V Salone nautico di Venezia di Stefano Navarrini il 28 Giu 2024 Sommario Futuro GreenIl saloneLa tradizioneLe barche a motoreAquadorAstondoaAzimutBaltDe AntonioFerretti GroupFrauscher Italia – C.N. Feltrinelli MunstagoPrestigeRanieri InternationalRio YachtsRizzardiSanlorenzoSessa MarineSilentSunseekerWiderBavariaGrand SoleilJeanneau LagoonPegasus SolarisGarminRaymarineA tutto Watt Futuro Green Il crescente successo del Salone Nautico di Venezia ha evidenziato l’importanza di un ponte commerciale verso nuove aree, come l’Est europeo e i Paesi nordici, ma ha anche sottolineato la crescente tendenza verso soluzioni tecnologiche che detteranno il futuro della nautica. Il salone Può sembrare banale retorica, ma presentare una passerella nautica di livello internazionale nell’incomparabile fascino di Venezia ha un suo perché, soprattutto abbinando la bellezza barocca della città al severo fascino del suo Arsenale, che ha fatto da teatro alla manifestazione. A caratterizzare ulteriormente il salone, tuttavia, oltre all’apertura verso i mercati del vicino Est e a quelli Nord Europa, è stata soprattutto l’evoluzione delle nuove tecnologie green, un discorso che non coinvolge più solo le piccole imbarcazioni con prestazioni limitate, ma si estende progressivamente anche ai grandi yacht lanciando quello che sarà inevitabilmente il futuro della nostra nautica. La tradizione Il tutto senza dimenticare la tradizione che, nel caso dei cantieri veneziani, può vantare profonde radici nella lavorazione del legno – basti pensare alle gondole – tanto da aver meritato un’area a parte nell’ambito del salone. Un weekend carico di sole ha scacciato le nuvole dei primi giorni e cambiato il volto della manifestazione, che ha così potuto offrire il meglio di sé con un affollamento che ha reso quasi inaccessibili i pontili della vela e delle imbarcazioni minori su cui si è riversato il grande interesse dei visitatori. Più selezionata la banchina dei grandi yacht, con l’imponente sfilata del Gruppo Ferretti a guidare una serie di unità di grande presenza a livello internazionale, fra le quali alcune interessanti novità. A un primo impatto, inevitabile la sensazione del progressivo interesse per i catamarani di grandi dimensioni, destinati a uno slow cruising a lungo raggio e, soprattutto, a una navigazione ecosostenibile in linea con i tempi. Le barche a motore Del resto, l’intero salone aveva puntato su una decisa impronta green, dedicando una particolare area alle nuove tecnologie che, pur incontrando pareri a volte contrastanti, sembrano destinate a caratterizzare il futuro anche nel settore nautico. Aquador 300 HT Aquador Numerosa la presenza di barche scandinave riunite sotto l’egida di un unico importatore (Scandinavian Boats) e, fra queste, il debutto dell’Aquador 300 HT, acronimo di un hard top che con l’ausilio di chiusure avvolgibili amplia la vivibilità four season di questa family boat. Alto il livello di materiali e rifiniture, tipico delle barche scandinave, e 6 i posti letto disponibili. Duplice possibilità di motorizzazione al servizio di una carena nata per i mari nordici: piede poppiero con una coppia di Volvo Penta D4 da 320 HP o fuoribordo con due Mercury V6 da 200 HP. Astondoa As8 Astondoa Cantiere di vertice del made in Spain, Astondoa ha esposto due modelli flybridge, l’As8 e l’As5, e il 377 Coupé. Astondoa As5 Il primo è un elegante motoryacht di 25 metri con 4+2 cabine, tutte dotate di toilette privata, e una motorizzazione Man da 2×1600 HP Man con la quale può toccare i 32 nodi e garantire un’autonomia di 400 miglia. Simile nell’impostazione classica ed estetica ma leggermente più piccolo con i suoi 17,35 metri, l’As5 condivide anche la ricercatezza degli arredi interni e le prestazioni. Astondoa 377 Coupé Completamente diverso il discorso per il 377 Coupé, un day cruiser di 11,60 metri dalle linee moderne e più sportive, dotato di due cabine e disponibile in un’ampia palette di colori. Varie le possibilità di motorizzazione entrobordo, sia Diesel sia benzina, per sfruttare al meglio la carena a V profonda (deadrise 21°) per velocità fino a 36 nodi. Azimut Seadeck 6 Azimut Sempre all’avanguardia nello sviluppo dei suoi progetti, il cantiere ha concentrato sul nuovo Seadeck 6 le più attuali tendenze del mercato: