Focus sul Grand Soleil 65 di Nico Caponetto il 29 Nov 2023 Sommario Abbiamo provato il Grand Soleil 65 di Cantiere del PardoLa scheda tecnicaLa gallery del GS 65 in navigazioneLa gallery del GS 65 – esterniLa gallery del GS 65 – interni Abbiamo provato il Grand Soleil 65 di Cantiere del Pardo Disponibile nelle due versioni Long Cruise e Performance, il GS 65 è il secondo modello del Cantiere del Pardo oltre i 60 piedi. Linee di carena e processi costruttivi identici, ma caratteri diversi: più croceristica la prima; dedicata agli sportivi la seconda. Il cantiere di Forlì era sbarcato nel segmento dei grandi yacht con il 72 piedi messo in acqua due anni fa. E come il 72, anche questo GS 65 nasce dallo sviluppo delle idee di Franco Corazza che ne ha seguito tutte le fasi di progettazione e costruzione. “Questo 65 piedi è il risultato di un processo di progettazione totalmente italiano – ha spiegato Corazza – frutto del lavoro di un team di professionisti baluardo dell’eccellenza italiana nel settore della nautica da diporto”. “Il progettista e campione ORC Matteo Polli si è occupato dell’architettura navale, Marco Lostuzzi del design strutturale e Nauta Design del layout generale, dal design della coperta a quello degli interni”. Il risultato è in linea con la tradizione produttiva di Del Pardo: una barca elegante, marina, ad alte prestazioni e frutto di processi produttivi che garantiscono un basso impatto ambientale e un alto grado di riciclabilità: il teak, ad esempio, proviene da una filiera sostenibile, il vetro è laminato per ottenere un migliore isolamento, la laminazione in composito utilizza lino e resine ecologiche, le vernici sono a base d’acqua mentre i pannelli solari forniscono energia verde rinnovabile. Attenzione all’ambiente e, ovviamente, anche alla solidità della barca, con lo scafo realizzato in infusione di resina vinilestere e rinforzi di carbonio. Come detto, per quanto riguarda l’architettura navale, questo modello vede la firma di Matteo Polli, che ha spiegato: “La forma dello scafo mantiene la V pronunciata a prua e la stessa superficie bagnata ridotta del Grand Soleil 72 per assicurare una minore resistenza, una maggiore stabilità dinamica a barca sbandata e prestazioni migliori con venti leggeri. Tuttavia, la geometria complessiva è stata totalmente rivisitata per garantire una distribuzione equilibrata dei pesi indipendentemente dai diversi layout interni. La carena è progettata per regalare grandi prestazioni in ogni condizione di dislocamento, sia che la barca venga alleggerita per la regata o sia a pieno carico in crociera”. Albero in posizione arretrata per avere un triangolo di prua di maggiori dimensioni, fiocco autovirante di serie, timone singolo e deriva a T rovesciata con un pescaggio standard di 3,5 metri rappresentano le caratteristiche tecniche salienti in comune fra le due versioni, che invece differiscono per il design della coperta e degli interni, in entrambi casi progettati da Nauta Design. La coperta del modello Long Cruise, ad esempio, non presenta alcun dislivello e le attrezzature sono orientate a una navigazione veloce ma non competitiva, mentre per quanto riguarda gli interni, il salone è realizzato in posizione rialzata rispetto alle cabine per lasciare spazio alla sala macchine e più volume alle cabine di poppa. Questo layout assicura anche altri vantaggi: il salone più vicino al livello del pozzetto permette di realizzare una scala di dimensioni ridotte. Infine, questa disposizione regala una vista a 270 gradi sull’esterno. Il Grand Soleil 65LC prevede la cucina a centro barca, creando così un unico grande open-space unito alla zona giorno. La versione Performance, caratterizzata dalla tuga filante e da un design più sportivo, presenta invece una cucina laterale spostata verso poppa così da ottimizzare lo spazio delle zone pranzo e relax. La scheda tecnica La gallery del GS 65 in navigazione La gallery del GS 65 – esterni La gallery del GS 65 – interni Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!