De Antonio E23 – project&design di Redazione Nautica il 26 Apr 2024 Il catamarano elettrico dell’America’s Cup È un catamarano elettrico di poco più di 7 metri di lunghezza che ha i foil ma non vola. Lo vedremo come barca ufficiale della prossima Coppa America che prenderà il via ad agosto, ma poi sarà possibile acquistarlo perché il cantiere spagnolo De Antonio Yachts che lo costruisce, terminato l’evento, ha in programma di avviare una produzione di serie della barca. Si chiama E23 e, come si intuisce da quanto appena accennato, è una barca che porta con se interessanti novità che meritano di essere approfondite. Partiamo dall’inizio, ovvero dall’accordo tra la America’s Cup Event Barcelona e la De Antonio Yacht per la fornitura di una serie di imbarcazioni performanti ma a zero emissioni per la gestione del campo di regata. In pratica per mettere, togliere e spostare le boe. Cosa che si vuole sia fatta a zero emissioni. “Fin dalla scorsa edizione dell’America’s Cup – ha, infatti, dichiarato Grant Dalton, CEO dell’America’s Cup Event annunciando l’accordo con De Antonio Yachts – siamo stati profondamente consapevoli dell’importanza di fare tutto il possibile per rimpiazzare le imbarcazioni con motori ad elevato consumo di carburante fossile. Siamo ovviamente ancora in uno stadio nel quale non si possono eliminare completamente, ma dove è possibile noi interveniamo. Questa è la ragione che ci ha portati a scegliere De Antonio Yachts come partner e il suo E23 quale imbarcazione di supporto elettrica.” Per poter avere una barca veloce a zero emissioni, la strada scelta è stata quella di una propulsione elettrica abbinata ad uno scafo catamarano dotato di un foil di dimensioni contenute posizionato tra i due scafi, un foil che crea una portanza importante che, pur senza far volare la barca, la solleva parzialmente dall’acqua diminuendone la resistenza idrodinamica. In pratica è come se la barca pesasse di meno e, di conseguenza, serve meno potenza per farla navigare. Una scelta, quella del foil sul catamarano, che ormai si sta diffondendo su questo tipo di imbarcazioni perché garantisce i vantaggi del foil senza i suoi eccessi e, soprattutto, senza averne gli svantaggi dovuti al loro ingombro eccessivo e la loro sporgenza sotto la carena. Per una barca che resiste meno nell’acqua, sia per effetto del foil ma anche per la maggiore efficienza idrodinamica insita della morfologia del catamarano, serve meno potenza e quindi è possibile installare un motore elettrico anche se si vogliono raggiunger prestazioni importanti. Nel caso specifico è previsto un fuoribordo da 50 kW posto centralmente tra i due scafi che, oltre a fornire la spinta propulsiva, assolve alla funzione di bilanciare le variazioni di portanza sul foil semplicemente regolando il trim. Un fuoribordo che, però, non si vede perché è nascosto alla vista da un prendisole come nello stile del cantiere spagnolo da anni leader di questo nuovo modo di concepire le imbarcazioni motorizzate con i fuoribordo “nascosti” proprio sotto il prendisole. Le prestazioni, pur non essendo quelle di una barca full foiling, sono comunque di tutto rispetto: parliamo di una velocità di punta di 30 nodi con un’autonomia di due ore a 20 nodi, quindi circa 40 miglia nautiche. I tempi di ricarica, invece, sono di un’ora e 15 minuti con la ricarica veloce è di 12 ore con quella standard. Per quanto riguarda l’allestimento oltre al prendisole poppiero è prevista una postazione di guida center console ed un divanetto a C nella metà prodiera dell’imbarcazione che sfrutta la larghezza del catamarano che si mantiene costante fino ad estrema prua. Per inciso, una larghezza contenuta per essere un catamarano, visto che parliamo di soli 2.3 metri di baglio per una lunghezza di 7,20 m. Basterà allora aspettare quest’estate l’inizio delle regate dell’America’s Cup per vedere all’opera questo catamarano dal design un po’ squadrato, un motoscafo comodo, veloce e, soprattutto 100% elettrico. E, volendo, lo potremo anche comprare … ma ci deve proprio piacere tanto, visto che si parla di cifre intorno ai 150mila euro! Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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