Nautica 726 Ottobre 2022

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L’editoriale

Autentica similpelle

Non è vero che le barche esposte ai saloni sono tutte belle. È vero soltanto che vengono mostrate al pubblico nel modo che gli espositori ritengono sia il più attraente. È una differenza non da poco e la sua migliore spiegazione può essere offerta dal paragone con la chirurgia estetica, alla quale ricorre chi pensa di migliorare il proprio aspetto.

Come si sa, una volta stabilito che l’intervento è tecnicamente riuscito, la valutazione del risultato sul piano della gradevolezza è assolutamente personale, tanto da poter spaziare all’interno di una gamma che va dal mostruoso all’eccellente. Nessuno si offenda, ma la corrispondenza tra i due ambiti è semplice e diretta: ai seni, agli zigomi, alle labbra, ai glutei dell’uno corrispondono la domotica, la cromoterapia, le impunture, le tinte cangianti dell’altro.

Prova ne sia il fatto che, in moltissimi casi, il personale che ci guida nella visita di uno yacht concentra il suo eloquio proprio su questi elementi, dimostrandosi preparatissimo nel mettere in luce le qualità del marmo Botticino e del quarzo rosa utilizzati per la toilette dell’armatore, ma sprofonda nell’imbarazzo quando gli chiediamo di spiegarci i dettagli del sistema antincendio.

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È un vero peccato, perché – a mio modesto parere – l’abbaglio prodotto da queste presentazioni, che spesso ricalcano ciò che i copywriter scrivono sui siti web dei cantieri o nei loro comunicati stampa, mette in ombra, magari, lo splendido lavoro che uno staff di progettisti ha fatto per garantire all’armatore di una determinata barca e ai suoi ospiti il più alto livello di sicurezza.

Dico questo perché anche quest’anno, nei mesi precedenti i grandi saloni mediterranei, abbiamo ricevuto in redazione una marea di note prive di senso, piatte, impersonali, incredibilmente uguali tra loro, relative a barche che meriterebbero un trattamento ben diverso. Confesso di aver avuto la tentazione di riportare, qui per esteso, quella che giusto ieri ho letto ad alta voce ai colleghi della redazione per ridere, amaramente, insieme.

Non lo faccio per rispetto umano nei confronti della persona che l’ha scritta. Ma non mi trattengo dal riportare le due parole con le quali, qualche tempo fa, un altro genio della tastiera ha inteso magnificare la qualità della poltrona di pilotaggio di un certo motoscafo, definendola di “autentica similpelle”.

di Corradino Corbò


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