Navigare sempre, l’inverno del nostro scontento? di Stefano Navarrini il 30 Dic 2020 Forse, prima di mettere la barca in naftalina, può essere il caso di valutare se tenerla in acqua per provare a godere quella navigazione invernale che è resa sempre più accettabile dai cambiamenti climatici. Sarà anche vero che inverni sempre più miti stanno allungando le stagioni nautiche, ma vale la pena navigare d’inverno? Certo molto dipende dal clima del vostro ormeggio, perché l’Italia è lunga e fra Genova a Palermo le differenze sono notevoli. Se però per molti la barca in acqua anche nella stagione fredda è un piacere irrinunciabile, agli altri possiamo consigliare di provare perché qualche piccolo sacrificio sarà ampiamente ripagato, anche se ovviamente va fatta una serie di considerazioni, la prima delle quali è indubbiamente se è il caso di tenere la barca in acqua o meno dal punto di vista tecnico ed economico. Genericamente parlando, la barca - come del resto qualunque mezzo meccanico - più la si usa meglio è: si ha un costante monitoraggio delle tante funzioni di bordo e tutti i vari meccanismi (pompe e motore in primis) girano e si lubrificano a pieno beneficio di funzionalità e durata. A livello economico si risparmiano i costi delle operazioni di rimessaggio (non quelli dell’ormeggio), varo e alaggio inclusi che peraltro sono sempre uno stress per la barca, e si può approfittare delle basse tariffe di ormeggio in acqua che molte marine praticano generalmente nei sei mesi invernali (novembre-aprile). Leggi tutto l'articolo Abbonati Questo articolo è disponibile solo per gli abbonati. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!