamata Beagle Era in fondo una nave di scarsa importanza, ma ebbe la fortuna di ospitare a bordo un giovane naturalista che, in un viaggio di cinque anni, si convinse che nelle teorie dell’epoca sull’origine delle specie c’era qualcosa che non andava. Il termine è probabilmente di origine gaelica, ma il suo significato è sempre rimasto poco chiaro. Per noi “Beagle” è più modernamente legato a una simpatica razza canina e, in particolare, a Snoopy, lo splendido bracchetto filosofo di Charlie Brown. Se però volessimo essere un po’ più seriosi potremmo anche ricordare che “Beagle”, non si sa per quale strana ragione, era anche il nome di una nave divenuta famosa non tanto per le sue imprese quanto per quelle di un suo inaspettato ospite, Charlie anche lui, ma di cognome Darwin. [caption id="attachment_113398" align="aligncenter" width="567"] Il Beagle apparteneva a una classe di navi poco fortunata che la Royal Navy voleva destinare a compiti di servizio, fra cui anche la ricerca scientifica. Nonostante fosse assai poco considerato per le sue qualità marine, il Beagle circumnavigò il globo in cinque anni di ricerche scientifiche e cartografiche.[/caption] Il “Beagle” non era una nave da strapparsi i capelli quanto a bellezza di linee e qualità marine. Era stato commissionato il 13 giugno 1817 come parte di un ordine totale di 115 navi che formavano la Cherokee Class e messo in lavorazione l’anno successivo presso i Woolwich Dockyard al costo prestabilito di 7.803 sterline. Il Beagle, che fu poi varato l’11 maggio del 1820, apparteneva a una serie di navi destinate a servire la Royal Navy per i piccoli trasporti interni, per ricerche scientifiche e geografiche, o per compiti di servizio, pur essendo armate con un numero variabile di cannoni (come nel caso del Beagle che, nella sua seconda spedizione, quella che ospitò Darwin, di cannoni ne aveva sei) per essere pronte a eventuali impieghi bellici. La Cherokee Class fu concepita da Sir Henry Peake al fine di ottenere navi agili e snelle adatte a operare anche in acque basse, ma il suo progetto non deve aver avuto un gran successo presso i marinai, visto che queste unità furono presto denominate “coffin brigs”, dove “brigs” sta per brigantino e “coffin” sta per bara. In effetti molte di esse affondarono ma - riportano le cronache - più per l’inadeguatezza dei compiti loro assegnati che per difetti di progetto o di costruzione. Però è anche vero che il loro bordo libero basso e la struttura flush-deck facilitavano le imbarcate d’acqua, la quale poi faticava a scivolar via a causa delle massicce impavesate. In parole povere, le Cherokee erano una sorta di bagnarole, tanto che William James, nella sua Naval History, si chiedeva per quale ragione la Royal Navy continuasse a investire in quella che definiva “inutile classe”: vuoi vedere che c’era una storia di mazzette anche lì? [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=113387&" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Stefano Navarrini il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Come navigavano gli antichi, l’uomo e il mare Navigare necesse est, dicevano i Romani, ma che fosse la ricerca di nuove prede o solo la voglia di avventurarsi nell’ignoto, la storia dell’uomo si è legata al mare fin dal passato remoto della sua esistenza... di Stefano Navarrini il 30 Nov 2020 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Svizzera: Lago Lemàno, memoria e tradizione Lago Lemàno chiamato anche lago di Ginevra, è un vero e proprio mare interno. Collocato tra la Svizzera e la Francia, con i suoi 580 km² è il maggior specchio d’acqua dolce dell’Europa occidentale... di Giovanni Panella il 29 Mag 2020 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Terracina: a rischio la “nave delle tegole” La storia del fortuito ritrovamento di una nave oneraria romana, avvenuto al largo di Terracina il 5 ottobre 1997... di Redazione Nautica il 29 Apr 2020 Continua a leggere
Cultura Nautica • Storia Dall’aragosta alla lobster boat, storia e tradizioni di pesca Sulla costa orientale degli Stati Uniti e del Canada le aragoste rappresentano una risorsa importante, leggi la storia e tradizione della pesca all'astice americano... di Giovanni Panella il 29 Apr 2020 Continua a leggere
Storia Il mistero del veliero Mary Celeste Cos’è successo a bordo del Mary Celeste? 5 dicembre 1872, 300 miglia a Est dell’isola di Santa Maria delle Azzorre: un brigantino goletta americano sta navigando alla velocità di circa due nodi. Da bordo del veliero Dei Gratia, che incrocia a poca distanza, il comandante David Morehouse lo riconosce: è… di Corradino Corbò il 15 Apr 2020 Continua a leggere
Storia • Viaggi Caraibi: Isola Martinica, fra Spiagge, Fiori e Vulcani Martinica è una delle isole più belle dei Caraibi ma porta il ricordo di un’immane tragedia: quello dell ’eruzione del Mont Pelée,... di Stefano Navarrini il 31 Mar 2020 Continua a leggere