Concessioni per la Portualità Turistica Escluse dalla Direttiva sulle Spiagge

Con l’approvazione del Decreto Infrazioni (Decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131), il Senato ha ufficializzato l’esclusione delle concessioni per la portualità turistica dalla normativa applicata alle concessioni balneari, accogliendo le istanze di Confindustria Nautica. Questo provvedimento segna un passo fondamentale per il settore nautico italiano, distinguendo le concessioni portuali destinate alla nautica da diporto dalle concessioni di tipo balneare, in conformità con la Direttiva Bolkestein e le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea.

Un Riconoscimento Specifico per le Concessioni Nautiche

Il decreto, che modifica la Legge 118/2022 (DDL “Concorrenza”), stabilisce che le concessioni per la costruzione e gestione delle infrastrutture nautiche, come porti e punti d’ormeggio, non rientrano tra le concessioni di servizi previste dalla Direttiva 2014/23. Questo perché tali concessioni, come ribadito dalla sentenza della Corte di Giustizia UE del 2016, sono assegnate tramite procedure pubbliche definite dal DPR n. 509/1997. La nuova normativa esclude quindi le concessioni nautiche da diporto, le concessioni sportive e quelle assegnate a federazioni e associazioni sportive dilettantistiche, mantenendo così una regolamentazione specifica per questo settore.

Proroga e Indennizzo per le Concessioni Esistenti

Per le concessioni turistiche e ricreative destinate a finalità di noleggio e locazione di unità da diporto, il decreto prevede una proroga fino al 30 settembre 2027. Durante questo periodo, i concessionari potranno mantenere le strutture temporanee fino al completamento delle nuove procedure di assegnazione. Inoltre, il decreto stabilisce un indennizzo per i concessionari uscenti, calcolato in base agli investimenti effettuati non ammortizzati e a un’equa remunerazione per gli investimenti degli ultimi cinque anni.

Il Riconoscimento di Confindustria Nautica

Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, ha espresso soddisfazione per il risultato, evidenziando il lungo lavoro svolto in collaborazione con Palazzo Chigi e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. “Il Decreto Infrazioni conclude positivamente il lavoro di tutela della portualità turistica, un obiettivo che abbiamo perseguito ininterrottamente negli ultimi due anni,” ha dichiarato Cecchi. Questo risultato è stato possibile grazie all’impegno dell’associazione e al supporto delle istituzioni italiane, tra cui il Presidente Giorgia Meloni e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Un Futuro Più Sicuro per gli Investimenti nel Settore Nautico

La decisione di escludere le concessioni nautiche dalla normativa applicata alle concessioni balneari è un segnale positivo per gli investimenti nel settore. Come sottolineato da Marina Stella, Direttore generale di Confindustria Nautica, questa normativa garantisce maggiore sicurezza agli investitori, proteggendo il sistema infrastrutturale italiano e contribuendo allo sviluppo economico della portualità turistica.