Prova di navigazione di Yacht 55 di Jeanneau di Nico Caponetto il 14 Set 2023 Sommario Abbiamo provato lo Yacht 55 di Jeanneau YachtsDescrizione della barcaLa scheda tecnicaCostruzione e allestimentoValutazioni Abbiamo provato lo Yacht 55 di Jeanneau Yachts CONDIZIONI – Vento: forza 1 / 2 – Mare: 1 – Persone: 7 – Carico liquido: acqua 26% serbatoio 1, 69% serbatoio 2. Carburante: 100%.PRESTAZIONI A VELA – Velocità massima (randa + genoa) con vento reale di 7,5 nodi: 5,9 nodi.ANDATURE (randa + genoa) – Bolina larga con vento reale di 5,5 nodi: 4,1 nodi – Traverso con vento reale di 7,5 nodi: 5,9 nodi – Lasco con vento reale di 6,5 nodi: 3,8 nodi. Descrizione della barca Pensato esclusivamente per un uso armatoriale, il nuovo 55 piedi del cantiere francese propone soluzioni innovative e coraggiose. Con due cabine aventi accessi separati dal pozzetto e una zona esclusiva per l’armatore, è destinata a scatenare folli amori e profonde diffidenze. Impressione di navigazione n. 1874 Prezzo base Euro 690.000 Iva esclusa Certo ce ne vuole di coraggio per mettere in acqua una barca così. E lo diciamo senza ombra di detrazione perché, che piaccia o meno, questa barca propone una serie di soluzioni così innovative da renderla oggettivamente una delle poche autentiche novità nel panorama della produzione di serie. Coraggio sì, ma nessun azzardo da parte del cantiere. Alle spalle di questo progetto c’è un’attenta analisi di mercato che ha permesso di profilare perfettamente il potenziale armatore: esperto, con tempo a disposizione, amante delle lunghe navigazioni e permanenze in mare, desideroso di grandi margini di privacy. Definito il tipo di barca, la scelta dei progettisti. E qui i francesi sono saliti ai piani alti, chiedendo a Andrew Winch di occuparsi degli interni e a Philippe Briand di disegnare la carena. Il primo fa correre la matita fra residenze di lusso, superyacht e le carlinghe di super aerei come il Boeing 787; il secondo, curriculum a parte, che lo colloca fra i grandi dell’architettura navale, è nei pensieri riconoscenti di tanti marinai che si sono trovati ad affrontare burrasche con relativa serenità proprio grazie alle sue carene. E cominciamo da qui, dal come naviga. Le impressioni che abbiamo ricavato dalle poche ore trascorse a bordo sono molto positive e, forse, oltre le aspettative. Stiamo parlando di una barca che in assetto da crociera pesa ben oltre le circa 20 tonnellate dichiarate a vuoto e che, quindi, non ci avrebbe mai fatto pensare di essere capace di sviluppare velocità discrete con venti leggerissimi. Quando per qualche istante la brezza ha toccato i 7,5 nodi, siamo riusciti a navigare poco sotto i 6 nodi al traverso. Ancora più significativa, la capacità di muoversi a un nodo e mezzo quando l’anemometro ha segnato 2,2 nodi di vento. Certo non stiamo parlando di una barca sportiva, ma di uno scafo che ha la sua fisiologica inerzia nelle manovre, e i suoi tempi per recuperare le velocità di ingresso in virata in condizioni di venti leggerissimi. È lecito supporre una reattività ben maggiore con venti leggeri e, soprattutto, una navigazione sicura e confortevole in condizioni più impegnative. L’organizzazione delle manovre è piuttosto felice e realmente consente di condurre l’imbarcazione in mare aperto da soli grazie alla prossimità di scotte, drizze e winch (elettrici) alle due postazioni del timoniere. Anche la virata, che comporta la necessità di rollare il genoa a causa della vicinanza del fiocco autovirante murato molto vicino, si può eseguire, così come l’abbattuta, senza bisogno di equipaggio. Nonostante la tanta superficie esposta al vento, le manovre in porto sono molto facilitate dalla presenza di eliche di manovra sia a prua sia a poppa. Elementi che penalizzano la navigazione: randa avvolgibile nell’albero, che impone di rinunciare a un bel po’ di superficie e alle stecche, penalizzando angoli e velocità, e l’hard top, che riduce un po’ il livello delle prestazioni e la visibilità dalla postazione del timoniere. Di contro, la sovrastruttura è estremamente