Sebbene il Cannes Yachting Festival non sia propriamente il salone dei superyacht, nell’area destinata alla categoria i cantieri produttori di grandi yacht – o quelli che hanno in gamma anche yacht superiori ai 24 metri – sempre più puntano sulla rassegna della Costa Azzurra per presentare nuove proposte, data la vivacità e l’internazionalità del pubblico.

C’è da osservare che la fatidica soglia dimensionale dei 24 metri è spesso abbondantemente superata da molti modelli che, a termini di legge, rientrano nella categoria inferiore, quella delle imbarcazioni. Questo grazie a soluzioni ingegneristiche che consentono di estendere sia la lunghezza sia il volume dell’unità, con gli evidenti vantaggi di una gestione più semplice e meno costosa.

AB Yachts

AB Yachts 110

I modelli di AB Yachts offrono esperienze di velocità incomparabili e il nuovo 110 di certo non delude. È un 34 metri dagli spazi abitabili ricchi di fascino, dove fare vita sociale come in un loft, accompagnati dall’armonia delle linee, della luce e dei dettagli. Tutto questo, volendo, a 45 nodi, in stabilità assoluta e in perfetto assetto, potendo inoltre arrivare ovunque grazie al pescaggio di appena 1,30 metri.

Adrenalina pura, incredibili accelerazioni e accostate mozzafiato. Sempre in sicurezza e con glamour. Temperamento sportivo, ma anche estrema attenzione allo stile di vita a bordo. Le vibrazioni sono state testate e la silenziosità è sorprendente.

Inoltre, si parla di una nuova spazialità. Innanzitutto un fly più lungo e più vivibile, un enorme belvedere en plein air sul mare, raggiungibile da due scale esterne in carbonio. Esterni e interni sono stati concepiti come un’unica materia liquida. Un concept che coinvolge anche la zona lounge di prua e quella poppiera, che diventa una spiaggia ampia e godibile, dove è massimizzato il contatto con il mare.

Importanti i dati numerici confrontati con gli standard della categoria: come anticipato, il metro e 30 di immersione è il più basso in assoluto; i serbatoi combustibile sono più grandi del 22%; i serbatoi acqua dolce più grandi del 35%;  l’autonomia è maggiore del 30% a velocità di crociera; con 36 metri quadri di superficie, il fly bridge risulta del 30% più ampio.

Ma poi ci sono i 54 metri quadri di zona living esterna sul pozzetto di poppa e sul beach club, i 75 metri quadri di superfici vetrate per una vista a 360° circondata da luce naturale, meno di un minuto per accelerare da zero alla velocità massima.

Amer

Amer Yachts 50

Amer 950, entry level del cantiere sanremese nasce per festeggiare i primi 50 anni di attività e per suggellare i primi 10 anni di installazione IPS, in fedele collaborazione con la casa madre Volvo Penta, con la quale il cantiere condotto da Barbara Amerio ha costituito un legame che l’ha portata a installazioni d’avanguardia, come i quattro Ips degli Amer 100 e 120. Il 950 è uno scafo di 27 metri fuori tutto, con una lunghezza di scafo di 23,99 metri che lo fa rientrare nella categoria delle imbarcazioni, tuttavia preferiamo considerarlo un superyacht.

Il profilo oltrepassa le tradizionali linee del cantiere Permare per privilegiare generosi spazi interni ed esterni, seguendo il concetto di adattabilità ed elevato comfort. Il concetto di fly sospeso dell’Amer 120 è qui riportato in scala consentendo di economizzare la produzione di composito.

Un brevetto familiare, sullo stampo 4.0 che produce la carena dell’Amer 950, permette una produzione di manufatti costantemente monitorati da sensori per il controllo di deformazioni e temperatura. Amer 950 risponde a un’esigenza stilistica che rincorre spazi ariosi e generosi, balconate laterali e a prua collegate alla cabina master sul ponte principale, che permettono una continua aereazione degli spazi a bordo oltre a garantire spettacolari viste da tutte le angolazioni.

L’ampiezza del fly e la sua versatilità sono una nuova interpretazione del vivere la navigazione e la rada da un punto privilegiato e in totale privacy. È talmente vasto questo ponte superiore che, passeggiando da poppa a prua, si ha la sensazione di essere su uno yacht di dimensioni ben superiori. A bordo, l’integrazione di sistemi come il dynamic mooring, l’easy connect e la predisposizione per l’easy mooring rendono estremamente semplici le manovre.

