Grande Giancarlo Pedote, alla Vendée Artique di Bianca Gropallo il 31 Lug 2020 Torna al sommario Pedote ottavo al traguardo della Vendée Artique La prima regata del circuito IMOCA post Covid-19 è stato un banco di prova per 20 navigatori solitari; fra questi il nostro Giancarlo Pedote, con un’ottima ottava posizione al traguardo. È stata un’inedita corsa in solitario nel Nord Atlantico, propedeutica alla Vendée Globe (l’ “Everest del mare”, il giro del mondo a vela in solitario senza scalo che prenderà il via l’8 novembre 2020 dal porto francese di Les Sables d’Olonne). In questo caso il percorso era di “sole” 2000 miglia, che hanno portato gli IMOCA, partiti da Les Sables d’Olonne, a sfiorare il circolo polare artico, poi passaggio alle Azzorre per fare ritorno al porto di partenza. L’unico italiano in gara, Giancarlo Pedote a bordo del suo Imoca 60’ “Prysmian Group”, si è piazzato ottavo, grande protagonista di una rimonta di quattro posizioni nella fase finale della regata. È stato un importante test per lo skipper fiorentino, l’occasione per convalidare la configurazione e le migliorie apportate in cantiere. La scelta delle vele, la funzionalità degli strumenti elettrici ed elettronici di bordo, la scelta del cibo e dei mezzi di comunicazione con la terra, sono tutti elementi essenziali. “Ho avuto qualche problema agli impianti informatici ed elettronici, legati alle condizioni di mare parecchio complicate nell’andatura di bolina – ha ammesso Pedote all’arrivo. Ho subito il malfunzionamento dei piloti automatici. Ho invece testato positivamente i sistemi di comunicazione, Certus, Iridium e gli strumenti di navigazione, importantissimi su un’imbarcazione che tra qualche mese dovrà affrontare il giro del mondo”. Certamente i problemi all’elettronica che Pedote ha avuto inizialmente sono stati un freno alle prestazioni. Ma nel finale, grazie ad una maggiore conoscenza della barca e ad una ottima strategia di gara, ha superato quattro dei suoi avversari. Ottimista Pedote ha ribadito: “La barca ed io siamo un binomio vincente. Durante questa regata ho incominciato a trovare i miei automatismi e a bordo mi sento come nel salotto di casa mia. È piacevole! Le barche a foil sono dure, ma inizio a capirle sempre di più. So quando la barca mi chiede più potenza e quando è il caso di rallentare.» La regata è stata vinta da una tripletta di grandi velisti francesi: Jérémie Beyou su “Charal”, che ha lasciato sulla sua scia Charlie Dalin su “Apiva” e Thomas Ruyant su “Linkedout”. <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Agosto 2020</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!