Raid europeo 2022 Suzuki, con il fuoribordo DF200AP, è protagonista della prossima avventura del Club del Gommone di Milano di Ufficio stampa esterno il 13 Dic 2021 Raid europeo 2022: Suzuki, Nuova Jolly e il Club del Gommone di Milano, assieme per il nuovo raid all’insegna dell’avventura, navigando fra mari, fiumi e canali d’Europa. Il Suzuki DF200AP è il motore che spingerà il RIB Nuova Jolly Prince 22 lungo le 2.800 miglia del Raid, che porterà nove equipaggi del Club del Gommone di Milano a raggiungere cinque capitali del continente europeo: Roma, Parigi, Londra, Amsterdam e Strasburgo. Suzuki, Nuova Jolly e il Club del Gommone di Milano saranno protagonisti del Raid europeo 2022 che li vedrà impegnati nella prossima primavera, con partenza il 24 aprile da Fiumicino, sul litorale romano. Un Nuova Jolly Prince 22 motorizzato con un Suzuki DF200AP, condotto da nove equipaggi formati da soci del Club del Gommone di Milano, si alterneranno a bordo per portare a termine il Raid europeo 2022, salpando da Fiumicino verso Genova, per poi approdare a Marsiglia da dove, dopo 100 miglia nel Golfo del Leone, andranno a Sète. Da lì entreranno nel Canal du Midì e nel successivo Canal Lateral de La Garonne, per un totale di 260 miglia e 115 chiuse da passare, che lì farà giungere a Bordeaux. La quarta staffetta si concluderà a Les Sables D’Olonne, dopo 140 miglia fra la Gironde e il Golfo di Biscaglia. Sarà poi la volta di Brest, Saint Malò, Le Havre e poi ancora circa 190 miglia per risalire la Senna, fino a Parigi. Nella Capitale francese salirà a bordo la settima staffetta che farà rotta verso il Tamigi, per raggiungere, attraverso il Canale della Manica, anche Londra. L’ottava e nona staffetta vedranno gli equipaggi dapprima riattraversare la Manica per poi fare prua verso Amsterdam, e risalendo anche il fiume Reno, concludere il Raid a Strasburgo, il cuore dell’Europa. La stima delle miglia da percorrere è di 2.800: 600 miglia nel Mediterraneo, 1.100 miglia su canali e fiumi, e 1.100 miglia in Atlantico. Come gli altri raid che l’hanno preceduto – Giro d’Italia 2017 (1.717 miglia), Gibilterra 2018 (2.414 miglia), Atene 2019 (2.550 miglia) e Mediterraneo 2021 (3.836 miglia) – anche quello organizzato per il 2022 non sarà una sfida sportiva ma un evento/crociera che avrà due principali obiettivi: diffondere la passione per il mare e la navigazione; dimostrare che anche con un normale natante da diporto di media grandezza, m 6,80 x 2,70, e un fuoribordo di serie, acquistabile presso un Concessionario Suzuki (non appositamente preparato per un cimento quale navigare in pochi giorni il numero di miglia che un diportista medio percorre in anni di utilizzo) nessuna meta è preclusa. Per affrontare un’avventura come questa servono affidabilità, robustezza e facilità d’uso – doti che Suzuki ha già dimostrato di poter garantire in diverse occasioni – sommate alla giusta preparazione, il buon senso e un’adeguata dose di spirito d’avventura che il Club del Gommone di Milano, attraverso le esperienze dei suoi associati, e le oltre 13.000 miglia affrontate dal primo Raid nel 2017, ha acquisito nel proprio DNA. Il Suzuki DF200AP è un fuoribordo che porta in dote una tecnologia evoluta, che si rispecchia nel payoff Suzuki, The Ultimate Outboard Motor, ovvero il meglio dei fuoribordo presenti sul mercato. Il Suzuki DF200AP ha un rapporto peso/potenza estremamente favorevole, da primo della classe, in virtù della sua architettura a quattro cilindri in linea caratterizzato da dimensioni compatte e peso contenuto. L’unità termica ha una cilindrata generosa, 2.867 cc, da “Big Block” con un rapporto di compressione elevato, 10,2:1, per garantire accelerazioni fulminee grazie a valori di coppia elevati e disponibili sin dai bassi regimi. Caratteristiche che, sommate all’elevato rapporto di riduzione, 2,50:1, consentono l’installazione anche di eliche di grande diametro, capaci di garantire una spinta ancora superiore. Altro segno distintivo di questo motore è dato dalla tecnologia #consumameno (Suzuki Lean Burn) di cui è dotato. Si tratta di un sistema di combustione magra messo a punto dai tecnici Suzuki, che adegua in modo costante il rapporto aria-benzina, per rendere il funzionamento dell’unità termica efficiente, economico e attento alle emissioni nocive. Fra le altre caratteristiche tecniche, che rendono i Suzuki DF200AP un riferimento nella loro categoria, troviamo: – la presa d’aria diretta, di nuova concezione, e la fasatura variabile delle valvole di aspirazione (VVT) garantiscono una maggior efficienza termica e prestazioni elevate; – Il Sensore O2 fornisce informazioni che permettono di gestire il rapporto aria/benzina, mantenendolo sempre ottimale per la massima efficienza e prestazioni. – I sensori di battito e di rilevamento dell’acqua nel carburante monitorano tutte le funzioni e il controllo interno dei parametri operativi in tempo reale, per garantire la massima affidabilità, prevenendo i comuni problemi derivati dall’eventuale impiego di carburanti a base di etanolo o comunque contaminati dalla presenza di acqua. – Il sensore di controllo della combustione fornisce dati continui alla centralina elettronica, che è a 32 bit, per la gestione precisa delle fasi di funzionamento del motore – Suzuki Selective Rotation, la soluzione d’avanguardia in termini progettuali e di utilizzo, che consente allo stesso propulsore di operare con rotazione destrorsa o sinistrorsa, senza dover intervenire sulla meccanica; – Suzuki Precision Control (SPC), sistema che integra il controllo elettronico dell’acceleratore e del cambio marcia, grazie al Drive By Wire (DBW), per una guida sempre più confortevole e precisa. Queste caratteristiche garantiscono alti livelli di coppia e di potenza e rendono questo fuoribordo unico nella sua categoria. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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