Scheda tecnica

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La Gallery

Nata nel 2007, la collezione dei crossover Magellano continua nel suo percorso di crescita con l’arrivo della nuova ammiraglia di 30 metri.

Ripercorrendo la storia di Azimut è impossibile non notare come l’azienda fondata nel 1969 da un giovane Paolo Vitelli abbia intrapreso un percorso costellato da scelte pionieristiche. Basti anche solo pensare alla scelta di convertire quella che era una semplice attività di noleggio barche in un cantiere impegnato nella progettazione e costruzione in proprio di imbarcazioni. Un azzardo o una scelta coraggiosa? Vedendo i risultati ottenuti in tutti questi anni, diremmo una scelta vincente.

Azimut_Magellano30m

Primo cantiere a costruire una barca in vetroresina oltre i 30 metri con il famoso Failaka 105 del 1982, e tra i primi a introdurre soluzioni di design provenienti dal settore automotive, Azimut Yachts ha dimostrato negli anni di avere il coraggio di accettare nuove sfide, così come è avvenuto nel 2007 con l’introduzione della collezione Magellano.

Se la produzione del cantiere di Avigliana era comunque incentrata nello sviluppo di imbarcazioni dal carattere sportivo e con carena planante, che si trattasse di open-coupé o flybridge, con il primo crossover della linea Magellano Azimut fece un passo in un settore che non si pensava avrebbe mai affrontato, quello delle navette a lunga percorrenza.

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Crossover infatti è un termine che indica l’unione di due mondi differenti. Nell’automotive, per esempio, è utilizzato per indicare quei veicoli che uniscono caratteristiche dei fuoristrada con i comfort delle berline. Per Azimut è stato invece l’unione delle doti di navigazione e comfort dei tradizionali trawler con le tecnologie degli yacht di ultima generazione.

Per lo sviluppo di questa gamma, che negli anni è cresciuta in quantità e dimensioni, con la presentazione ai saloni autunnali dell’ammiraglia Magellano 30M, il cantiere si è affidato allo studio P.L. Ausonio Naval Architecture che, in collaborazione con il reparto interno di Sviluppo e Ricerca, ha realizzato l’innovativa carena Dual Mode capace di navigare efficacemente ed efficientemente sia in dislocamento sia in planata.

Giunta alla sua seconda generazione, questa carena consente di ridurre le emissioni del 20{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, facendo entrare di diritto anche il nuovo Magellano 30M nel novero dei “Low Emission Yacht” di Azimut. Magellano 30M prevede anche la Zero-Emission Hotel Mode che, grazie a un pacco batterie agli ioni di litio da 130 kW/h, permette di utilizzare la barca a zero emissioni fino a 4 ore di giorno e 8 di notte.

Per il design dell’intera gamma Azimut ha scelto invece l’architetto inglese Ken Freivokh, capace di spaziare tra vela e motore con uno stile inconfondibile, che ha scelto anche per il Magellano 30M di mantenere inalterate quelle caratteristiche che infondono a tutta la flotta una personalità potente. Ritroviamo dunque la prua verticale, i flabelli in teak, tanta superficie vetrata – oltre 70 metri quadrati sul 30M – e i camminamenti protetti dalle alte impavesate.

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Per gli interni, invece, troviamo la firma del rinomato architetto e designer Vincenzo De Cotiis, il cui estro artistico è evidenziato dall’utilizzo della vetroresina come elemento estetico. Grazie al processo di laminazione e all’inserimento di polvere e colori, il designer ha trasformato quello che è un materiale da costruzione in un elemento d’arredo. Grande attenzione è stata posta al dialogo tra interni ed esterni attraverso la realizzazione di mobili a mezza altezza che consentono di sfruttare al massimo la luminosità e la panoramicità offerta dalle grandi superfici vetrate.

Anche le sedute del pozzetto sono state studiate per non ostacolare lo sguardo, regalando agli ospiti una vista del mare a 270° anche grazie all’Infinity Terrace dal parapetto trasparente.

All’interno, il grande salone è caratterizzato dalle geometrie irregolari di De Cotiis e dai divani di design che separano la zona living dalla zona pranzo. La scelta di spostare la plancia di comando sul ponte superiore ha permesso di dedicare maggiore spazio alla vivibilità del salone, ma anche alla suite armatoriale che si sviluppa nell’area prodiera del ponte principale, il cui ingresso è impreziosito da armadiature a specchio e oblò incorniciati da marmo cipollino.

La zona notte degli ospiti si sviluppa invece sul ponte inferiore, quattro cabine di cui due Vip e due a letti separati e tutte con il proprio locale toilette. L’upper deck propone due zone distinte, una sky lounge climatizzata e riparata dalle intemperie e una esterna con zona dining, american bar e prendisole.

Per aumentare il comfort degli interni, Azimut ha installato il sistema UTA che, filtrando e pulendo l’aria proveniente dall’esterno, diminuisce drasticamente il numero di particelle in sospensione e l’insorgere di cattivi odori.