Le novità al salone nautico di Düsseldorf: le barche a vela di Nico Caponetto il 29 Feb 2024 Tanto lo spazio dedicato al salone nautico di Düsseldorf al comparto della vela ma con poche anteprime mondiali, in gran parte già presentate ai saloni d’autunno, soprattutto Cannes e poi Genova. Arcona 50 Fra le novità spicca l’Arcona 50, che conquista la posizione di ammiraglia del cantiere svedese. E forse l’elemento di maggior interesse sta nel nome del progettista, Niels Jeppesen, che per quarant’anni ha lavorato in esclusiva per X-Yachts. Pozzetto enorme, garage per il tender e la possibilità di optare per una versione più sportiva con genoa al posto del fiocco autovirante e albero in carbonio sono gli elementi che caratterizzano il nuovo progetto. Gli interni sono proposti con tre cabine doppie e due bagni e una cucina a pianta “U” con la possibilità di averla a murata. Bavaria C46 Non è un’anteprima mondiale, essendo già stata presentata a Cannes e Genova, ma il Bavaria C46 rappresenta la novità assoluta del cantiere tedesco per il 2024 e, soprattutto, vede ancora la firma di Maurizio Cossutti al quale era stato affidato il compito di inaugurare la nuova gamma C prima con il 42 e poi con il 38. L’obiettivo del cantiere è quello di riproporre il connubio comfort e prestazioni. Un compromesso non sempre possibile se non attraverso la possibilità di poter scegliere quattro diversi layout per gli interni, da due (massimo comfort) fino alla versione charter da 5 cabine. Lo spigolo che percorre tutto lo scafo ha soprattutto la funzione di dare il massimo del volume interno, mentre in coperta la versione standard prevede un fiocco autovirante per la versione più familiare, per arrivare fino a 125 mq di superficie velica, di molto superiore a quella dei principali concorrenti. Beneteau Oceanis 37.1 Il cantiere Beneteau non ha presentato, per il settore vela, nel salone nautico di Düsseldorf, alcuna anteprima mondiale, ma fra i modelli portati in mostra, ha suscitato molto interesse l’ultima novità per la stagione 2024 già vista a Cannes, ossia l’Oceanis 37.1. Si tratta forse del modello capace di capitalizzare tutte le innovazioni via via introdotte dalla settima generazione di Oceanis, avviata nel 2017. Lo spazio esterno è esaltato in pozzetto dall’assenza del paterazzo, scelta resa possibile dalle crocette molto acquartierate. Le manovre sono organizzate per governare in equipaggio ridotto. Tanto spazio anche negli interni, in cui la cabina di prua colpisce per i grandi oblò integrati nelle murate che permettono una suggestiva visuale esterna. Gli interni sono disponibili con tre cabine e uno o due bagni, e con due cabine e un bagno. Cantiere Del Pardo Grand Soleil 60 Long Cruise Il salone tedesco rappresenta anche un palcoscenico sul quale i cantieri presentano i loro progetti futuri. È il caso di Cantiere del Pardo, che ha fornito le prime anticipazioni circa due nuovi modelli, il Grand Soleil 60 Long Cruise e il Grand Soleil Blue. Il primo, che va ad arricchire la gamma LC, è stato progettato da Matteo Polli, per l’architettura navale e da Nauta Design per gli interni. La carena ripropone l’idea di ridurre al minimo la superficie bagnata pur cercando il massimo equilibro fra i volumi. La coperta si presenta libera e senza gradini, con la possibilità di scegliere se adottare o meno un rollbar; il pozzetto, rispetto agli altri modelli della gamma, accoglie leggere modifiche per migliorare la sua abitabilità, con la possibilità, attraverso l’abbassamento dei tavoli, di ottenere due grandi prendisole. Sottocoperta, la cucina è collocata a prua, fra il quadrato e la grande cabina armatoriale, mentre le cabine per gli ospiti sono collocate a poppa. Il debutto internazionale è previsto per il salone di Cannes del 2025. Cantiere Del Pardo Grand Soleil Blue Quello di Grand Soleil Blue, che vede nuovamente l’accoppiata Matteo Polli – Nauta Design, è il progetto di un week sailer di 10 metri che vuole unire sostenibilità, efficienza e design. Per la costruzione sarà utilizzata una resina termoplastica che è molto più semplice da smaltire in modo eco-compatibile. Anche il design permetterà di realizzare componenti facilmente smontabili per separarli e riciclarli a fine vita della barca, mentre la propulsione sarà elettrica. Anche le vele saranno realizzate con materiali termoplastici. Oltre ai pannelli solari, che ricaricano le batterie al litio, GS Blue sarà dotato di un sistema di idrogenerazione grazie al quale le batterie si ricaricheranno sfruttando il flusso d’acqua generato dal movimento. Dufour 44 È un architetto navale italiano, Umberto Felci, a firmare il progetto del Dufour 44, anteprima mondiale per il cantiere de La Rochelle. Felci ha riproposto l’impostazione voluta per