Il nuovo Waterfront di Levante, tra progetto e stato dell’arte, nella prospettiva di consolidare la vocazione marittima di Genova e di rilanciare il suo Salone Nautico.

Waterfront Genova

Se la faccia e l’espressione “un po’ così” tratteggiate da Paolo Conte nel 1975 alla vista di Genova erano ispirate da un senso di circospetta meraviglia, il nuovo volto che va assumendo l’area fieristica induce a sgranare gli occhi in un mix di compiacimento e attesa.

Il primo, a motivo del mare di ritorno che si intrufola alle spalle della darsena e per i palazzi di vetro destinati a residenza che si affacciano su di esso assumendo la parvenza di navi; la seconda, per l’altro atteso ritorno in scena – quello del Palasport – e per le opere di nuova generazione: la Casa della Vela e la Fabbrica delle Idee, ancora da materializzarsi.

ex Palasport

A nove anni dalla presentazione, la visione del Waterfront di Levante donata da Renzo Piano a Genova va attuandosi nell’interazione tra pubblico e privato; quest’ultimo, traguardando il business, si fa assist per il primo: una sinergia per trovare la quadra degli interessi nel nuovo ‘abbraccio’ tra la città e il mare.

Gli orizzonti di spesa per la realizzazione di tutte le opere sono sull’ordine dei 500 milioni di euro; due terzi promanano da Orion European Real Estate Fund V, gestito da Orion Capital Managers, e CDS Holding spa in joint venture paritetica che sviluppa il progetto a seguito dell’aggiudicazione con gara – delle aree poste sul mercato dal Comune.

“L’ente locale puntualizza il vicesindaco Pietro Piciocchi, 46 anni, assessore al bilancioe ai lavori pubblici – mette in campo il resto delle risorse necessarie, per dare forma alla parte più prettamente pubblica dell’intervento, all’interno del più ampio contesto del waterfront che, all’insegna del partenariato, grazie anche alle risorse private, qualificherà la sua funzione fieristica e di oasi della socialità: non un quartiere per ricchi, ma un’area per tutti, da vivere e godere, senza interferenze di auto.

I parcheggi, compreso quello nuovo in piazzale Kennedy, saranno tutti interrati.

Per estendere il Palasport è stato previsto lo spostamento della Piazza del Vento sopra l’impalcato di copertura della foce del Bisagno.

L’intervento di rigenerazione urbana è secondo a quello del Porto Antico nato con le Colombiane del 1992.

Allora furono spesi tutti soldi pubblici. Ora è il concorso di forze il motore dell’operazione; confidiamo di concluderla alla fine del 2025, consolidando il modello-Genova: fare bene, fare presto”.

Il progetto del Waterfront di Levante è sviluppato dagli studi di design Renzo Piano Building Workshop / Obr architects. Il nuovo assetto prevede un grande parco verde di 16.000 metri quadrati a levante e alle spalle del complesso in divenire, la nuova darsena di 14.700 metri quadrati e immobili destinati a residenze per 15.960 metri quadrati; e poi uffici (10.000 mq), campus universitario e residence hotel (8.900 mq) con contestuale restyling del Palasport (27.650 mq).

Per l’inaugurazione della parte baricentrica del complesso – la cosiddetta arena sportiva, di nuova infrastrutturazione, con capienza a regime per 5.000 spettatori – il conto alla rovescia è prossimo a scadere; il taglio del nastro dovrebbe avvenire a luglio, con parallelo recupero al patrimonio comunale della stessa per una spesa di circa 23 milioni di euro.

Da rilevare che la vendita del fabbricato malandato del Palasport a CDS si era perfezionata attorno ai 14 milioni di euro.

Sul tema del riacquisto a un prezzo più alto non mancano polemiche politiche.

I Saloni

L’investimento privato, dal canto suo, mira alla trasformazione multifunzionale del complesso con parcheggio sotterraneo per 729 posti auto e galleria commerciale, oltre all’area vocata allo sport che torna pubblica. Per il debutto del Palasport in versione fieristica occorrerà attendere la prossima edizione di Euroflora, nel 2025.

