Come eravamo… nel 1964!

Chiunque lavori professionalmente nell’informazione e nella cultura sa bene quanto sia importante poter accedere a un proprio archivio di notizie e di immagini.

Significa, per esempio, intervistare un personaggio sapendo che cosa aveva dichiarato tempo prima; raccontare la storia di un’azienda potendo rileggere che cosa ne avevamo scritto ai tempi in cui è stata fondata; ripercorrere ad una ad una le tappe di un’importante manifestazione; riscoprire in un articolo il pensiero lungimirante di un personaggio del passato.

Uno scrigno di valori che soltanto chi ha una grande storia alle spalle – curata, ordinata, catalogata – può possedere e sfruttare nel migliore dei modi. Ebbene, Nautica è anche tutto questo.

Ce ne rendiamo conto con soddisfazione tutte le volte che cerchiamo qualcosa in questa sorta di immenso contenitore e la troviamo nella forma e nei contenuti che più sono utili a noi e ai nostri lettori, siano essi diportisti o operatori.

Non a caso c’è chi si vanta con noi – meravigliandoci e commuovendoci – di avere addirittura la collezione completa della rivista, a partire da quel mitico numero 1 di marzo 1962.

Molto probabilmente è perché l’affezione a questa rivista si tramanda di padre in figlio, proprio come un bene di famiglia.

È partendo da considerazioni come queste e pensando alla condizione nella quale il mondo dell’informazione è sprofondato, complice la parte negativa di Internet, che abbiamo pensato di condividere con i nostri lettori “pezzi” di questa nostra memoria storica: stimoli a ricordare per chi c’era; cose da apprendere per chi, magari per motivi anagrafici, non ha mai saputo.

Questa prima volta faremo un salto indietro nel tempo esattamente di 60 anni, a gennaio 1964. Nei prossimi numeri potrà cambiare l’anno ma manterremo la corrispondenza “mensile” per rispettare quel senso della stagionalità che, ieri come oggi, guida molte delle nostre scelte.