Arriva ancora dalla Sardegna una ventata di sostenibilità applicata alla nautica e alla pratica sportiva in mare. Con due progetti differenti, riguardanti il surf e la vela.

Nel primo caso, si tratta di tavole da surf costruite impiegando materiali e tecnologie che riducono al minimo l’impatto sull’ambiente e i processi inquinanti, puntando a riciclo e impiego di materiali naturali. Dopo aver prodotto il primo Optmist seguendo queste direttive per Nox Oceani in Gallura, l’azienda algherese Italian Waves si è specializzata nella costruzione di tavole da surf così ben fatte ed eco-compatibili da essere molto apprezzate e richieste in tutto il mondo.

Moth Mariposa
Moth Mariposa

Sono le tavole Alterego Surfboards, che possono vantare il primato mondiale di essere compostabili al 95 per cento, utilizzando tecnologie brevettate. Per il pad, la piccola superficie che garantisce presa e stabilità al piede del surfista, si utilizza sughero proveniente dalle querce sarde. Lo stesso è poi costituito da uno strato di resina biologica che avvolge due strati di fibra di roccia a protezione dell’anima della tavola.

Un materiale totalmente compostabile, con una struttura di sughero e una laminazione in fibra di basalto. Questa tecnologia, nota come “Bi:o’cor:k”, è valsa al marchio il prestigioso riconoscimento internazionale ISPO Brandnew 2021, dedicato alla creazione di Surf e vela sostenibile made in Sardinia prodotti tecnologici.

Fondata nel 2017 da un gruppo di dirigenti e professionisti italiani appassionati di sport, outdoor, ambiente e innovazione aziendale, Alterego Surfboards è una startup che vuole essere eco-friendly con una gamma di tavole perfette per ogni livello di surf. Ad esempio, dagli scarti di lavorazione nascono gli skimboard, tavole che planano sulla sottile schiuma della risacca.

Riciclo

“Uno dei nostri obiettivi è dimostrare che produzione e prodotti sostenibili sono possibili”, ha dichiarato il direttore generale di Alterego Alessandro Danese. “Utilizzando materiali eco-compatibili, riciclabili e compostabili, vorremmo cambiare le regole e sbarazzarci dei materiali che inquinano l’ambiente.

Questo è ciò che i nostri surfisti e i nostri oceani, spiagge e coste, meritano. Abbiamo la responsabilità di preservare la natura”, ha precisato. “Ci proponiamo di innovare la produzione di tavole per sport acquatici, sostituendo le consuete tecnologie costruttive e produttive altamente inquinanti con soluzioni che non hanno impatto ambientale, secondo la logica dell’economia circolare”, è la filosofia di Italian Waves, riassunta dal responsabile Michele Piga.

Sostenibilità come stile e sostanza del ciclo produttivo, dunque, utilizzando solo EPS ad alta densità in loco, riciclando oltre l’80 per cento del materiale di scarto della produzione, laminando le tavole esclusivamente con bio-resina e utilizzando il sughero come base naturale per la struttura delle tavole da surf.

Ma l’azienda punta a riciclare in toto anche gli scarti di fibra di vetro, i più difficili da smaltire.

Non ultima, c’è l’innovazione nel design delle tavole, costruite con fibre a vista, senza mascherature, mantenendo allo stesso tempo eleganza ed estetica. Lo stabilimento Alterego, alle porte di Alghero, che sforna 80 pezzi al mese e punta a superare i 100, è una struttura industriale studiata per garantire una movimentazione efficiente e veloce di materiali, semilavorati e prodotti finiti, con personale equamente ripartito fra uomini e donne.

Nel suo portafoglio ordini c’è anche la Duotone, azienda leader nel settore surfboards, e tra gli utilizzatori c’è il campione del mondo di kitesurf Matchu Lopes.

Progetto Moth

Il secondo progetto riguarda invece un Moth, piccola barca a vela molto veloce e dotata di foil, in grado di volare letteralmente sull’acqua. L’hanno realizzata gli studenti di ingegneria dell’Università degli Studi di Cagliari, utilizzando materiale interamente eco-sostenibile e l’hanno chiamata “Mariposa”.

Moth Mariposa
Il varo del Moth Mariposa

Il varo c’è stato a giugno, nel porticciolo cagliaritano dell’Anfiteatro di Marina Piccola, alla presenza dell’Unica Sailing Team e della campionessa cagliaritana
di atletica Dalia Kaddari, che ha dato il “la” al varo col motto: “Io ti battezzo Mariposa, buon vento e poca onda”.

La  navigazione

La prima vera uscita in acqua, in competizione con altri team, c’è stata a fine giugno 2024 a Malcesine, sul lago di Garda, in occasione del Foiling SuMoth Challenge (competizione internazionale riservata a prototipi realizzati dagli studenti degli atenei di tutta Europa), facendosi subito notare per ottime doti nautiche.

Il team cagliaritano, coordinato da Flavio Stochino (ingegnere e ricercatore universitario del DICAAR), è composto da 65 studenti, provenienti dai corsi di laurea di ingegneria e architettura, scienze economiche, giuridiche e politiche e studi umanistici, capitanati dal team manager Gian Mario Broccia.

Skipper della barca e team captain è Gabriele de Marco. “Appena ho sentito la parola sailing, alla presentazione della richiesta di questo progetto, è stato subito un sì nel cuore” ha detto il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola. “Questi ragazzi e ragazze sono gli alfieri del nostro ateneo, perché porteranno il nome dell’università in giro per l’Italia. Un lavoro di scuole diverse, che è perfettamente coerente con la nostra missione di contaminazione.

Il varo cade in un anno particolarmente importante per l’ateneo, con l’attivazione, per la prima volta nella storia, del corso di ingegneria navale a Olbia il prossimo ottobre”, ha precisato Mola.

“A novembre 2023 non avevamo né un cacciavite, né un progetto. Ora abbiamo una barca nuova di zecca”, ha sottolineato Flavio Stochino. “Il progetto ha unito tante persone e altrettante anime, trovando l’interesse e la collaborazione di molti stakeholder del territorio e di tanti colleghi e colleghe dell’ateneo che hanno creduto e dato fiducia a questo progetto triennale.

Questa è infatti la prima barca che proponiamo e speriamo di poter partecipare ad altre regate nei prossimi anni con nuovi prototipi”, ha concluso Stochino.