Altrettanto elevato è l’efficientamento energetico di bordo, secondo i principi ampiamente sperimentati dal cantiere, con l’inserimento di pannelli solari che sfruttano le superfici piane. La flessibilità del cantiere dà inoltre spazio alla creatività degli armatori più esigenti per progettare versioni dedicate a quattro o cinque cabine. Amer 950 nasce per essere motorizzato con due Volvo Penta Ips 1350 da 1.000 HP, sfruttando bassi consumi e garantendo ampia autonomia, ma può essere potenziato con la versione più grintosa che prevede l’installazione di tre Ips 1350, per un tortale di 3.000 HP.

Benetti

Benetti Oasis 40 metri

Le linee esterne dell’Oasis 40 M Orenda, eleganti e moderne, opera di RWD, danno risalto a un’immensa poppa che degrada fino all’acqua, alla quale lo studio britannico ha abbinato una potente prua dritta. Per magnificare il contatto con la natura intorno, ha aperto tutti i ponti con grandi finestre a tutta altezza che illuminano gli interni di luce naturale trasformandoli in un luogo magico.

Il lato più impressionante dello yacht è dunque la poppa, luogo adatto non solo alla convivialità e ai party ma anche più semplicemente alla vita all’aria aperta senza barriere fisiche e visive. Due ali laterali apribili permettono di ampliare la superficie totale fino a 90 metri quadri, con una larghezza che arriva a 11 metri. Un grande transformer centrale, che si immergere in mare fino a un metro, agevola l’accesso in acqua anche per chi pratica la subacquea.

Cuore di quest’area è un’isola prendisole centrale, un grande divano a C e una piscina di 7 metri quadri con 5.500 litri di acqua riscaldabile e idromassaggio.

Per gli interni, Benetti ha scelto lo studio newyorkese Bonetti/Kozerski Architecture che ha introdotto nuove suggestioni derivate dall’architettura residenziale, creando un design organico con colori tenui e materiali come il marmo Calacatta o Vagli, il teak, il palissandro e il laccato. Grazie a un’efficiente carena, Oasis 40M tocca i 18 nodi di velocità massima e in crociera naviga a 11 nodi.

Per una navigazione transatlantica può consumare poco più di 100 lt/h, assicurando 5.000 miglia di autonomia.

Cantiere delle Marche

Cantiere delle Marche

Destinato a un armatore tedesco, il Flexplorer 42 Maverick è un vero explorer con scafo dislocante progettato da Hydro Tec, che ha disegnato anche gli esterni, mentre gli interni sono di Francesco Paszkowski e Margherita Casprini.

Presenta alcune soluzioni che lo caratterizzano e ne fanno uno yacht per grandi viaggi anche in ambienti estremi. L’impressionante gru a telaio ad A da 4.000 kg realizzata in fibra di carbonio da Advanced Mechanical Solutions (AMS) si adatta a filo con il ponte.

Dopo il varo dei tender è posizionata strategicamente ai bordi dell’area di poppa. Ciò consente un ampio spazio sottocoperta che ospita una grande palestra, una sauna e un centro immersioni. I parapetti si estendono fino all’estremità più lontana del pozzetto e possono essere ripiegati.

Gli accessori di coperta sono posizionati a un livello inferiore sulla piattaforma balneare, trasformando l’intero ponte di poppa in una vasta area beach che si estende su oltre 135 metri quadri. Un tender personalizzato di 9,5 metri progettato da Rivellini e costruito da Cantiere delle Marche e una barca a vela A27 possono essere riposti e varati utilizzando la gru a telaio.

La piscina a sfioro nello specchio di poppa può essere coperta e utilizzata come deposito per i mobili da ponte mentre lo yacht è in navigazione. Il salone principale con zona pranzo ha un layout asimmetrico sul ponte principale. Questo design include una configurazione a tutto baglio sul lato di dritta, espandendo l’area del salone e fornendo ulteriore metratura. Allo stesso tempo, crea un pratico passaggio sul lato di sinistra che fornisce un servizio facile tra la cucina e l’esterno.

La cucina a sinistra, collegata al salone principale, dispone di un’isola centrale, per riunirsi con la famiglia e gli amici per la colazione, pasti informali o la preparazione di cibo condiviso. Le cabine degli ospiti sono distribuite su tre ponti. Il ponte inferiore dispone di quattro cabine con bagno privato, mentre il ponte principale a prua ospita una cabina armatoriale.

