Didattica La riparazione del bottaccio o bottazzo Come riparare o sostituire Il bottaccio o bottazzo, quell’elemento che corre lungo le murate della barca, all’altezza del baglio massimo... di Francesco Baratta il 28 Feb 2022 Continua a leggere
Didattica Il restauro della coperta in teak Come restaurare la coperta in teak in autonomia. Tre metodi che permettono di restaurare da soli una coperta a doghe lineari... di Francesco Baratta il 31 Gen 2022 Continua a leggere
Didattica Sicurezza: “normativa e dotazioni da rivedere”. La tecnologia corre e le abitudini dei diportisti cambiano, ma le norme, le procedure e le attrezzature restano indietro. Perplessità sulle omologazioni e sui controlli. Ne parliamo con l’autore di “Mai più Mayday” e “La zattera di salvataggio”. L'articolo intitolato “Sopravvivenza: 30 ore in una zattera”, firmato dal nostro Nico Caponetto e pubblicato sul numero di gennaio di Nautica, ha – come sospettavamo e, francamente, speravamo – fatto parecchio rumore, tanto tra gli operatori del settore quanto tra i diportisti. In sostanza, il fatto che il mezzo da noi utilizzato per questo impegnativo long-test sia risultato non all’altezza della situazione, obbligandoci a interrompere la prova allo scadere delle 30 ore, invece delle 48 previste, ha in qualche modo fatto passare in secondo piano l’esperienza umana vissuta dai tre naufraghi volontari e posto in evidenza una serie di problemi che, invece, francamente, non ci aspettavamo. [caption id="attachment_121913" align="aligncenter" width="600"] Il lancio della zattera dal Columbia 50 ‘Knuddel’, lo sloop che Grillo utilizza per il charter.[/caption] Li riproponiamo sinteticamente, in ordine di apparizione: subito dopo il lancio, la mancata apertura della zattera nonostante i ripetuti “strappi” al cavo di collegamento (cosa poi risolta, ma mediante un intervento esterno); dopo l’imbarco dei tre tester, l’allagamento per infiltrazione di acqua di mare attraverso una scollatura tra fondo e tubolare inferiore; l’acqua della dotazione di sopravvivenza decisamente sgradevole (pur essendo risultata potabile ai successivi esami di laboratorio); le tute termiche inutilizzabili a causa dell’auto-agglomerazione del materiale con il quale sono state confezionate; soprattutto, il copioso ingresso di acqua piovana attraverso il tessuto del tendalino durante il forte temporale della seconda notte. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=121908" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Corradino Corbò il 31 Gen 2022 Continua a leggere
Didattica La controplancia sui piccoli cabinati: fly sì o fly no? Esiste una fascia dimensionale che pone al futuro armatore, in cerca della sua barca ideale, l’alternativa tra una barca con fly o senza fly... di Lamberto Ballerini il 31 Gen 2022 Continua a leggere
Didattica Tecnica in barca a vela: il fiocco? Lo regolo col barber Derivata dal mondo delle regate, la regolazione 3D della vela di prua sta prendendo piede sempre di più anche sulle barche da crociera. Ecco in cosa consiste e come funziona... di Nico Caponetto il 31 Gen 2022 Continua a leggere
Didattica Design, tra moda e tecnologia: il Military Style Quella delle imbarcazioni da diporto con un aspetto più o meno marziale è una tendenza che, negli ultimi anni, sta diffondendosi sempre di più. Da sempre Wally ne ha fatto un suo carattere distintivo. Le linee essenziali e minimaliste che richiamano in modo esplicito le linee aggressive e severe delle unità militari sono, infatti, una caratteristica tipica dei Wally Power o Wally Tender che siano, fin da quando sono apparsi sulla scena. [caption id="attachment_121151" align="aligncenter" width="600"] Il nuovo 165 Wallypower firmato Espen Øino e Luca Bassani è l’ultimo nato in casa Wally. 50 metri di barca che si ispirano direttamente al design del 118 Wallypower, una delle prime imbarcazioni a motore caratterizzate dal tipico look squadrato e angolare dove le linee aggressive e severe richiamano in modo esplicito il look delle unità militari. Se chiudiamo le terrazze e sostituiamo le chaise longue sul ponte prodiero con un bel cannoncino, le differenze con un’unità da guerra restano ben poche. Ma vista da poppa la barca diventa tutta un’altra cosa![/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=121148" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 28 Dic 2021 Continua a leggere
