Fresca del Blue Marina Awards (riconoscimento ottenuto per i traguardi raggiunti nelle sfide su innovazione, sostenibilità, accoglienza, sicurezza), l’Assonautica provinciale della Spezia rilancia sulle rotte del turismo nautico che punta sui porti come porte di accesso al territorio, per la fruizione consapevole per la mente e gustosa per il palato.

Assonautica

Oggi, nella sede attigua alla Camera di Commercio, la presentazione della variegata offerta, non solo verso i 600 soci titolari di posti barca nel marina “Alberto De Benedetti” nel cuore della città; la proposta, infatti, è soprattutto verso i diportisti in transito che occupano a rotazione 60 ormeggi dedicati (nei mesi estivi si arriva a saturazione) e anche verso il turista terrestre che ambisce però alle escursioni sulla cresta dell’onda alla scoperta dei tesori del territorio, apprezzandoli dal mare.

Così l’attuazione a livello locale del progetto nazionale di Assonautica che va sotto il nome di ‘Scopri dove di porto’ annunciato alla Spezia dal vicepresidente vicario, lo spezzino Francesco Di Filippo, lo scorso aprile.

Ora l’avvio operativo messo a punto dal presidente Pier Gino Scardigli, dal direttore Romolo Busticchi e dal consigliere Roberto Alibertini che oggi lo hanno presentato alla stampa, insieme al ruolo chiave che è stato affidato a Breathe Liguria, l’organizzazione-bussola per orientare alle escursioni – vedi www.breatheliguria.com/escursioni/ – e impegnata anche nella promozione di soggiorni terresti in location suggestive.

Nella cabina di regia c’è la guida escursionistica Veronica Forzoni. Quelle da lei elaborate sono proposte per riempire gli occhi di bellezza e la mente di conoscenza; si va dalle visite ai giardini fino alle mura storiche della città, passando dal museo navali e dagli altri musei cittadini – quanto agli itinerari a ridosso del porticciolo – fino alle gite in barca in fregio alle isole Palmaria e Tino, a Porto Venere, alle Cinque Terre con sbarchi mirati alla scoperta delle chicche.

Le iniziative

“Scopri dove ti porto va nella direzione di un nuovo concetto di diportismo, molto più ampio rispetto al passato, espressione non solo di una passione sportiva ma anche del desiderio di cultura e conoscenza” dice Scardigli. “L’obiettivo è quello di far apprezzare le perle del territorio come luoghi dell’anima, con la loro storia, le espressioni meno note ma più autentiche” spiega Forzoni facendo riferimento, ad esempio, al Cantiere della Memoria che racconta l’ingegno dei maestri d’ascia.

I saperi proposti sono anche quelli enogastronomici grazie al ‘progetto Cambusa’ ormai collaudato “con recapito – spiega Busticchi – di prodotti tipici in banchina e cene in aziende agrituristiche con trasporto a cura delle stesse, dal mare alle suggestive location collinari fino a raggiungere la Val di Vara”.

Intanto dall’evento-battesimo del progetto sale un auspicio in vista dell’inaugurazione di Via dell’Amore a fine luglio: una passerella di barche da diporto parallela alla riapertura del sentiero terrestre da Riomaggiore a Manarola, percorso-bandiera delle Cinque Terre, così anche da favorire i rapporti virtuosi tra area marina protetta e diportisti laddove dove i divieti fanno storcere il naso ai secondi che, però, quando sono considerati dalle istituzioni sono i primi a contribuire alla salvaguardia dei tesori dell’oasi marina.