Yamaha per l’ecologia, l’elettrico e l’idrogeno

Yamaha Motor accelera il passo verso una produzione più green con Torqeedo

Yamaha Motor accelera verso una produzione sempre più green. Dopo aver acquisito Torqeedo, azienda tedesca pioniera nel campo della propulsione elettrica, Yamaha allo scorso Miami Boat Show ha mostrato un sistema di alimentazione a idrogeno sviluppato insieme a Roush e Regulator Marine.

L’accordo con Torqeedo

L’accordo con Torqeedo è stato finalizzato per permettere alla casa dei tre diapason di avvicinarsi all’obiettivo di neutralità di emissioni di carbonio prefissato nella strategia Marine CASE.

Torqeedo, infatti, detiene numerosi brevetti relativi a motori elettrici, eliche e sistemi elettrico, e ha un importante centro R&S, attrezzature per la produzione di massa e risorse per lo sviluppo di tecnologie ambientali di prossima generazione.

L’accordo con Roush e Regulator Marine

Con Roush e Regulator Marine, Yamaha ha invece sviluppato un prototipo di sistema di alimentazione a idrogeno integrato con l’obiettivo di offrire un’esperienza di navigazione a zero emissioni.

“Yamaha sta esplorando tutte le possibilità per raggiungere la carbon neutrality, con l’obiettivo di rendere i nostri processi produttivi e attività a zero emissioni di carbonio entro il 2035, per poi avere una line-up di prodotti a zero impatto ambientale entro il 2050”, ha dichiarato Ben Speciale, Presidente della Yamaha U.S. Marine Business Unit.

“Nel mercato nautico la carbon neutrality dei nostri prodotti può essere raggiunta solo attraverso un approccio che sfrutti più soluzioni e crediamo che l’idrogeno sia fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Yamaha vuole essere  leader in questo ambito e incoraggiamo gli altri operatori del settore nautico a partecipare alla ricerca di soluzioni per costruire infrastrutture e nuove politiche intorno alle innovazioni”.

Matt Van Benschoten, vice presidente – Advanced Engineering di Roush ha aggiunto: “La storia di Roush nello sviluppo di tecnologie all’idrogeno è ampia, dai veicoli detentori di record di velocità su terra ai mezzi progettati per l’utilizzo nello spazio.

Molte delle conoscenze che abbiamo acquisito nel corso degli anni vengono applicate e utilizzate nel progetto Yamaha. Noi siamo costruttori di sistemi di alimentazione, responsabili della loro progettazione e dello sviluppo, della loro integrazione meccanica, della sicurezza dell’analisi dei sistemi, nonché dei test di sviluppo”.

Il prototipo del sistema

Il prototipo del sistema è stato presentato installato a bordo di uno scafo che Regulator Marine ha realizzato basandosi sul modello 26XO.

“Se non cerchiamo una nuova fonte, non la troveremo”, ha detto Joan Maxwell, presidente di Regulator Marine. “L’innovazione inizia ponendo domande. Crea un po’ di scompiglio, ma in fin dei conti dall’innovazione nascono cose interessanti. In futuro, quando progetteremo le imbarcazioni, se questo prototipo si dimostrerà quello che pensiamo, potremmo creare scafi pensati per ospitare questi serbatoi di idrogeno”.

Un recente studio commissionato da ICOMIA – International Council of Marine Industry Associations – intitolato “I percorsi di decarbonizzazione per l’industria della nautica da diporto” convalida la strategia di Yamaha alle emissioni zero, rivelando che un approccio a più livelli è il modo migliore per continuare la decarbonizzazione della nautica da diporto.

Ricardo plc, società britannica di consulenza ingegneristica leader a livello mondiale, analizzando le tecnologie di propulsione di nove comuni imbarcazioni da diporto, ha rilevato che non esiste una soluzione “unica” e raccomanda invece un portafoglio di tecnologie per continuare a ridurre le emissioni di carbonio nel settore della nautica da diporto, compresa una combinazione di applicazioni elettriche, ibride, a combustibile sostenibile e a combustione interna.

Per ulteriori informazioni www.yamaha-motor.it