Intanto Saloni Nautici – la società controllata da Confindustria Nautica che gestisce gli spazi in occasione del Salone Nautico di Genova in rapporto contrattuale con la controllata comunale Porto Antico – prende le misure e si prepara a fruire dei primi nuovi spazi che si renderanno disponibili per l’edizione 2024, in programma dal 19 al 24 settembre prossimi.

Le banchine perimetrali della nuova isola, quella attorno al Padiglione Blu, garantiranno 100 posti barca in più rispetto all’edizione precedente e saranno interamente agibili da parte dei visitatori.

Il progetto

Il Palasport non sarà ancora completo, tuttavia, lo si potrà apprezzare nella sua configurazione finale grazie alla finitura di tutta la facciata esterna, all’utilizzo dei parcheggi al piano interrato dell’edificio e a una porzione dell’arena sportiva che si mostrerà al pubblico per la prima volta.

Sarà terminato anche il progetto della Nuova Torre piloti: un ulteriore elemento di grande valore, che diventerà il simbolo di questa grande riqualificazione urbana, rendendo disponibile tra l’altro una nuova banchina espositiva.

Sono pure freschi di firma i rogiti dei primi appartamenti dei 196 in vendita (di cui 10 attici) realizzati nei due palazzi-nave paralleli (sorti sulle ceneri dei vecchi padiglioni fieristici C e D), con orientamento nordsud; dispongono di generosi terrazzi panoramici, pareti in gran parte vetrate, pavimenti in parquet di legno sotto i quali si snodano le serpentine degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, sistemi di filtraggio-purificazione dell’aria, spazi comuni per tenersi in forma.

Tra gli elementi architettonici di pregio ci sono le colonne portanti che sostengono gli ed

Il Sindaco Marco Bucci in visita al cantiere

ifici e che sbucano all’interno di alcune abitazioni richiamando alla mente le strutture degli alberi delle barche a vela.

È prevista anche la costruzione di un edificio ad uso terziario (10.000 metri quadrati), a ponente del Padiglione B. Avviata la costruzione del complesso identificato sulla carta come studentato e residence-hotel (8.900 metri quadrati), che prevede uno sviluppo parallelamente al Padiglione B.

Lì è destinata a collocarsi la cosiddetta Fabbrica delle Idee: una fucina di start up, col ruolo propulsivo-propositivo dell’Università di Genova.

Il parco urbano è disegnato come un giardino lineare a tratti pensile, lungo le mura storiche, con parcheggi interrati; è prevista la messa a dimora di alberi ad alto fusto, uno ogni 60 metri quadrati. Lungo il parco urbano – secondo l’ambizioso disegno da puntualizzare nel concerto delle azioni con Autorità di sistema portuale (e concessionari) – è destinata a svilupparsi la passeggiata a mare per collegare Boccadasse fino al Porto Antico.

Un ascensore panoramico ad uso pubblico costituirà il collegamento verticale diretto col quartiere di Carignano.

Oltre all’asse est-ovest, sarà valorizzato anche l’asse nord-sud da Brignole verso mare con una passeggiata ciclo-pedonale fino all’estensione del progetto del Waterfront di Levante costituita dalla Casa della Vela (1.643 metri quadrati), di cui è iniziata la costruzione; dal suo belvedere si avrà la visuale sui campi di regata, come un vero e proprio “stadio dei venti”.

La tappa finale della Ocean Race lo scorso anno, fortemente voluta dal sindaco Marco Bucci, ha fatto scuola e innescato il bis: nel 2025 la regata tornerà infatti a Genova, seconda città confermata dopo la partenza da Kiel il 10 agosto.

Il primo cittadino, anche così, rilancia la vocazione marittima della città.

“Il progetto del Waterfront di Levante ridefinisce il rapporto tra terra e mare attraverso una serie di opere di riqualificazione volte a cambiare non solo l’aspetto della linea di costa ma il modo di frequentarla e di viverla: ospitare regate di valore internazionale è conseguenza della visione tesa ad un affaccio del mare super urbano, disegnato per generare nuove occasioni di frequentazioni e di incontro, all’insegna dell’inclusione e del dna marinaro della nostra comunità”.