Il settore della nautica italiana celebra un importante traguardo normativo con la firma del decreto n. 40 del 14.03.2025 da parte del Direttore Generale per il Mare, Patrizia Scarchilli. Il provvedimento disciplina finalmente il conseguimento del titolo professionale di Ufficiale di navigazione del diporto di 2ª classe, colmando un vuoto normativo che durava da due decenni.

Un’opportunità attesa dal settore nautico italiano

La sospensione del certificato di Conduttore del diporto risaliva a vent’anni fa, creando significative difficoltà agli operatori del settore, sempre più sottoposti a controlli ma privi di un percorso normativo chiaro per la qualificazione del personale. Confindustria Nautica stima un fabbisogno di circa 2.000 unità lavorative tra regolarizzazioni e nuove posizioni.

Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, ha espresso grande soddisfazione per l’emanazione del decreto, frutto di un “proficuo confronto con l’Associazione nazionale di categoria”, e ha rivolto un particolare ringraziamento al Direttore Scarchilli per i chiarimenti che consentiranno di “indire prontamente i bandi per gli esami”.

Requisiti e modalità di conseguimento del titolo

Il decreto autorizza le scuole nautiche a svolgere i corsi teorici e pratici, stabilendo un programma d’esame articolato in tre parti:

  1. Esercizi di carteggio: quattro quesiti indipendenti con almeno tre risposte esatte richieste nel tempo di sessanta minuti. I titolari di patente nautica A senza limiti sono esonerati.
  2. Colloquio: verte su teoria della nave, motori, sicurezza della navigazione, manovre e condotta, regolamenti per prevenire gli abbordi in mare, meteorologia, navigazione cartografica ed elettronica, normativa diportistica e ambientale.
  3. Prova in mare: si svolge su un’unità da diporto di lunghezza non inferiore a 15 metri, previa familiarizzazione di almeno cinque ore attestate da una scuola nautica.

Agevolazioni ed esoneri per professionisti del settore

Il decreto prevede significative agevolazioni per chi ha già esperienza nel settore:

  • Sono esonerati dalla prova teorica i titolari da almeno dieci anni di patente A senza limiti che soddisfino requisiti di iscrizione alla Camera di Commercio o contratti di lavoro nel settore.
  • Sono esonerati dalla prova pratica i marittimi in possesso di titoli professionali come capo barca o conduttore per le imbarcazioni da diporto adibite al noleggio.
  • Possono conseguire il titolo senza sostenere l’esame i titolari di patente nautica B per nave da diporto e il personale della gente di mare titolare di certificati STCW.

Impatto sul mercato del lavoro e sulla competitività del settore

L’introduzione di questo certificato nazionale, svincolato dalle convenzioni internazionali dei titoli maggiori, rappresenta un passo fondamentale per consentire agli skipper di operare in regola e alle società di noleggio di unità di piccole e medie dimensioni di allinearsi alla concorrenza europea.

Le sessioni d’esame, a cadenza almeno semestrale, si svolgeranno presso le Capitanerie di porto e l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano, con bandi pubblicati sui rispettivi siti web, tenendo conto “dell’esigenza occupazionale degli aspiranti di conseguire il titolo professionale in tempo utile per la stagione”.

La Riforma del decreto titoli professionali n. 121/2005, varata dal Ministro Salvini e fortemente voluta da Confindustria Nautica, si configura come una risposta concreta alle esigenze del settore, contribuendo potenzialmente alla creazione di nuovi posti di lavoro e al rafforzamento della competitività della nautica italiana a livello internazionale.