Didattica Sopravvivenza, 30 ore in una zattera di salvataggio 30 ore in una zattera di salvataggio per testare le dotazioni. Un'esperienza per capire come si vive a bordo di un mezzo di salvataggio... di Nico Caponetto il 28 Dic 2021 Continua a leggere
Didattica I problemi delle trasmissioni di superficie Tra i sistemi di trasmissione che consentono un netto miglioramento delle prestazioni di una imbarcazione a motore in termini sia di velocità sia di consumi, un posto di rilievo spetta sicuramente a quelli con eliche di superficie. Ve ne sono di tipo fisso (Trimax, Levi Drive Unit ecc.) o trimmabile e orientabile (Arneson, Top System, Jolly Drive, SDS della France Helices ecc.), le quali con accorgimenti e meccanismi leggermente diversi consentono una riduzione degli attriti di appendice e il funzionamento delle eliche in regime di cavitazione, con una resa decisamente migliorativa fino al 25/30{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} rispetto a una linea d’ asse tradizionale, oltre ad altri vantaggi ma anche qualche lieve difficoltà di manovra per chi non ha esperienza. Ovviamente, tra le diverse tipologie, quelle trimmabili e orientabili richiedono un’appropriata manutenzione dei loro organi di manovra e, talvolta, piccole riparazioni che possono essere eseguite anche dallo stesso utente, purché abbia una certa familiarità con la meccanica e l’idraulica. I sistemi più diffusi hanno un sistema di controllo mediante pistoni idraulici che, se ben manutenuto, dura moltissimi anni senza problematiche, rivelandosi più longevo, resistente, affidabile e di manutenzione meno costosa rispetto al più diffuso piede poppiero. Esaminiamo quindi le situazioni più probabili e gestibili. [caption id="attachment_120431" align="aligncenter" width="563"] Tubi pistone trim[/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=120424" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 30 Nov 2021 Continua a leggere
Ambiente Mare • Didattica Idrogeno, il “carburante” verde, il futuro dei motori Utilizzare l’idrogeno come “carburante” per gli attuali motori termici, ovviamente riadattati. È questa la proposta green del gruppo Punch, la multinazionale belga che distribuisce e cura lo sviluppo tecnologico dei motori General Motors. Stop alla vendita delle auto a combustione interna (Diesel e benzina) entro il 2035. È la proposta della Commissione Europea, che, concretizzatasi quest’estate, dovrà essere ratificata dal Parlamento Europeo entro due anni. Si tratta di una proposta, certo, che andrà sviluppata e dettagliata in termini sia temporali sia di sviluppo di adeguate alternative ma, tuttavia, ribadisce un trend ormai chiaramente definito che influenzerà pesantemente tutti i settori della mobilità, nautica compresa. [caption id="attachment_120192" align="aligncenter" width="600"] Il team PUNCH allo scorso salone di Genova: al centro l’AD Antonioli e, alla sua destra, l’ingegner Scalabrini.[/caption] In questa prospettiva, però, l’alternativa non può essere solo l’elettrico, poiché, come sostiene l’Acea - associazione europea dei costruttori del settore automobilistico - che ha espresso un iniziale parere negativo sulla proposta, affermando che “bandire una singola tecnologia non è un modo razionale di guardare avanti “, dovrà necessariamente comprendere una pluralità di fonti energetiche e le tecnologie ad esse collegate. [caption id="attachment_120193" align="aligncenter" width="600"] Il concept di veicolo con motore a idrogeno H2 V8 6.6L in mostra al PUNCH Technology Day organizzato dal gruppo PUNCH il 30 Settembre scorso a Torino. Si tratta del Navara Pickup convertito a idrogeno trasformando un motore convenzionale.[/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=120189" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 29 Nov 2021 Continua a leggere
Didattica • News 48 ore in una zattera di salvataggio: la notte e il mattino dopo I tre naufraghi hanno trascorso la prima notte nella zattera di salvataggio, tra sonno indotto e tanta pioggia. Ascoltiamo le parole del nostro collaboratore Nico Caponetto. di Redazione Nautica il 1 Nov 2021 Continua a leggere