Didattica

Scuola e mare

Rispetto, crescita, motivazione, autoefficacia: ecco le parole chiave di una settimana di scuola di vela per adolescenti e adulti...

Foto e fotogrammi imbarazzanti – prima parte

Una galleria di foto che devono fare riflettere chi, patentato o meno, è al comando di una barca, con tutte i pericoli...

Foto e fotogrammi imbarazzanti – seconda parte

Immagini che dimostrano quali sono i pericoli derivanti dai comportamenti sconsiderati di chi naviga per diletto o per professione...

Foto e fotogrammi imbarazzanti – terza parte

Immagini che dimostrano quali sono i pericoli derivanti dai comportamenti sconsiderati di chi naviga per diletto o per professione...

Tecnica: lo strano caso delle prue tonde

La forma della prua di una barca sta diventando sempre più una specie di enigma di difficile comprensione anche per i diportisti più navigati...

Intervista a Stefano De Vivo: “Ok ai foil, ma solo sul motore”

Le novità proposte dal Gruppo Ferretti a Dusseldorf illustrate da Stefano De Vio direttore managing, focus sull'elettrico...

Crociera invernale: via dalla pazza folla

La nautica fuori stagione Calette tranquille, ormeggi disponibili, aria pulita, servizi a terra di qualità migliore. È la nautica fuori stagione. A parte l’inevitabile considerazione di quanto sia antieconomico spalmare i costi complessivi di una qualsiasi unità da diporto su un periodo d’uso che raramente supera i trenta giorni l’anno…

L’elica toroidale

Dimenticatevi l’elica come l’avete sempre vista, o anche immaginata: Sharrow Propeller è l’elica toroidale che sembra una girandola...

Tecnica vela: le regolazioni dimenticate

Consigli sulle manovre, la cui entrata in azione può migliorare in modo sostanziale l’assetto e le performance della nostra barca a vela...

Evoluzione della specie: da conducente a comandante

Governare un’imbarcazione è alla portata di molti. Ma essere buoni comandanti è tutta un’altra faccenda: competenza, esperienza, sensibilità, tatto, equilibrio, intelligenza non sono in vendita. Oltre duemila anni fa, nelle sue Sententiae, il drammaturgo romano Publilio Siro affermava: “Comandando male si perde l’autorità a comandare”. Frase semplice, nella quale si chiarisce in modo inequivocabile il principio sul quale dovrebbe basarsi qualsiasi tipo di gerarchia. La letteratura marinaresca è ricca di esempi che ne seguono puntualmente il solco. Primo fra tutti, quello del capitano inglese William Bligh che, proprio per la sua incapacità di comandare, perse la sua autorità a bordo del Bounty, scatenando il più celebre ammutinamento della storia. E pensare che si trattava di un eccellente marinaio, come dimostrò portando in salvo sé stesso e i suoi pochi fedeli sulla modestissima scialuppa che gli fu concessa dal capo ribelle Fletcher Christian.  L’opposto di Cristoforo Colombo che, invece, proprio grazie al suo eccezionale carisma e alla sua profonda autorevolezza, riuscì a evitare la rivolta dei suoi marinai nell’estenuante viaggio verso il Nuovo Mondo. Due esempi opposti ed estremi che, studiati approfonditamente, mettono in luce quei fenomeni microsociali e percettivi che si generano tra l’individuo-comandante e il suo equipaggio.   Mai come al volante di un’automobile Nella nautica, il termine “comandante” viene utilizzato soprattutto nell’ambito degli equipaggi professionali imbarcati sulle unità di una certa consistenza, mentre nel più ampio mondo delle imbarcazioni condotte dagli stessi armatori – e ancor più specificamente nel mondo della vela – si preferisce usare il termine, di origine olandese,  skipper. Preferenze gergali a parte, lo scarso ricorso al nostro lemma favorisce l’equivoco in base al quale il ruolo corrispondente viene normalmente confuso con... Vuoi continuare a leggere? [button title="Scarica Nautica Digital" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"]