Inoltre, il ponte superiore comprende un’altra cabina armatoriale accanto a una cabina singola per gli ospiti. Due Cat C32 Acert da 1.300 HP spingono il Flexplorer 146 a 14 nodi di velocità massima, mentre a 10 nodi, grazie ai 64.000 litri di combustibile, l’autonomia risulta di oltre 5.000 miglia. Interessante il rinforzo di 22 mm sopra e sotto la linea di galleggiamento per navigare in ambienti polari con presenza di ghiaccio galleggiante.

Cantieri di Baia

Cantieri di Baia Altantica

A volte ritornano. Baia è un cantiere fondato nel 1961 e la sua storia è legata a barche sportive altamente performanti.

Dopo un periodo di sospensione dell’attività, oggi il marchio è stato rilevato da un imprenditore romano, già armatore di un Baia 78, che ha spostato la costruzione nelle moderne strutture di Viareggio e Pisa, dove esperti artigiani continuano a mescolare tradizione con tecnologia all’avanguardia, garantendo che ogni imbarcazione rifletta l’impegno costante del marchio per la qualità e l’attenzione ai dettagli.

Atlantica 84, progettata dall’architetto Carlo Galeazzi, con il suo scafo omologato a 23,99 metri rientra nella categoria imbarcazioni, ma come già fatto in altra occasione, per i suoi 27 metri fuori tutto preferiamo comprenderlo nel segmento superyacht, rappresentando un open alto di gamma che riporta in auge un prestigioso marchio con un tocco di moderna nostalgia.

Custom Line

Custom Line Navetta 38

Navetta 38 è uno yacht semi custom dislocante lungo 38,76 metri, con un baglio di 8,00 metri e una stazza di 299 GT. Il design degli esterni è firmato ancora una volta dall’architetto Filippo Salvetti mentre l’interior è dello studio di architettura ACPV Architects di Antonio Citterio Patricia Viel. La barca esprime al meglio quei valori di qualità, ampiezza dei volumi e comfort assoluto che sono tipici del marchio.

Il layoutsi sviluppa su tre ponti, caratterizzati da comfort e spazi di estrema convivialità, con ampi volumi e superfici di quasi 465 metri quadri di area totale. Può accogliere dodici ospiti in cinque cabine: la suite armatoriale sul ponte principale e quattro cabine ospiti, di cui due con letti pullman, nel ponte inferiore.

L’uso esteso del vetro garantisce interni luminosi e ariosi che massimizzano la luce naturale, soprattutto nel salone principale e nel salone del ponte superiore, quest’ultimo completamente apribile, con le finestre a tutta altezza, creando una connessione costante tra spazi esterni e interni, in armonia con l’ambiente marino.

Il fil rouge cromatico dell’intero progetto si distingue per l’impiego di un’ampia gamma cromatica neutra come il beige e l’avorio, arricchita da materiali naturali e privi di finiture come teak, rovere e cuoio, ma anche lino e pergamena.

Spazi molto ampi, altezze interne oltre i due metri e ampie vetrate a tutta altezza, apribili sulle murate laterali, trasmettono una percezione di fluidità e dilatazione dei volumi, regalando un contatto costante e diretto con il mare. Ideale per coprire lunghe distanze con ridotto consumo di combustibile, Custom Line Navetta 38 è motorizzato con due Man da 1400 HP, per una velocità massima di 15 nodi e un’autonomia di 2.800 miglia alla velocità economica di 10 nodi.

Realizzato per essere predisposto all’impianto SCR (Selective Catalytic Reduction) con riduzione delle emissioni NOX del 70 %, compatibile con IMO3, vanta una tecnologia da mega yacht, grazie all’integrazione di componenti e sistemi di bordo, tra i quali le movimentazioni meccaniche di poppa di Fratelli Canalicchio, le pinne stabilizzatrici Naiad, i sistemi giroscopici  Seakeeper, per garantire massimo comfort a bordo sia in navigazione sia all’ancora.

Gulf Craft

Gulf Craft

Profilo dinamico, spazi esterni equilibrati e interni sofisticati, Majesty 120 è stato premiato come “Eco Award” e “Best Naval Architecture” ai Boat International Design and Innovation Awards, incarnando una nuova era per Majesty Yachts.