l’attenzione all’ambiente con tecnologie in grado di ridurre del 40% le emissioni nocive e soluzioni strutturali, come il pozzetto trasformabile denominato “Fun Island” che, abbattendo le impavesate, offre un diretto contatto con il mare. L’utilizzo di materiali naturali e riciclabili sottolinea ulteriormente il carattere green di questo yacht ibrido di 17,50 m, dal design sobrio ed elegante, con interni di grande luminosità, 3 cabine più alloggio equipaggio, capace di raggiungere i 33 nodi sotto la spinta di tre Volvo Penta IPS da 480 HP. Balt SunCamper 35 Balt Se, come suggerisce la tendenza, il piacere del vivere a bordo sorpassa le emozioni della velocità, i nuovi Balt 35 SunCamper e 37 Grand dell’omonimo cantiere nordeuropeo sono perfettamente in linea. Balt 37 Grand Il primo è una vera e propria casa navigante con tanto di flybridge in grado, nonostante la lunghezza di soli 10,60 f.t., di ospitare fino a 7 persone, ed è motorizzabile entrobordo o fuoribordo fino a 115 HP. Il 37 Grand ha una classica impostazione trawler, con grande disponibilità di spazio sia in coperta sia negli interni (4+2 posti letto) e una motorizzazione entrobordo fino a un massimo di 110 HP per una velocità massima di 12 nodi. De Antonio E23 De Antonio Sarà la barca ufficiale di supporto durante la prossima America’s Cup, e di certo non ci poteva essere biglietto da visita migliore per il debutto “elettrico” di De Antonio, cantiere spagnolo ben noto per le sue scelte originali. Spartano nel design e mirato alla massima efficienza, l’E23 è un 7,20 metri con carena a catamarano supportata per maggior portanza da una lamina in carbonio, e con interessanti caratteristiche: si presenta infatti con una potenza di 50 kW capaci di spingere la barca a oltre 30 nodi e con possibilità di ricarica rapida totale in appena 1,45 ore: il tutto per un’autonomia di 40 miglia a 20 nodi. Pershing GTX80 Ferretti Group Presentando la più imponente passerella di imbarcazioni del salone, e quindi spaziando fra i numerosi marchi oggi sotto la sua bandiera, il Gruppo Ferretti ha messo in acqua tre importanti novità. Il Pershing GTX 80, in perfetta linea con le caratteristiche sportive del brand che uniscono prestazioni, design e vivibilità (impossibile non sottolineare la spettacolare plancetta poppiera), offre nei suoi 24 metri 4+1 cabine di grande abitabilità, senza nulla togliere alle prestazioni che, con i 3000 HP generati da una tripla motorizzazione Volvo Penta IPS 1350, ben si riassumono in una velocità massima di 34 nodi. Navetta 38 Custom Line Il piacere dello slow cruising – che poi tanto slow non è – caratterizza la nuova Navetta 38 di Custom Line, il cui design classico ma filante ben dissimula i quattro ponti di questo superyacht dalla grande abitabilità articolata in cinque cabine doppie (più tre per l’equipaggio) con una spettacolare armatoriale posta a prua, sul ponte principale. La grande disponibilità di spazio offre privacy e libertà di movimento molto gradite nelle lunghe navigazioni, tenendo conto delle generose 2800 miglia di autonomia a velocità di 10 nodi, che inevitabilmente diminuiscono se si spinge la barca alla punta massima di 15 nodi. El-Iseo Particolarmente interessante la terza novità, targata Riva, dal suggestivo nome di El-Iseo, suono arabeggiante ma che in realtà indica l’adozione della propulsione full-electric da parte del già noto runabout di grande successo, l’Iseo appunto. In questo stesso numero di Nautica ne pubblichiamo un ampio focus di approfondimento. Qui ci basta ricordare che all’interno di questo scafo di 8,40 metri, dal design che ricorda in tutta la sua essenziale bellezza i più celebri modelli del passato, si nasconde un motore elettrico da 250/300 kW a piede poppiero in grado di spingerlo a una velocità massima, autolimitata, di ben 40 nodi. Frauscher x Porsche 850 Fantom Air Frauscher Italia – C.N. Feltrinelli La presenza del brand Porsche arricchisce di significato il nuovo Frauscher x Porsche 850 Fantom Air, un day cruiser di 8,67 metri che nasce sulla piattaforma dell’858 Fantom Air. La tecnologia propulsiva, derivata dalla Porsche Macan elettrica, è capace di erogare 400 kW, alimentata da una batteria agli ioni di litio da 100 kW che può essere ricaricata in tempi molto rapidi. Lo studio