Come raccogliere l’acqua piovana in barca di Gianni Andrea Sonnino Sorisio il 10 Apr 2017 In barca l’acqua è un’esigenza fondamentale, spesso se ne consuma troppa e in alcune località lontane dai porti reperirla è un problema serio. Con un po’ d’ingegno si possono creare dei sistemi che raccolgono l’acqua piovana: per i catamarani o per i monoscafi si può costruire un convogliamento acqueo infallibile, vediamo come. In questo articolo lo stratagemma è solo per i multiscafi, in seguito vedremo come rubare pioggia per rifornire gli sloop. La tuga del cat con il bimini ad esso collegato ha superfici ampie e in leggera discesa: è sufficiente quindi capire quale strada compie l’acqua e studiare il modo di raccoglierla. Naturalmente ogni scafo ha differenti caratteristiche, ma basterà adattare il sistema al vostro caso; dalle foto si vedono il tientibene della tuga, le canaline di plastica (sono a forma di “L” e si comprano dal ferramenta), alcune canaline più corte per incanalare la caduta verso il tappo di carico del serbatoio, dei tubi anti muffa e infine dei raccordi ad aggancio rapido per tubi. Come costruire un raccoglitore di pioggia fai da te Ma vediamo come costruire il raccoglitore di pioggia con il sistema “fai da te”. Incollare con del Sikaflex bianco le “L” che fungono da canaline, carteggiare le superfici in modo che l’incollaggio resista nel tempo, dare la giusta angolatura per fare in modo che la pioggia possa scivolare verso la tuga. Ora la tuga, nel nostro caso sfrutteremo il tientibene incassato, esso in origine ha degli ombrinali per espellere gli spruzzi di mare ed è lì il secondo trucchetto, infileremo dei tubi del giusto diametro, incollati anch’essi ma questa volta con del semplice silicone o con poca schiuma espansa (non usate il Sikaflex perché è troppo incollante e se avvengono intasamenti o volete cambiare qualcosa sarà difficile sfilarli in futuro). Un buon sistema dovrebbe prevedere dei collegamenti ai tubi a tre vie, le prime due vie sono per i tubi ma la terza va tappata con un sughero o altro e serve se all’interno del sistema si formano intasamenti. Le tubazioni vanno nascoste il meglio possibile, nel caso mostrato nella foto sono incollate con poco Sika sotto la sporgenza della tuga, ma se nel vostro catamarano non trovate un modo di nascondere i tubi alla vista potete comprarli di colore bianco, e con delle belle graffette – per esempio quelle da muro -fisserete i tubi a vista, che saranno meno antiestetici se ben allineati e paralleli. Il sistema è quasi completo, manca solo il modo di collegare tutto questo stratagemma al serbatoi di bordo. Se siete fortunati e il tappo di carico dell’acqua è in prossimità dei tubi gialli (vedi foto) basterà montare dei raccordi rapidi a tre vie che hanno la doppia funzione di collegare tutti i tubi da voi installati ma anche l’utile furbata di poter togliere il tratto che va dalla tuga al serbatoio. In navigazione con mare mosso non è il caso di lasciare nulla di volante a prua e avvitare il tappo previene dal far entrare acqua salata nel serbatoio, in ultimo ricordate di installare dei raccordini a “L” che sono l’ultima appendice dei tubi che manderanno l’acqua gratuita dal cielo! Buon vento… oops! Buona pioggia a tutti… Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!