Il superyacht presenta un layout simmetrico innovativo, con un’ampia cabina armatoriale sul ponte principale e la cabina del comandante a poppa della timoneria. Il ponte inferiore ospita fino a dieci ospiti in cinque cabine, tutte con bagno privato, mentre i sette membri dell’equipaggio sono alloggiati sul ponte inferiore. Il sistema HVAC, con sistemi di bordo efficienti integrati, riduce le dimensioni dei generatori e il consumo di carburante, migliorando la sostenibilità e abbassando i costi operativi

L’opulenza spaziale continua in tutto lo yacht, a partire dal suo beach club di 30 metri quadri fino al ponte principale a tutta larghezza. Ampie vetrate in combinazione con l’abbassamento dell’impavesata creano una visione senza ostacoli del mare, fondendo gli ambienti interni ed esterni. Dispone di una cucina professionale, di una dispensa e di una lavanderia separata, tutto sul ponte principale. Un ampio salotto ombreggiato accoglie nel pozzetto fino a dieci persone, comodamente sedute sui divani. Entrando nel salone principale, le finestre a tutta altezza offrono una vista illimitata sull’esterno, consentendo al contempo alla luce solare di entrare a cascata all’interno.

Majesty 120 è uno yacht di classe MLC completamente certificato. Con un’idoneità al charter, il suo ampio ponte inferiore con cinque lussuose cabine ospiti e una cabina master di 23 metri quadri garantisce agli ospiti una elevata qualità di vita a bordo.

Numarine

Numarine 30 XP

Numarine celebra il suo 20° anniversario con il suo primo yacht dotato di propulsione diesel-elettrica.

Il 30XP può ospitare dieci ospiti in cinque cabine con bagno privato: quattro cabine ospiti sul ponte inferiore e una cabina armatoriale sul ponte principale a prua con finestre a tutta altezza e aperture nelle impavesate per massimizzare la vista sul mare. La cabina armatoriale ha anche un balcone ribaltabile opzionale.

Oltre al grande salone, sul ponte principale c’è spazio per pranzare all’aperto sull’area di poppa e sul prendisole coperto. Tre piattaforme ribaltabili aumentano lo spazio disponibile sul ponte del beach club fino ad ottenere 43 metri quadri. Un vano tender con carico laterale può ospitare un battello di 6,25 metri.

Gli alloggi per cinque membri dell’equipaggio e l’area dining ad essi dedicata si trovano nella sezione anteriore sul ponte inferiore. Decisamente ampie, per non dire infinite, le possibilità di personalizzazione offerta dal cantiere.

Per quanto riguarda la motorizzazione, l’armatore può scegliere tra un sistema di propulsione diesel-elettrico con Veth pod drive o un sistema di trasmissione convenzionale composto da due motori Man da 560 HP.

Ocean King

Ocean King Doge 400

Progettato dal visionario Alessandro Lottici di Design aLOT, con interni curati da Matteo Gottardo, il 400 Doge è il più grande yacht costruito finora da Ocean King e rappresenta l’esempio del lusso e dell’innovazione italiana.

Lo yacht misura 40,37 metri di lunghezza fuori tutto con un baglio di 8,50 metri e si sviluppa su una carena dislocante con bulbo di prua.

Acciaio (AH36) per lo scafo e lega leggera (5083/6060) per la sovrastruttura, con una stazza lorda di 428 GT. La struttura si estende su tre ponti, con una piscina infinity sul sundeck e una sontuosa beach area a poppa del ponte inferiore, progettata con un’ampia porta laterale dotata di gru per il varo di grandi tender.

Quando l’area beach è in uso, una seconda gru nascosta sul ponte principale può recuperare il tender e riporlo nel pozzetto. Cinque le cabine ospiti, per un totale di 10 persone, mentre quattro sono gli alloggi dedicati a sette persone di equipaggio.

Spinto da motori Man o Cat, ciascuno da 1.450 HP, lo yacht raggiunge una velocità massima di 16 nodi e naviga in crociera comodamente a 13. Notevole l’autonomia transatlantica di 5.500 miglia alla velocità economica di 10 nodi.

Sanlorenzo

Sanlorenzo SP92

Dopo il 110, Sanlorenzo estende la gamma SP – ovvero quella che comprende gli open performanti – con il più piccolo SP92 di 27,92 metri.

La squadra progettuale della gamma, composta dallo Studio Zuccon per il design esterno, dall’architetto Piero Lissoni per l’interior design, da Tilli Antonelli e Marco Arnaboldi per le prestazioni, ha introdotto nel nuovo modello le migliori tecnologie già collaudate e applicato un design ispirato al minimalismo e al nitore delle linee, valorizzando ulteriormente l’equilibrio dello yacht, grazie anche alle dimensioni minori, ma mantenendo intatti stile, eleganza e prestazioni.

Gli interni sono distribuiti su quattro livelli, soluzione innovativa per un’imbarcazione di questo genere, e sono caratterizzati da quelle soluzioni che valorizzano ampiezza e vivibilità degli spazi, rafforzando il mantra contemporaneo della connessione tra interni e ambiente marino circostante. Le ampie vetrate mettono in comunicazione l’interno con l’area di poppa, dove la beach area di 45 metri quadri è personalizzabile.