tecnico del celebre marchio automobilistico ha inoltre curato anche parti della struttura interna come la sedileria e la plancia di guida, volante incluso. Mustango Munstago Originale il nome, originale la barca: un 14 metri con un’impostazione che definisce un nuovo modo di vivere il mare basato su comodità, sicurezza, funzionalità e prestazioni. In altre parole una sintesi fra una barca da lavoro e un moderno yacht. Il design del Voyager 46, di ispirazione explorer, comporta grandi spazi open sia in coperta, con ben 25 mq di pozzetto, sia sul fly. Gli interni sono in grado di ospitare 4 persone in due cabine. La carena a tunnel, dotata di bulbo frontale, è al servizio di una motorizzazione in linea d’asse massima per un massimo di 2×450 HP, con i quali si raggiungono i 30 nodi. L’autonomia è di circa 300 miglia a velocità di crociera. Prestige M8 Prestige Realizzato dal Groupe Beneteau Italia, l’M8, con i suoi quasi 20 metri di lunghezza, è la nuova ammiraglia del marchio francese. Frutto di approfonditi studi di idrodinamica, è un catamarano che punta soprattutto sui consumi ridotti (20 litri/h). Personalizzabile secondo le esigenze dell’armatore, con i suoi 270 mq di superfici utili offre comodità e privacy abbinate a un design dalle linee morbide e piacevoli che ben dissimula l’importanza dei 50 mq del fly. La configurazione notte può essere scelta fra 5 o 4 cabine, mentre la motorizzazione è ovviamente doppia per un totale di 1200 HP erogati da una coppia di Volvo Penta D8. Ranieri Next 275 Ranieri International Il Next 275 LX, presentato accanto al Next 220, è uno degli ultimi successi del cantiere calabrese, è un open compatto adatto sia per uscite giornaliere sia per brevi crociere. Nei suoi 8,20 metri offre infatti comodi spazi prendisole e un pozzetto ben articolato, dotato di blocco cucina, ma anche un sottocoperta con quattro posti letto e toilette in vano separato. La motorizzazione fuoribordo, singola o doppia, può arrivare ad una potenza complessiva di 500 HP per una barca – dettaglio da non sottovalutare – che può essere facilmente carrellata. Rio Yachts – Daytona 50 Rio Yachts Barca di punta della Rio al salone di Venezia, il Daytona 50 – walkaround center console che consente la massima mobilità a bordo – si è fatto apprezzare per le sue aree di convivialità rese più ampie e panoramiche dalle impavesate abbattibili. Quattro i posti letto disponibili sottocoperta, suddivisi in due cabine matrimoniali. Dotato di tre fuoribordo da 400 HP è in grado di superare i 40 nodi, tuttavia, a favore degli utenti più tradizionalisti, è disponibile anche in versione entrobordo con due motori da 550 HP. In banchina, il cantiere ha esposto anche un Daytona 34 e un Inagua S, quest’ultimo un gommone di 11 metri che segna l’ingresso in grande stile del cantiere nel settore dei rib: un cruiser che con due fuoribordo da 300 HP tocca i 50 nodi. Rizzardi INfive Rizzardi Sarà anche vero che le 95 possibilità di personalizzazione dell’INfive del cantiere Rizzardi rendono speciale ogni singola unità, ma l’input di base resta comune e vede una barca di 16 metri dalle splendide linee che, mossa dai 2 MAN da 850 HP con trasmissioni di superficie Top-System (configurazione più spinta), è in grado di toccare i 45 nodi, ma anche di manovrare docilmente all’ormeggio grazie alla sensibilità del joystick. Sottocoperta si può scegliere la soluzione a 3 o 2 cabine doppie più una singola, oltre all’alloggio marinaio. Gli arredi e l’allestimento del pozzetto sono completamente custom. Sanlorenzo SD96 Sanlorenzo L’SD96 è il primo yacht del celebre cantiere firmato dalla designer e architetta spagnola Patricia Urquiola che ha fondato il suo progetto sul concetto di trasformabilità degli spazi, che si evolvono e si adattano continuamente alle esigenze di chi lo vive. L’imbarcazione fa parte della linea di yacht semidislocanti SD di Sanlorenzo, modelli che si ispirano alle linee dei transatlantici degli anni ‘30, riproponendone il tipico tratto di eleganza. Sessa C 48 Sessa Marine I 16 metri del nuovo C 48 presentato a Venezia sono stati ben studiati dal cantiere per realizzare una barca che abbina a una linea sportiva – senza eccessi – un’architettura di coperta che favorisce la convivialità e il piacere di vivere il mare, soprattutto