La superstizione in barca, seppure in gran parte tramontata dietro l’orizzonte del sapere e della ragione, ha accompagnato per secoli la vita di chi va per mare. E tutto sommato, ancora oggi non sono pochi i marinai - professionisti o per diporto - che preferiscono non ignorare le possibili cause di sfortuna e i riti scaramantici che sarebbero in grado di combatterle. Ovviamente nulla che attenga alla realtà dei fatti o alla loro spiegazione scientifica. Pur tuttavia, risalire alle ragioni di queste credenze legate alla vita quotidiana, alle usanze o ai problemi di navigazione e trasporto dei tempi antichi, rappresenta un viaggio interessante nella storia della marineria. Un elenco lunghissimo, quello sulle possibili cause di sfortuna, le cui origini si sono trasmesse verbalmente, perdendone, in alcuni casi, le tracce. Ombrelli o bordo? Ma non scherziamo! Che a bordo di un’imbarcazione, natante o nave che sia, non si debba assolutamente portare un ombrello, è un fatto acquisito e indiscutibile. E anche se pare che il divieto sia sempre più ignorato dalle nuove generazioni, senza conseguenze nefaste, i più tradizionalisti non prendono nemmeno in considerazione la possibilità di imbarcare un para acqua con manico e raggi.

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