Lo sport ai tempi della pandemia, tra la voglia di non arrendersi e la necessità di fermarsi di Roberto Neglia il 1 Apr 2020 Sommario Nautica 696 – Aprile 2020 Partiamo per questa ricognizione dello sport velico di punta dalla più iconica delle cerimonie: l’accensione della torcia olimpica a Olimpia. Si è svolta lo stesso presso le rovine dello Stadio dell’antica città, ma un po’ mestamente, in assenza di pubblico. Tutt’altro discorso per i Giochi di Tokyo, previsti dal 24 luglio al 9 agosto 2020. Al termine di una lunga conference call tra il primo ministro Shinzo Abe, il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, il governatore di Tokyo Yuriko Koike, il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori e la ministra dei giochi olimpici, l’ex campionessa di pattinaggio artistico Seiko Hashimoto, il governo giapponese ha annunciato che le Olimpiadi slitteranno di un anno, cioè all’estate 2021. La decisione è maturata in un clima generale di non perfetta comunità di vedute. Il ministro giapponese delle finanze Taro Aso si domandava che senso avesse confermare i Giochi se la maggior parte delle nazioni partecipanti non sarebbe stata nelle condizioni di portare i propri atleti a gareggiare, mentre il Comitato Olimpico Internazionale si era dichiarato ufficialmente contrario all’ipotesi di un rinvio, sebbene non mancassero voci discordanti al suo interno. Come quella dell’ex atleta canadese Hayley Wickenheiser – quattro volte oro olimpico nell’hockey su ghiaccio – che aveva definito questa posizione “insensibile e irresponsabile”, posto che gli atleti non avrebbero potuto né allenarsi né viaggiare”. Assai prudentemente, il presidente del CONI Giovanni Malagò aveva dichiarato ai microfoni di Gr Parlamento: “la realtà è che nessuno sa da come staranno le cose da qui a uno, due, tre mesi”. Scendendo qualche gradino, è stata annullata ufficialmente la Hempel World Cup di Genova, la tappa di Coppa del Mondo di vela, prevista dal 13 al 19 aprile. World Sailing lo ha comunicato ufficialmente alla Federazione italiana vela e allo Yacht Club Italiano “in considerazione dell’emergenza internazionale”. La FIV ha spiegato che la scelta, inevitabile, è stata determinata sia dalla salvaguardia della salute degli atleti, sia della impossibilità di raggiungere il nostro Paese. L’appuntamento era anche l’ultimo in calendario per qualificare una nazione europea in tre classi: Laser, 49er e Finn ma il tutto è stato comunque superato dalla cancellazione dei Giochi. Così pure per il Trofeo Princesa Sofia di Palma, programmato tra fine marzo e inizio aprile. Al momento di andare in stampa, rimane confermata la Rolex Giraglia, in calendario per la prima metà di giugno. Ma lo Yacht Club Italiano fa sapere che entro il 30 aprile sarà resa nota la decisione finale. “A tre mesi dall’inizio delle regate e in assenza di ipotesi certe sul futuro” – fanno sapere gli organizzatori – “si ritiene opportuno proseguire con l’organizzazione della regata che è nostro vanto e orgoglio dal 1953”. Le iscrizioni vanno dunque regolarmente avanti e “qualora non fosse possibile lo svolgimento della regata, lo YCI rimborserà integralmente la quota versata”. Dopo questa comunicazione, però, è esplosa l’epidemia in Francia ed è arrivata l’ordinanza della Prefettura marittima del Mediterraneo. “In conformità con il decreto n. 2020-260 del 16 marzo 2020 che regola gli spostamenti nell’ambito della lotta contro la diffusione del virus COVID-19” – si legge – “la Prefettura marittima del Mediterraneo specifica che la nautica, il turismo o le attività ricreative nautiche sono vietati nel Mar Mediterraneo fino al 31 marzo 2020. In mare come a terra, queste disposizioni hanno lo scopo di combattere attivamente la diffusione di COVID-19 limitando tutti i movimenti. Consentono inoltre di preservare i mezzi di salvataggio in mare, al fine di dedicarli in modo più specifico a possibili interventi sanitari legati all’epidemia in corso. Inoltre, viene richiesto di rispettare rigorosamente questo divieto e di trasmettere queste informazioni a tutti gli utenti del mare. Si ricorda che l’inosservanza delle norme di cui sopra è soggetta alle stesse sanzioni previste a terra.”. Si è dovuto piegare allo stato di necessità anche il Velista dell’Anno FIV. “Con riferimento all’emissione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo u.s. relativo alle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica” – recita il comunicato ufficiale – “il Velista dell’Anno FIV deve sospendere l’organizzazione della sua 26° edizione in programma per il 24 marzo. L’evento verrà riprogrammato in data da definire in relazione all’evoluzione dell’attuale situazione”. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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