La seconda vita di Aicon Yachts con Marc-Udo Broich : “Voglio una sala macchine da sogno” di Corradino Corbò il 30 Giu 2022 Sono molto chiare e originali le idee dell’uomo che, riportando in vita il marchio orgogliosamente siciliano, ne vuole replicare il successo a partire dagli Usa. Da dove incominciare, se non dall’ambiente di bordo che molti concorrenti tendono a nascondere? Sono certamente in molti a ricordare il cosiddetto “polo siciliano”, effimero cluster trainato con esplosiva energia dalla Aicon Yachts di Giammoro, in provincia di Messina, soprattutto nel quinquennio 2004-2008. Un’ascesa e un declino altrettanto rapidi per un cantiere che, tuttavia, è riuscito a costruire poco meno di cinquecento unità, molte delle quali portate sul mercato americano da un dealer capace di incidere profondamente su di esse, qualitativamente parlando, tanto da dar vita a una sorta di “linea USA” che tutt’ora, oltreoceano, vanta un club di irriducibili estimatori. Parliamo di Marc-Udo Broich, l’uomo che nel 2018 ha deciso di rifondare il cantiere negli stessi luoghi in cui era nato e che oggi, dopo un percorso burocraticamente non facile, si propone con una nuova barca: l’Aicon 66, primo modello di una linea custom. Lo abbiamo incontrato proprio durante la spettacolare presentazione a Messina, presso la Marina del Nettuno... Vuoi leggere tutto? Abbonati! Questo articolo è disponibile solo per gli abbonati. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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