Confindustria Nautica ha presentato le sue proposte per il futuro della Blue Economy durante la Convention annuale delle imprese della filiera nautica, tenutasi a Firenze. L’evento “Nautica, Rinascimento italiano” ha visto la partecipazione di figure chiave del governo e dell’industria.

Punti salienti del piano per la Blue Economy:

  1. Competitività della bandiera italiana
  2. Destagionalizzazione del turismo nautico
  3. Transizione ecologica
  4. Formazione professionale

Proposte concrete di Confindustria Nautica:

  • Semplificazione del rilascio della licenza di navigazione
  • Aggiornamento dei contratti di locazione e noleggio
  • Nuova disciplina per l’utilizzo di carburanti alternativi
  • Implementazione di scivoli nei porti pubblici
  • Applicazione del DPR 509 per le concessioni nautiche

Il Ministro del Turismo Daniela Garnero Santanchè ha sottolineato l’importanza del turismo nautico, valutandolo circa 28 miliardi di euro. Ha evidenziato la necessità di sostenere sia la nautica di lusso che quella popolare.

Il Vice Ministro Edoardo Rixi ha annunciato l’imminente approvazione del Regolamento di attuazione della nautica da diporto e la recente riforma dei Titoli professionali.

Mario Zanetti, Presidente di Confitarma, ha evidenziato il valore della Blue Economy italiana, stimato in 136 miliardi di euro, con la nautica che contribuisce per 4 miliardi di export.

Altre iniziative presentate:

  • Proposta di legge per il rilancio della portualità turistica
  • Esclusione della portualità turistica dalla Direttiva Bolkestein
  • Impegno del CIPOM per recepire le proposte di Confindustria Nautica
  • Progetti di Fincantieri per colmare il gap di manodopera specializzata
  • Iniziative di BPER Banca per supportare le PMI del settore nautico

Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, ha espresso fiducia nel lavoro del CIPOM per integrare e coordinare le competenze dei vari dicasteri.

La Convention ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per accelerare lo sviluppo del settore nautico, confermando il ruolo dell’Italia come leader mondiale nella produzione di maxi yacht e nell’eccellenza del Made in Italy nel campo della nautica.