Focus sul Temo 450 di Nautica Editrice il 29 Giu 2022 Scheda tecnica La gallery Descrizione Ispirato ai long-tail che sfrecciano lungo i canali thailandesi, ecco l’incredibile fuoribordo elettrico francese che pesa meno del sacchetto della spesa e che permette di entrare con il proprio tender anche nei parchi marini dove è permesso nuotare. Un tubo telescopico con, alle due estremità, una maniglia ergonomica e un’elica; in mezzo, un motore elettrico da 450 Watt con la sua batteria; il tutto in appena 5 kg di peso. Non ci sarebbe molto da aggiungere per giustificare l’interesse che questo piccolo propulsore fuoribordo sta suscitando un po’ ovunque, se non fosse che la sua impostazione “long-tail” – fino ad oggi osservata con una certa curiosità sugli impressionanti lancioni thailandesi, carichi di mercanzie o di turisti – lo rende speciale anche sotto il profilo idrodinamico. Innanzi tutto, ricordiamo che il termine long-tail è dovuto al fatto che l’elica, anziché essere posta alla base di un piede verticale e messa in rotazione attraverso un meccanismo di trasmissione che con i motori fuoribordo a combustione interna è composto da assi e ruote dentate che con i loro attriti assorbono parecchia potenza, è posta all’estremità di un unico asse che, direttamente collegato con il motore, sporge fuoribordo come una lunga coda, appunto. Già questo porta a due importanti considerazioni: la prima è che l’angolo del cono di spinta è ottimale, in quanto non genera quel tipico momento di forza che porta la prua ad alzarsi e, perciò, soprattutto nel caso dei piccoli tender ai quali Temo è dedicato, a chiedere ai passeggeri di sedersi più avanti possibile per bilanciare lo scafo e non sprecare inutilmente una parte considerevole della potenza erogata; la seconda è che l’elica, lavorando a una certa distanza dallo scafo, si avvita in un’acqua sostanzialmente priva di quelle turbolenze che, normalmente, ne penalizzano l’efficienza. Tutto ciò consente a Temo di produrre una notevole spinta con un motore di appena 450 Watt, pari a 0,64 HP, il che permette di utilizzare una piccola batteria, di contenere il peso totale e di garantire al contempo un’autonomia di ben 80 minuti, che, per la sua tipica destinazione d’uso, è assolutamente soddisfacente. Ma andiamo ancora di più sul pratico. In mancanza di motori direttamente concorrenti, soprattutto per ciò che riguarda la potenza, l’unica prova comparativa che permetta di capire il senso di questo fuoribordo può essere fatta, paradossalmente, a suo netto svantaggio, cioè prendendo un motore elettrico di potenza nettamente superiore. Ezio Grillo, titolare della F & B Yachting e nostro apprezzato partner nella realizzazione di diversi test, ne ha addirittura presi due, entrambi da 2.237 Watt (5 volte la potenza di Temo), di marche diverse, utilizzando come unico banco di prova un gommone di 2,35 metri a paramezzale pneumatico, con due persone a bordo, nello stesso specchio acqueo e nelle stesse condizioni meteomarine. Ebbene, sul piano della velocità massima, Temo ha fatto segnare 2,8 nodi; il primo degli altri fuoribordo, 3,3; il secondo, 3,8. Dunque una superiorità marcata ma non abissale, che tuttavia viene pagata in termini di peso e, più in generale, di maneggevolezza di trasporto, di installazione e di stivaggio, che sono invece le carte imbattibili di Temo, il quale si è comunque preso la rivincita anche in termini di manovrabilità, essendosi dimostrato capace di imprimere al gommone accostate più strette e precise, nonché di “frenare” con maggiore controllo. Non ultimo, va segnalata pure la maggiore capacità di Temo di destreggiarsi sui bassi fondali, sia perché la sua totale libertà di brandeggio consente di portare l’elica anche in superficie sia perché quest’ultima ruota all’interno di un solido anello che ne protegge le pale da eventuali urti. La facilità d’uso è aumentata anche dall’adattabilità del motore per quanto riguarda non solo l’installazione sulla barca (che può essere anche una piccola deriva o uno scafo rigido) ma anche le preferenze del suo utilizzatore, essendo l’impugnatura con il grilletto-acceleratore perfettamente ambidestra ed essendo il corpo telescopico regolabile da 130 a 170 cm, circostanza che ne facilita enormemente lo stivaggio. Pratici, utili ed economici gli accessori disponibili, tra i quali segnaliamo: il caricabatteria dedicato che, collegabile con una presa a 12 o 220 Volt, ristabilisce la carica in 80 minuti; la manica di galleggiamento, che rende inaffondabile il motore; le ingegnose “manette” antifurto. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!