L’ECLISSI DI LUNA

Prima di tutto sarà bene chiarire la semantica del termine «eclissi».

È un sostantivo femminile, che si trova talora anche come «eclisse» e anticamente in qualche testo o anche in parlata popolare con il raddoppiamento della «c», ossia «ecclisse». Significa occultamente totale o parziale di un corpo celeste da parte di un altro corpo celeste.

Dalla Terra sono possibili due tipi di eclissi: quella lunare e quella solare, rispettivamente quando, al plenilunio, l’ombra della Terra copre il nostro satellite naturale e quando invece, al novilunio, il disco apparente della Luna – che per una singolare coincidenza ha praticamente il medesimo diametro angolare del disco solare – passa davanti al Sole, eclissandone o una parte, o anche la totalità.

Dalle due figure sopra e sotto si vede schematicamente come avviene il fenomeno e si nota una cosa molto interessante. Mentre l’eclissi lunare è praticamente visibile da tutti coloro i quali in quel momento hanno la Luna al di sopra dell’orizzonte, l’eclissi solare è invece visibile in generale da un ristretto numero di osservatori, e in particolare un’eclissi totale di Sole è un evento molto raro perché il vertice del cono d’ombra che la Luna proietta sulla superficie terrestre si trova a una distanza che è all’incirca la distanza Terra-Luna, per cui l’ombra totale si riduce in genere a un minuscolo cerchietto (del diametro di qualche centinaio di chilometri) che scorre veloce sulla superficie terrestre e pochi sono i privilegiati che possono assistere a uno dei più affascinanti e suggestivi fenomeni celesti: la scomparsa del Sole che diventa nero mentre cala una notte livida e innaturale.

Spesso, addirittura, il vertice del cono si trova al di sopra della superficie terrestre, per cui la Luna non riesce ad occultare tutto il disco solare, del quale rimane visibile un anello e l’eclissi viene pertanto catalogata come «anulare».

Tornando all’eclissi di Luna, questa si trova abbondantemente entro il cono d’ombra della Terra per cui la durata dell’oscuramento totale dell’astro, quando si verifica, è generalmente abbastanza lunga.

Anche se la spettacolarità del fenomeno risulta indubbiamente maggiore nel caso dell’occultamento, anche solo parziale, del Sole, l’eclissi lunare è un momento in cui si riesce ad apprezzare il fatto di poterla quasi toccare con mano, vedendo praticamente la nostra ombra su di essa, specie nella fase parziale, durante la quale sulla superficie lunare si può distinguere chiaramente la curvatura del nostro pianeta.