Caracat, quando il caravan incontra il catamarano di Andrea Mancini il 23 Lug 2023 Lo dice il nome stesso, CARACAT, che deriva dalla combinazione delle parole “caravan” e “catamarano”. Quindi un mezzo che permette, in un colpo solo, di spostarsi sulla terraferma o andar per mare! Anche se, a voler essere precisi, non si tratta di un vero mezzo anfibio, come suggerirebbe il nome, perché per gli spostamenti terrestri CARACAT deve essere posizionato su uno specifico rimorchio con relativo argano. Presentato dalla tedesca Schneider Caravaning di Heidelberg GmbH al Caravan Salon di Düsseldorf dello scorso anno, CARACAT presenta la caratteristica peculiare e innovativa di avere gli scafi del catamarano in un certo senso “estraibili”, che consentono di passare da una larghezza “stradale” di 2,50 metri a una larghezza in acqua fino a 3,70 metri. Si tratta di un’ingegnosa soluzione, non a caso coperta da brevetti, che da un lato permette di rientrare nella larghezza massima consentita sulle strade per un rimorchio senza problemi, dall’altro di allargare la piattaforma galleggiante per garantire la necessaria stabilità durante la navigazione. Tra l’altro, nell’operazione di allargamento, i due scafi, che in assetto stradale si trovano a filo della sagoma della roulotte, ne fuoriescono fino a 60 centimetri realizzando anche un comodo passaggio esterno prua-poppa. Per la trasformazione da roulotte a catamarano – assicura l’azienda tedesca – basta appena un quarto d’ora. Se per la mobilità sulla terraferma è necessaria un’auto di sufficiente potenza per il rimorchio, come un SUV o un pick-up, in acqua è sufficiente un motore termico o elettrico Torqeedo, di potenza compresa tra gli 8 e 15 HP. È anche possibile optare per un motore elettrico più potente o per un motore Diesel da 25 HP. In caso di propulsione elettrica, l’energia viene fornita da batterie ricaricabili e può essere integrata utilizzando un pannello solare Tomatech da 200 W. Certo, con CARACAT è possibile navigare solo in acque interne, o comunque protette, quindi fiumi, laghi, golfi chiusi. D’altronde si tratta pur sempre di una houseboat. Ma cosa c’è a bordo? Un po’ tutto quello che si trova in una normale roulotte o in una houseboat. Quindi una cucina completa di tutto, una zona notte, un living e un piccolo bagno con doccia. Inoltre, il tetto è un ulteriore spazio sfruttabile come solarium oppure come zona relax panoramica all’ombra di una copertura mobile a soffietto. A prua e a poppa, infine, sono presenti due piccoli terrazzamenti che, oltre a facilitare la discesa a terra, permettono di godersi un bagno in tranquillità grazie a un’apposita scaletta di risalita. Il tutto curato in ogni minimo dettaglio a seconda dell’allestimento scelto tra i tre proposti: Smart, Comfort e Premium. A bordo di CARACAT possono trovare posto dalle quattro alle sei persone, a seconda dei modelli, che differiscono per la lunghezza: il più piccolo, il CARACAT 66, di 6,60 metri; il 76, di 7,60metri; l’86 di 8,60 metri. Per quanto riguarda i prezzi, si parte dai 130.000 euro per la versione base del modello più piccolo, sul quale comunque si hanno interni con finiture in pelle e Alcantara e un pagliolo in teak, per arrivare ai 300.000 euro del modello più grande, full optional. Per maggiori informazioni https://cara-cat.com/ Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!