protettiva e, soprattutto, ha permesso di collocare all’esterno un tavolo da carteggio con cartografico che permette di seguire la navigazione con una visuale a 360 gradi stando al coperto. In alternativa, si può optare per il più classico sprayhood. In pozzetto, troviamo i due accessi laterali alle cabine ospiti. Sono speculari, ma non identiche. Quella di sinistra ha anche un divanetto con un’area di calpestio maggiore che funge da disimpegno. La cabina di dritta risente della presenza, oltre la paratia, dei quattro frigoriferi allestiti in cucina, che ne riducono un po’ la profondità. Entrambe le cabine hanno il proprio bagno privato, in modo da essere completamente indipendenti e separate. Fra i due ingressi c’è la discesa in quadrato, con due tavoli separati sulla sinistra e, sulla murata opposta, una bella cucina a sviluppo lineare con isola. Più a prua, la cabina dell’armatore si configura come una sorta di appartamento indipendente dal resto della zona notte. Il letto collocato a murata a sinistra non piace a tutti, ma certo lascia sulla dritta tanto spazio dove è stato collocato anche un divano. A pruavia del quartiere armatore, con ingresso indipendente dalla coperta, c’è la cabina dello skipper anche se, nella maggior parte dei casi, questa barca andrà a coronare il sogno di armatori che finalmente potranno mollare gli ormeggi per lunghi periodi conducendo la barca in autonomia. La scheda tecnica Costruzione e allestimento Scafo: realizzato in resina polyestere in infusione sottovuoto con laminazione in solido nella zona della chiglia. – Coperta: resina polyestere in infusione sottovuoto.Misurazioni: Area pozzetto: mq 10,5 – Rilevazione massima della tuga sulla coperta: m 0,55 – Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,08 – Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,80 – Larghezza minima passavanti: m 0,45. Valutazioni Allestimento tecnico della coperta: ben attrezzata, con il passaggio delle manovre sotto traccia e superfici libere e pulite.Riduzione fiocco: con avvolgitore.Riduzione randa: con avvolgitore.Trattamento antisdrucciolo: teck, elegante ed efficace.Allestimento del pozzetto: ben attrezzato e molto protetto nella zona ospiti che risulta nettamente separata dalla zona manovre.Collocazione zattere autogonfiabili (2): sotto le sedute del timoniere, ben accessibili.Discesa a mare e risalita: dalla plancia, che nel caso in cui sia occupata dal tender, mantiene lo spazio laterale per il passaggio.Vani di carico: ottima disponibilità e ben suddivisi.Risposta timone: buona risposta alle correzioni, con la naturale – e confortante – inerzia tipica di una barca totalmente deputata alla crociera.Stabilità di rotta: molto buona.Navigazione a motore: veloce e senza effetti-elica sulle due pale del timone.Comandi motore: collocati lateralmente alla console in posizione ergonomica.Rumorosità motore: nella norma.Vibrazioni motore: ridotte.Manovrabilità in porto: eccellente.Ergonomia e sicurezza in esterno: molto buona grazie alla pulizia e ai sostegni a disposizione.Ingressi in cabina: i due laterali sufficientemente agevoli; la discesa in quadrato molto comoda.Articolazione interni: innovativa, con cabine totalmente separate fra loro.Tientibene: ben distribuiti.Illuminazione naturale: buona.Illuminazione artificiale: nella norma.Ventilazione: molto buona in quadrato e in cabina armatoriale. Più che sufficiente nelle cabine ospiti.Dinette: organizzata per essere vissuta in navigazione.Cabina armatoriale: molto spaziosa. Buona la scelta del letto disassato sulla sinistra.Cabine ospiti: abbastanza spaziose e con un livello di privacy inedito.Toilette: spaziose.Carteggio: molto indovinata la collocazione sotto l’hard top, in esterno.Cucina: ben arredata, grande disponibilità di piani d’appoggio, presenza dell’isola che serve anche per cucinare in posizione protetta durante la navigazione.Locali equipaggio: una cabina con ingresso separato a prua.Finitura: buona.Ergonomia e sicurezza sotto coperta: molto buone ovunque. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!