Didattica • News 48 ore in una zattera di salvataggio È appena iniziato nel mare prospiciente Sestri Levante un importante test di Nautica, finalizzato a registrare le reali condizioni di vita a bordo di una zattera autogonfiabile. Per 48 ore consecutive, un equipaggio formato dal nostro Nico Caponetto e da una coppia di volontari resterà a bordo di una CSM… di Redazione Nautica il 31 Ott 2021 Continua a leggere
Didattica La matematica e gli AC 75, la CFD per studiare le performance di una barca Computational Fluid Dynamics protagonista sugli AC75 dell’ultima America’s Cup, vi spieghiamo cos'è e come aumenta le prestazioni di una barca... di Andrea Mancini il 30 Ott 2021 Continua a leggere
Didattica I problemi legati al carburante Ogni volta che saliamo in barca controlliamo l’indicatore di livello del carburante per sapere di quanta autonomia possiamo ancora disporre. Ma quante volte andiamo a controllare i nostri serbatoi e gli impianti connessi? Quasi mai, purtroppo. [caption id="attachment_118942" align="aligncenter" width="600"] Indicatore di livello visivo con valvola[/caption] Eppure questi rappresentano la nostra riserva di energia e sono tra gli elementi che influiscono sulla sicurezza e affidabilità della nostra imbarcazione, che sia a motore o a vela. Infatti, i problemi che possiamo riscontrare più comunemente sono collegati proprio al carburante o ai serbatoi o all’impianto di alimentazione con i relativi filtri e prefiltri. Esaminiamoli considerando le possibili soluzioni da adottare. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=118938" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 30 Ott 2021 Continua a leggere
Didattica Consigli per l’Acquisto di una barca – La prova in mare Alcuni consigli per valutare lo stato di una barca durante la prova in mare. Cosa guardare, cosa chiedere e come rendere più utile la prova in acqua che il cantiere ci offre o ci concede, quando ci valuta potenziali clienti. Abbiamo visto la barca esposta in un salone. Ci è piaciuta. Abbiamo lasciato il nostro nominativo e il cantiere ci ha invitato a un’uscita in mare. Quel giorno è arrivato. Siamo lì, in banchina pronti a salire a bordo. Che cosa dobbiamo fare per tenere a freno gli entusiasmi e rendere quell’esperienza il più produttiva possibile, ai fini della decisione se acquistare o no? Bene, incominciamo. di Lamberto Ballerini il 28 Set 2021 Continua a leggere
Didattica RComposite di Northern Light Composites: la vetroresina diventa ecologica Si chiama rComposite ed è il laminato totalmente riciclabile prodotto da una start up italiana con il quale è oggi possibile realizzare barche ecosostenibili al 100%... di Andrea Mancini il 28 Set 2021 Continua a leggere
Didattica Un nodo di bozza per togliersi dai guai Non molto utilizzato fra i diportisti, il nodo di bozza è in realtà utilissimo, ecco come si esegue e quando è necessario... di Nico Caponetto il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Didattica Il consiglio del Tecnico – Acque grigie, acque nere Cominciamo con le definizioni. Le cosiddette acque grigie altro non sono che gli scarichi delle docce interne, di qualche lavabo e della cucina; le acque nere sono gli scarichi dei gabinetti (dal 2018 le unità da diporto dal 2018 devono avere obbligatoriamente un serbatoio di accumulo). [caption id="attachment_113569" align="aligncenter" width="600"] Serbatoio acque nere[/caption] Vanno a finire in due serbatoi separati da dove poi vengono pompate fuoribordo (oltre le 15 miglia dalla costa) o, nel caso delle acque nere, aspirate da appositi sistemi presenti (ma più spesso assenti) nel porto. Generalmente, per le acque nere è presente una chiave a tre vie che consente - quando possibile - di scaricare anche direttamente a mare senza utilizzare il serbatoio di accumulo e, in entrambi i casi, c’è un sistema automatico che entra in funzione in condizione di troppo pieno. [caption id="attachment_113568" align="aligncenter" width="600"] Serbatoio acque grigie con ispezione[/caption] I serbatoi di accumulo sono generalmente ubicati in sentina e sono dotati di tappi di ispezione che permettono di raggiungere i sensori di livello che azionano anche automaticamente la pompa di svuotamento, quasi sempre posta vicino al serbatoio nel caso delle acque nere e al suo interno nel caso di quelle grigie. Tali serbatoi hanno anche uno sfiato d’aria dotato di un filtro anti-odore ai carboni attivi che ... [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=113563" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Didattica Vita di bordo: la crociera? Prima di tutto sicura In crociera tutti i controlli, l'equipaggio, le dotazioni: ecco cosa un comandante non può dimenticare... di Nico Caponetto il 28 Lug 2021 Continua a leggere
Didattica Immancabile tester Uno degli strumenti che a bordo non dovrebbero mai mancare è il tester o multimetro. Si tratta di un piccolo apparecchio che nelle versioni base misura i Volt (tensione V), gli Ampere (intensità di corrente A) e gli Ohm (resistenza Ω). Di semplice utilizzo e anche economico (dai 10 Euro a salire) può risolvere numerose problematiche molto comuni. Vediamo a cosa può servire: 1) La basilare e più semplice funzione del tester è quella di misurare i Volt, anche di una batteria. Per far ciò posizioniamo il commutatore sulla indicazione “V” in corrente continua CC o DC (talvolta il simbolo è anche formato da una V e da una lineetta affiancata da tre linee più corte o puntini) nel range di misura adeguato, per esempio fino a 50 V, e connettiamo i punti di misura con i puntali isolati in dotazione dell’apparecchio verificando le polarità. In tale tipologia di misurazione, collegando lo strumento con i due poli della batteria possiamo stabilirne lo stato di carica. Infatti se il quadrante indica una tensione di circa 12,8 V (con impianti a 12 volt) e 25,2 V (con impianti a 24 volt) significa che abbiamo le batterie potenzialmente cariche. Ma tale indicazione potrebbe variare con alcune batterie particolari (come le Optima o similari) dove la tensione di massima carica può essere maggiore di circa 1 Volt, con impianti a 12 V, e di circa 2 V, con impianti a 24 V. Comunque non sempre è sufficiente misurare la tensione per conoscere l’efficienza di una batteria, poiché può capitare che tra le celle interne dell’accumulatore vi siano collegamenti degradati che, pur consentendo la lettura di una tensione corretta, non permettono comunque il corretto flusso di corrente (l’amperaggio) necessario alle nostre richieste. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=112380" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 28 Lug 2021 Continua a leggere
Didattica Il salpancora e la sua potenziale pericolosità Torna al sommario Uno degli accessori che non mancano mai su un’imbarcazione è il verricello salpancora. Indispensabile, comodo, irrinunciabile, viene molto spesso trascurato dimenticando che ha bisogno anch’esso di una minima manutenzione sia per conservarne l’efficienza sia per garantire la sicurezza. Relativamente a quest’ultimo aspetto, il salpancora può infatti presentare… di Redazione Nautica il 1 Lug 2021 Continua a leggere