nella parte poppiera che si avvale di una grande spiaggetta multitasking con annesso garage per i toys, mentre il pozzetto è ben protetto dall’hard top. Sottocoperta le due cabine matrimoniali e la dinette offrono un’abitabilità funzionale per due coppie. Le prestazioni sono affidate a una coppia di Volvo Penta IPS da 960 HP. Silent 62 Tri-deck Silent Diretta derivazione del già affermato Silent 60, il 62 Tri-Deck, nuovo catamarano di 18,88 metri oggi costruito a Fano, aggiunge alla sovrastruttura un terzo ponte per altro disponibile in tre diverse opzioni di layout, incrementando il già notevole spazio a disposizione di altri 50 mq. In linea con la filosofia del cantiere, che prevede barche a minimo impatto ambientale per navigazioni no limits, anche il 62 Tri-Deck è dotato di un sistema di propulsione elettrica che fa capo a due motori da 180 kW alimentati da 42 pannelli solari, coadiuvati da un generatore da 150 kW pronto a supplire in mancanza di sole. Cinque cabine ospiti e 6 bagni assicurano grande abitabilità. Chi pensa che la velocità di crociera di 8 nodi sia poco entusiasmante, rifletta sul fatto che l’autonomia è oceanica. Anzi, virtualmente senza limiti. Sunseeker Ocean 182 Sunseeker Importante debutto per il nuovo Ocean 182 del cantiere inglese, che oltre all’eleganza e all’originalità del design sottolineata dalla coordinata profilazione del fly, chiuso e perfettamente abitabile, si distingue per la particolare articolazione degli interni. Proprio sul fly, ad esempio, è stata posta l’unica plancia di guida che lascia così il posto a un living di notevoli dimensioni. La zona notte presenta 4 cabine, tutte dotate di toilette privata, che condividono gli alti livelli di materiali e finiture che caratterizzano tutta la barca. Una coppia di MAN V12 da 1900 HP permette all’Ocean 182 di raggiungere i 27 nodi di punta. A 12 nodi di velocità economica, l’autonomia è di ben 1800 miglia. WiderCat 92 Wider Wider ha presentato a Venezia il suo nuovo WiderCat 92, barca che con i suoi 28 metri e i 550 mq di spazi vivibili assicurati dalla tipologia catamarano, è in realtà una vera e propria villa navigante. Ciò che però lo contraddistingue, oltre al design originale e decisamente gradevole, sono i contenuti tecnologici basati su una motorizzazione ibrida giocata fra due motori elettrici di 2×420 kW alimentati da un banco batterie LiFePO4 da 360 kW e da 170 mq di pannelli solari, integrati da due generatori da 300 kW a velocità variabile. 8 + 4 i posti letto disponibili in uno yacht che, navigando a 8 nodi a emissioni zero e senza la minima vibrazione, può avere un’autonomia di 2600 miglia. Le barche a vela Bavaria Bavaria I tre modelli della gamma C-Line presentati dal cantiere tedesco racchiudono quel concetto cruising che, dietro un design sempre attento a coniugare le attuali tendenze con l’eleganza più tradizionale, pretende soddisfare chi predilige la vera e propria altura. Sul C38, sul C42 e sul C46 si ritrovano infatti la buona gestione degli spazi interni, con costante altezza d’uomo, le belle linee di carena e gli armi velici non esasperati. Sempre ben studiata la coperta, puntata alla massima funzionalità per facilitare le manovre e offrire allo stesso tempo i giusti spazi di relax. Grand Soleil 44 Grand Soleil Disponibile nelle versioni Performance e Race, che si distinguono soprattutto per il piano di coperta, il Grand Soleil 44, disegnato da Matteo Polli in collaborazione con Nauta e l’ufficio tecnico del cantiere, si adatta alle non semplici esigenze di chi cerca le alte prestazioni in una barca che deve pure essere molto comoda ed elegante. Da qui la notevole abitabilità articolata in una vera e propria cabina armatoriale a prua e due cabine doppie – davvero molto ampie – a poppa, con due bagni dotati di doccia separata. Il tutto reso particolarmente luminoso grazie alle ampie finestrature e agli arredi chiari, che presentano solo piccole differenze tra le due versioni e che, comunque, consentono un certo livello di customizzazione. Nella versione Race, al fine di ottenere una maggiore leggerezza, sono stati eliminati tutti gli stipetti laterali. Sotto il profilo dell’attrezzatura velica, alquanto originale il posizionamento arretrato dell’albero per consentire più superficie ai