Un “pocket-explorer” di soli 12 metri a propulsione ibrid capace di una velocità di punta di 30 nodi e, al contempo, un’autonomia fino a 2.000 miglia.

Tutto questo grazie alle caratteristiche proprie della morfologia del catamarano, che permette sia velocità di punta importanti sia navigazioni efficienti anche a velocità ridotte.

catamarano

Un vero plus per un explorer moderno. Stiamo parlando di Archipelago 40 Expedition, l’ultimo arrivato e il più piccolo tra i catamarani prodotti dal brand britannico situato nell’Hampshire, sulla costa Sud dell’Inghilterra, specializzato nello sviluppo di catamarani explorer a motore in alluminio. Un progetto che, appena presentato, ha portato alla vendita del primo esemplare che verrò consegnato a inizio 2025.

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Progettato in collaborazione con Chartwell Marine, questo nuovo 40 piedi si rifà al più grande e già apprezzato 47 Expedition, rispetto al quale offre dimensioni più fruibili anche per i marina più piccoli, grazie a una lunghezza totale di 12,50 metri e un baglio di 5,80.

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Una delle sue caratteristiche più rilevanti, condivisa con gli altri modelli, è costituita dal fatto di essere un catamarano realizzato in alluminio, ottimo punto di equilibrio tra leggerezza della costruzione e rigidità e robustezza della struttura, ciò che consente la declinazione del progetto in diverse soluzioni di layout, come cruiser, sport-boat o explorer vero e proprio.

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Con un design dall’aspetto pulito, minimale e accattivante, l’Archipelago 40 si caratterizza per l’alto bordo libero e una tuga con vetri inclinati in avanti stile rimorchiatore ma il volume spostato verso poppa. Questi tratti sono bilanciati dalle alte vetrate a murata, garanzia di illuminazione per gli spazi interni dei due scafi.

Le linee particolarmente affilate e slanciate sono studiate per garantire la massima tenuta al mare e, contemporaneamente, ridurre al massimo la produzione di onde e, quindi, la resistenza idrodinamica, guadagnando così sia sul fronte del comfort di bordo sia su quello dei consumi e del conseguente impatto ambientale, già ridotto grazie alla motorizzazione ibrida costituita da due motori principali Yanmar Diesel da 250 HP e due motori elettrici da 25 kW.

Inoltre, il catamarano avrà un pacco batterie agli ioni di litio con una capacità di stoccaggio di circa 80 kWh per la ricarica dei quali ci si avvarrà anche dell’uso estensivo di pannelli fotovoltaici posizionati sul top.

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Come accennato, per quanto riguarda i layout, i dettagli e gli arredi risultano “sartoriali”, cioè cuciti sulle specifiche esigenze armatoriali. La versione standard presentata offre un ampio pozzetto poppiero con area conviviale, gru per il tender e doppio accesso al mare sulla poppa di ogni scafo. A prua il ponte di collegamento tra le estremità prodiere dei due scafi è sostituito da una rete che ricordale soluzioni tipicamente adottate sui catamarani a vela.

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Passando agli spazi interni, a livello di coperta c’è un’ampia zona living con divano e, dal lato opposto, una cucina open air. Verso prua sono invece presenti una working area con ampio tavolo, seguita dalla postazione di comando posta a centrobarca, appena dietro il grande cruscotto.

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Sempre per quanto riguarda il layout standard, una cabina matrimoniale con bagno en suite si trova nello scafo di sinistra; una cabina doppia a castello, un’area lavoro e un secondo bagno, sono in quello di dritta. Da questi 4 posti letto complessivi è possibile tuttavia passare a 6 o a 8 in base alle proprie esigenze.

Il costo non appare abbordabile, visto che si parla di circa 1,1 milioni di sterline (barca completa di sistema ibrido parallelo) per un 12 metri. Ma se si vuole un catamarano bluewater in alluminio con propulsione ibrida e full custom, qualcosa bisogna pur spendere!

Per maggiori informazioni: www.archipelago-yachts.co.uk