Focus su Beneteau Grand Trawler 62 di Andrea Mancini il 29 Nov 2021 Scheda tecnica Lunghezza massima f.t. m 13,85 Lunghezza scafo m 12,90 Lunghezza al galleggiamento m 11,92 Larghezza massima m 4,16 Rapporto lunghezza/larghezza 3,1 Pescaggio m 2,25 Dislocamento Kg 9.600 Zavorra Kg 2.900 Tipo di armamento Sloop Albero alluminio anodizzato con due ordini di crocette Boma in alluminio anodizzato Vang rigido con paranco Verricelli 2 per parte sul paramare a ridosso delle ruote Superficie randa 53 mq Superficie fiocco autovirante 43,50 mq Superficie Gennaker 151,40 mq Motorizzazione 50 HP Serbatoio acqua 340 litri Serbatoio carburante 230 litri Architettura navale Marco Lostuzzi Design interno e esterno Nauta Design Costruttore Cantiere del Pardo www.cantieredelpardo.com Prezzo base Euro 309.000 + Iva La gallery Descrizione della barca provata Comfort ed economia di navigazione e, allo stesso tempo, velocità e design. Sono caratteristiche che coesistono nella nuova propostadi Beneteau per un trawler moderno. Fatto per viaggiare in modo confortevole ed economico. Ma anche per spingersi a 20 nodi e rientrare rapidamente in porto se minaccia burrasca. Si chiama Grand Trawler 62 ed è la barca con la quale il cantiere Beneteau reinterpreta in modo moderno il classico trawler, non solo in termini estetici ma anche per ciò che riguarda le sue tipiche caratteristiche idrodinamiche. Alle caratteristiche di marinità, autonomia ed economicità mutuate dai trawler impiegati nei mari del nord America per la pesca delle aringhe, Beneteau aggiunge nel suo Grand Trawler 62 comfort e velocità di navigazione decisamente superiori grazie a un’innovativa opera viva, opera dello studio di ingegneria MICAD di Amedeo Migali. Si tratta di una carena dislocante molto equilibrata, con una prua affilata e un fondo che, andando verso poppa, si rialza e tende ad appiattirsi. Inoltre, lo spigolo di raccordo con le murate, a prora molto pronunciato al fine di aumentare i volumi interni, andando verso poppa si trasforma in un ampio raccordo (tecnicamente round bilge). Parliamo di caratteristiche morfologiche che, integrate in modo equilibrato, hanno quindi permesso di ottenere una carena con caratteristiche ibride, perciò assai efficiente alle tipiche velocità del dislocamento – diciamo fino ai 10-11 nodi – ma anche in grado di spingersi a velocità decisamente superiori senza necessitare di potenze stratosferiche. Nello specifico, 20 nodi con due motori MAN da 730 HP e propulsione in linea d’asse. La maggiore efficienza della carena, che lo studio MICAD dichiara superiore del 35{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} rispetto a quella di una carena planante convenzionale alla velocità di 9 nodi, consente proprio a quella stessa velocità un’autonomia di oltre 1000 miglia. Essere in grado di fare tante miglia significa poter navigare per molte ore consecutive, anche in condizioni meteomarine non perfette, e anche di notte. Proprio per questo le forme sono state ottimizzate anche per la navigazione su mare formato, addolcendo il passaggio sull’onda per avere un maggiore comfort e una migliore tenuta al mare complessiva. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!