fiocchi, mentre nella versione Race, i winch e la delfiniera sono stati maggiorati. Jeanneau 65 Jeanneau Ben evidente la partecipazione del cantiere francese, che ha messo in acqua quattro barche spaziando dal Sun Odissey 349, adatto alla crociera familiare, all’imponente Jeanneau 65 che unisce il comfort assicurato dai grandi volumi alle prestazioni offerte da una superficie velica che, nonostante le dimensioni, resta facilmente manovrabile. A completare la squadra Jeanneau di Venezia, il Sun Odissey 410 e lo Jeanneau 60. Lagoon 46 Lagoon Come su ogni cat, gli spazi offerti dal Lagoon 46 sono particolarmente generosi e, articolati tra fly, coperta e ponte inferiore consentono sicuramente lunghi soggiorni a bordo. Interessante la conformazione del pozzetto prodiero che, profondo e ben protetto, costituisce un ambiente particolarmente raccolto. I 127 mq di superficie velica consentono buone andature di crociera con manovre facilitate dall’avvolgiranda. Se però il vento entra in sciopero, entra in azione una motorizzazione 2×57 HP. Pegasus 50 Pegasus Con un ‘esperienza di oltre vent’anni nella lavorazione del carbonio, il cantiere sloveno Pegasus ha presentato il suo Pegasus 50, un bluewater semi-custom di grande eleganza – manovrabile anche da una sola persona, come dimostra la vittoria del prototipo alla Ostar del 2022 – e in grado di ospitare 4/6 persone in 2/3 cabine. Prodotto nella versione Globe e in quella elettrica, in quest’ultimo caso dispone due motori Oceanvolt alimentati da un pacco batterie ricaricabile in circa 5 ore abbinato a una serie di pannelli solari da 720W, il tutto coadiuvato da un generatore Diesel. Solaris 50 Solaris Apparentemente impegnativo ma in realtà di facile governo, il Solaris 50 offre con il suo notevole baglio un’apprezzabile stabilità di forma, assai gradita nei lunghi trasferimenti ma anche alla fonda. Disponibile nelle versioni Performance e Crociera, è realizzato in sandwich di Airex e resina vinilestere, mentre per quanto riguarda gli interni – molto luminosi – offre notevoli possibilità di personalizzazione. Particolare il posizionamento delle due timonerie che, molto esterne, consentono in tutte le andature una perfetta visuale sull’inferitura del fiocco. Garmin Garmin Pur disponendo di una gamma che spazia nei più disparati campi dell’outdoor, l’azienda americana ha sempre avuto la nautica – e in particolare quella da pesca – come obiettivo principale. Dunque, presente a Venezia con un’ampia serie di prodotti: dagli ecoscandagli ai radar, dall’entertainment audio affidato agli apparecchi della Fusion, alla domotica di bordo gestita dal sistema EmpirBus, alla cartografia Navionics. Raymarine Raymarine Dedicate alla vela ad alte prestazioni le ultime novità dell’azienda americana, che ha presentato il nuovo display della serie Alpha e gli aggiornamenti per ottimizzare la navigazione a vela del sistema Lighthouse su chart plotter Axiom. I display della linea Alpha sono strumenti touchscreen ad alta visibilità da 7” e 9” con un pannello di comando completamente personalizzabile e display grafici che aiutano i velisti a ottimizzare le loro decisioni tattiche. Progettata per il montaggio su plancia o su albero, sia in orizzontale sia in verticale, la serie Alpha si controlla e personalizza tramite touchscreen, oppure da remoto su un chartplotter Raymarine Axiom. A tutto Watt Anche se non in primo piano sul palcoscenico del salone, la motoristica ha presenziato a Venezia con i più noti brand del settore. Una nota particolare al settore elettrico, che sta acquistando sempre più spazio. In evidenza le novità di Torqueedo dedicate ai piccoli tender, così come la serie degli Avator di Mercury con i nuovissimi 75e e110e, l’originale Elite di ePropulsion, o i Wolong da 1,5 kW dell’omonimo gigante industriale cinese. In ottica green non è poi mancato un punto sull’idrogeno, altro carburante alternativo per la transizione ecologica della nautica, al quale è stato dedicato uno specifico convegno organizzato dalla NatPower H che, tra l’altro, ha esposto un modello della chaseboat che Bluegame ha realizzato per la 37° edizione dell’America’s Cup, che avrà inizio il 22 agosto prossimo. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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