Questioni d’equilibrio, come ottimizzare le prestazioni veliche di una barca di Nico Caponetto il 28 Feb 2021 Il piacere di farla correre Ottimizzare le prestazioni di una barca non è un obiettivo esclusivamente sportivo. Anche in crociera è un piacere sentire che tutto è in equilibrio. Per arrivare prima ma soprattutto meglio. La barca sbandata, l’acqua che scorre veloce sotto lo scafo e molto vicina alla falchetta, l’adrenalina a mille. Sono le condizioni in cui spesso si fa strada un’idea completamente sbagliata: stiamo portando la barca al massimo della sua velocità. In realtà ci troviamo spesso nella condizione di fare tanto rumore per nulla o per molto meno di quello che potremmo ottenere. Scarroccio, eccessiva angolazione della pala del timone, invelatura non adatta alle condizioni di vento e di mare sono gli ingredienti di una cattiva conduzione. Che di bolina è molto più evidente rispetto ad altre andature in cui comunque si possono commettere gli stessi errori. L’ottimizzazione delle prestazioni di una barca non dipende solo da come la si governa alle varie andature, ma anche dalle condizioni in cui si trovano vele, scafo, attrezzature, dal tipo di elica che si sceglie, dalla disposizione dei pesi. Portare al meglio la barca significa, in sintesi, renderla più marina e quindi più sicura e spesso più veloce. Elica a pale abbattibili Leggi tutto l'articolo Abbonati Questo articolo è disponibile solo per gli abbonati. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!