Coerentemente con il concetto stesso alla base della linea SP, il 92 unisce le caratteristiche di uno yacht ad alte prestazioni con l’impegno di Sanlorenzo verso la sostenibilità, il secondo mantra del nostro tempo.

La geometria della carena permette di ottimizzare il comportamento in mare, in particolare alla velocità di crociera, mentre gli elementi strutturali, l’impianto fotovoltaico con cella monocristallina ad alta efficienza e la scelta dei materiali compositi per gli arredi consentono di ridurre i consumi e le emissioni a tutto vantaggio dell’ambiente, ma anche del comfort di bordo.

Tankoa

Tankoa S501

Disegnato da Francesco Paszkowski Design con gli interni di Margherita Casprini, Tankoa S501 Rilassata, è un semi-dislocante con sovrastruttura in alluminio lungo 49,90 metri, largo 8,94, con un pescaggio di 2,25 e, sviluppato su tre ponti, ha una stazza di 495 GT.

Progettato e costruito in conformità con gli standard del Lloyd’s Register, è stato varato lo scorso mese di maggio. Rilassata si presenta con una prua dritta, che contribuisce al suo profilo moderno e potente che include ampie finestrature che consentono una efficace illuminazione naturale e valorizzano gli spazi abitativi.

Il fly esteso e gli spazi esterni più grandi sono progettati per facilitare una connessione più stretta con il mare, contatto comunque meravigliosamente fruibile anche dal salone open space e dalla zona pranzo. Il ponte principale a prua include una palestra e una sala giochi con un balcone apribile, offrendo spazi più funzionali e e godibili per il tempo libero degli ospiti.

Spinto da due motori Caterpillar C32 da 1.193 HP, Rilassata è in grado di raggiungere una velocità massima di 17 nodi e di navigare comodamente a 15. Con i 65.000 litri di combustibile nei serbatoi ha un’autonomia transatlantica di 4.000 miglia alla velocità conservativa di 12 nodi.

Wider

WiderCat

Con Widercat 92, catamarano di 28 metri, Wider esordisce nel mondo dello spazio e del comfort senza limiti con una combinazione di tecnologia ibrida ed energia solare, abbattendo i confini tecnologici e le barriere tra spazi esterni e interni, secondo un concetto di design in cui estetica, funzionalità, eleganza e innovazione coesistono.

Widercat 92 incorpora il sistema ibrido seriale di Wider che si basa sul vasto know-how del cantiere nella divisione Superyacht. Dispone di soli motori elettrici con tecnologia a magneti permanenti che sono collegati alle eliche: ciascuno fornisce 583 kW di potenza massima, mentre l’energia è prodotta da due generatori a velocità variabile da 390 kW ciascuno con due motori a combustione FPT.

L’energia è immagazzinata in 30 batterie chimiche LiFePO4 (litio ferro fosfato) gestite da un sistema all’avanguardia che monitora costantemente i parametri operativi. Il sistema di propulsione garantisce una velocità di crociera di 12 nodi, raggiungendo i 15 nodi grazie all’Electric Boost. A 8 nodi l’autonomia è di oltre 1.600 miglia; a 6, grazie al Wider Serial Hybrid System, può addirittura arrivare a 2.400 miglia.

A proposito di 6 nodi, in modalità ZEM (Zero Emission Mode), il catamarano può viaggiare per circa 27 miglia nel silenzio più assoluto o fornire 12 ore di autonomia elettrica all’ancora, che si prolungano potenzialmente all’infinito durante le giornate soleggiate, grazie ai 170 metri quadri di pannelli solari. Dotato di Dynamic Positioning, Widercat 92 utilizza il sistema controllato da satellite per mantenere la sua posizione, in modalità Zero Emission.

Per quanto riguarda le caratteristiche di abitabilità, il cantiere offre agli armatori l’opzione di una disposizione a quattro cabine sottocoperta.

Il ponte principale copre un’area di oltre 100 metri quadri di cui quasi la metà è costituita dalla cabina armatoriale, con un’ampiezza paragonabile a quella di un wide body.

Il ponte principale offre a poppa una vista a 360 gradi grazie alle finestre ininterrotte e alle porte a filo.

Il ponte superiore include un altro pozzetto di prua che l’armatore è libero di personalizzare incorporando una dinette/lounge e una vasca idromassaggio. beach club di 67 metri quadri con accesso diretto dalle cabine Vip. La zona equipaggio è sul ponte inferiore.

Superyacht