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A Carloforte, realizzata un’opera al sapore di mare nei caratteristici vicoli, all’insegna della sostenibilità e della bellezza.

In uno dei borghi più belli d’Italia, il mare è entrato fin dentro i suoi “carrugi”, inondando di suggestioni positive chi lo osserva scorrere, di giorno e di notte, lungo una scalinata e sotto un arco secolare.

La metafora appare realistica nell’installazione “Estate D’a…mare”, organizzata dall’amministrazione comunale di Carloforte in via Solferino, in uno degli scorci più famosi del centro tabarchino di origine ligure, nell’isola di San Pietro.

Con il contributo della Fondazione di Sardegna, l’opera inedita è stata ideata dall’ingegnere Manuel Marotto e realizzata in collaborazione con l’architetto Marilena Pattitoni e l’artista Antonio Asara.

Durante l’allestimento, sono state utilizzate pitture naturali lavabili (a base di acqua, vitamina C, lecitina di soia, caseina, olio di lino, essenze vegetali e derivati degli agrumi), evitando prodotti sintetici in modo tale che il colore svanisca da sé, con il passare del tempo.

I cromatismi, dal blu all’azzurro, sono stati ottenuti con una tecnica a “gocciolo e schizzo casuale”, così che il contrasto dinamico sia visibile da tutte le posizioni. L’effetto fondale è garantito da figure amorfe, che ricordano banchi di posidonia, ricavate utilizzando tremila bottiglie di plastica provenienti da scarti di lavorazione dell’azienda Acqua Smeraldina.

L’opera ha avuto un prologo nelle passate festività natalizie, composta con i medesimi criteri e nello stesso luogo, ma in tonalità bianche e rosse.

Questo progetto, oltre a esaltare le bellezze storiche e architettoniche del luogo e delle acque che lo circondano, promuove la necessità di rispettare il mare e l’ambiente per poterne godere anche in futuro, lontano dalla minaccia dell’inquinamento e della scorretta gestione dei rifiuti, in particolare quelli costituiti dalle materie plastiche.

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