7 i libri, tra i 28 in concorso, che hanno ricevuto il Premio Letterario intitolato al giornalista Carlo Marincovich, tra i fondatori della nostra rivista e indimenticabile cronista del quotidiano La Repubblica.

Giunta alla sua XV edizione, la manifestazione è stata ancora una volta condotta dalla moglie, Patrizia Melani Marincovich, presso le sale del Circolo Ufficiali della Marina Militare, in Roma. Insieme con i dati che identificano le opere, riportiamo integralmente le motivazioni firmate dai componenti della giuria.

1° classificato sezione Narrativa

COMANDANTE di Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi

Bompiani Editore – www.bompiani.it – 160 pagine – 16 euro

Il libro ripercorre la vicenda dell’affondamento del mercantile belga Kabalo, avvenuto nella notte tra il 15 e 16 ottobre del 1940 in Atlantico, da parte del sommergibile italiano Alfredo Cappellini al Comando di Salvatore Todaro, e del salvataggio dei suoi naufraghi. 26 persone vengono tratte in salvo e portate all’isola di Santa Maria nell’Arcipelago delle Azzorre distante 700 miglia dal luogo dell’evento.

Una pagina di storia vera, commovente, delicata che mette al centro la figura straordinaria di un uomo, Salvatore Todaro, di un “guerriero” di grande spessore etico e morale che per questo rappresenta, ancora oggi, uno dei grandi riferimenti per gli uomini e le donne della Marina Militare.

La storia – quasi del tutto sconosciuta al grande pubblico e per questo è doveroso dire veramente grazie a Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis – ci insegna che l’Uomo, se vuole, può mantenere un animo nobile anche nel mezzo di scenari terribili come quello della guerra che ti chiede la distruzione del nemico.

Comandante è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, bellissimo certamente per i contenuti che diffonde ma anche per l’originalità dell’impostazione.

La storia è infatti narrata dai singoli personaggi che, seppure impieghino spesso forme dialettali non sempre conosciute agli altri membri dell’equipaggio, danno vita ad un’emozionante coralità che affonda le proprie radici in quella “scatola dove ogni centimetro di spazio, ogni desiderio, ogni sentimento e paura viene condiviso, come in un’unica famiglia”.

Roberto Camerini