La crescita del Gruppo Ferretti passa dalla Spezia segnando il consolidamento del Miglio Blu: il distretto vocato alla nautica grazie ai cantieri navali dei superyacht alla base del primato mondiale della produzione made in Italy.
Questa mattina il battesimo nel complesso industriale, fresco di restyling, sulla sponda di levante del Golfo dei Poeti. Grandi cerimonieri, il presidente Tan Xuguang, l’amministratore delegato Alberto Galassi, l’azionista di minoranza Piero Ferrari; attorno a loro le autorità locali e una delegazione di Weichai, storico azionista del Gruppo. Di fronte ai vip in giacca e cravatta, le maestranze in tuta: un comune sentire fatto di ambizioni per il futuro.
In passato a fare la nomea del territorio furono Byron, Shelley, Lawrence e compagniora, quanto a forme capaci di emozionare come la poesia, ci sono anche quelle gli yachtgriffati Riva. Dal cuore di Sarnico alla nuova frontiera spezzina il passo non èbreve. Ma l’orgoglio, che fa perno sulla storia, è il medesimo.
Lo stesso è stato il sentimento portante delbenvenuto nel sito produttivo di La Spezia. “Il più bello al mondo” si è spinto a dire Galassi attribuendo i meriti al contestoma soprattutto ai meriti al gioco di squadraalimentato da risorse e lungimiranza cinesi; queste, lanciando il salvagente nel 2012, hanno dato il la al nuovo corso del Gruppo. Gli investimenti complessivi sono stati sull’ordine di 80 milioni di euro, di cui 50in ricerca e sviluppo.
Il cantiere spezzino, tornando al bomba, riveste oggi un ruolo cruciale dal punto di vista industriale; impegna quotidianamente oltre 750 addetti, di cui 200 dipendenti diretti, rappresentando un centro strategico per Ferretti Group nell’area del Mar Ligure e del Tirreno.
Il cantiere spezzino – dedicato alla produzione degli yacht Riva – è stato rinnovato nella parte produttiva e in quella direzionale, ma anche nell’area lounge per accogliere gli armatori, i comandanti e gli equipaggi.
Lo sguardo che si apre davanti agli occhi è quello del Golfo dei poeti, col suo arcipelago: un piacere, per gli aspiranti armatori, trattare per tradurre il sogno in realtà.
La superficie totale del complessoè pari a 64.000 metri quadri, con 33 posti barca dislocati su banchine per oltre 400 metri lineari; sull’area s’ inanellano 4 capannoni con 21 postazioni di produzione, ai quali si aggiungono altri 2 capannoni di 1.000 mq complessivi dedicati alla verniciatura.
Il polo produttivo, che nella sua nuova veste presenta impianti fotovoltaici ed esclusivi spazi dedicati come la Riva Lounge, è focalizzato sulla produzione di 7 modelli Riva da 76′ a 130′ e, a regime, consente di varare oltre 30 imbarcazioni all’anno fino a 40 metri di lunghezza. Ieriil varo del Riva 110, con l’effetto speciale di una nuvola di coriandoli blu.
Dopo la brillante trimestrale comunicata nei giorni scorsi, il presidente Tan ha confermato ancora una volta l’apprezzamento per il lavoro svolto dal management di Ferretti Group e ha espresso rinnovata fiducia nei confronti della squadra di manager guidata dall’avvocato Alberto Galassi.  Questo – con elogi carichi di riconoscenza agli investitori asiatici,  ai talenti che elaborano i progetti   e alle maestranze che li concretizzano – si è prodotto in un auspicio: “Altri 200-300 anni di successi al gruppo e ai suoi  brand”. Per promuovere la svolta  di quello spezzino. non poter esserci giorno migliore: è quello del convegno Blue summit design che,  organizzato dal Comune e dal polo universitario vocato all’ingegneria e architettura nautica,  ha fatto confluire in città la stampa specializzata e i visionari del design,  i nuovi poeti del Golfo che, col prefetto Maria Luisa Inversioni ‘colpevole’ di aver tratteggiato la prospettiva, sogna un museo sulla storia dello yacht design. Sarebbe una chicca…