il 41 piedi, presentato a Cannes lo scorso settembre, riuscendo così a mantenere un’idea di linee slanciate nonostante le dimensioni maggiori della barca e il bordo libero decisamente alto. Contribuiscono molto ad alleggerire l’estetica del 44 sia la tuga, piuttosto bassa, sia le lunghe finestrature lungo le murate. Le linee d’acqua sono quelle sperimentate con i modelli precedenti della gamma, optando per una singola pala del timone nonostante la notevole larghezza del baglio massimo. Gli interni sono stati progettati dallo studio lombardo Ardizio Design e sono disponibili con tre o quattro cabine. Molto interessante la collocazione della cucina che si sviluppa a murata ma con un elemento centrale di arredo che crea una sorta di pianta a “C” nella zona fornelli. Lo è ancora di più il tavolo da pranzo esagonale intorno al quale possono sedersi dieci persone. Fora Marine RM1380 Non è una novità assoluta, quella portata al salone nautico di Düsseldorf dal cantiere francese Fora Marine – oggi acquisito dal gruppo Grand Large Yachting – ma l’RM1380 è una barca che suscita sempre grande interesse fra gli appassionati per il tipo di costruzione. Lo scafo è infatti realizzato in compensato marino e resina epossidica, circostanza più unica che rara nella produzione di serie. Le qualità di robustezza e marinità, garantite dal DNA del cantiere e dalla firma di Marc Lombard, ne fanno una bluwater cruiser per eccellenza. Due le versioni proposte: con doppia chiglia, con un pescaggio di 1,95 metri e due pale del timone, oppure con la lifting keel che consente di variare il pescaggio da 1,35 a 3,35 metri. Barca per le crociere a lungo raggio che guarda anche alle prestazioni grazie a un bel piano velico – 110 metri quadrati fra randa e genoa, più 150 metri quadrati di gennaker – e a un dislocamento leggero che si ferma a 10 tonnellate. Gli interni sono luminosissimi e organizzati con tre cabine e due bagni. Bello il tavolo da carteggio a ridosso della paratia che separa dinette dalla cabina di prua. Hallberg-Rassy 69 Con poco più di venti metri di lunghezza, l’Hallberg-Rassy 69 è una delle novità più interessanti presentate al salone nautico di Düsseldorf. Prima di tutto per le dimensioni: è la barca più grande mai costruita dal cantiere svedese, poi per l’insieme di caratteristiche che la rendono immediatamente riconoscibile come un HR – la firma è sempre quella di German Frers – ma nello stesso tempo piuttosto innovativa. A partire dal pozzetto, sempre centrale ma straordinariamente grande per gli standard dei modelli precedenti, e con la presenza inedita di un frigorifero opzionale. Sempre molto protetto dai paramare e dallo sprayhood rigido, è arredato con due lunghi divani a L e un tavolo da pranzo. Tutte le manovre sono assistite da winch elettrici e collocate in modo da rendere possibile una navigazione con equipaggio ridotto. Gli interni non presentano dislivelli, godono di un’altezza notevole e sono disponibili con quattro o cinque cabine doppie. Grande profusione di legno massello, rifiniture al top e impianti concentrati in sala macchine, dove oltre al Volvo Penta da 300 HP è stato collocato anche un generatore e un dissalatore. Jeanneau Sun Odyssey 350 Presentazione in pompa magna per l’ultima novità del cantiere francese Jeanneau, il Sun Odyssey 350. Marc Lombard, storica firma del brand del gruppo Beneteau, è l’artefice dell’architettura navale, affiancato dallo studio di design Piaton Yacht Design per gli interni. Orientata esclusivamente alla crociera, la barca è proposta, al salone nautico di Düsseldorf, con tre diverse derive, per un pescaggio di 1,98 metri, uno di 1,49 e, infine, con il meccanismo pivotante per ritrarla. Novità degna di nota rispetto ai modelli precedenti: l’assenza del paterazzo, grazie alle crocette acquartierate di 30 gradi. Questo permette di arretrare la postazione del timoniere, di offrirgli una seduta più larga e più comoda, di dare più spazio al pozzetto e allungare la tuga a favore di maggiori volumi interni. Davvero tanto. Inoltre, è prevista una versione con propulsione elettrica. Per quanto riguarda le conferme, invece, ritroviamo i passavanti senza scalini, che rendono la circolazione più fluida come se ci si trovasse a bordo di un walkaround, e l’organizzazione degli interni con un quadrato con tavolo centrale e la possibilità di optare per due o tre cabine. Moody DS 48 Per i detrattori può sembrare più simile a una barca a motore, per gli estimatori, invece, è il massimo del comfort in cui si concentrano i vantaggi di un catamarano su un monoscafo. Comunque la si pensi, il Moody DS 48, novità assoluta del cantiere che fa parte del gruppo Moody- Hanse -Dehler, ha colpito per la maestosità delle sue linee. Pozzetto ribassato rispetto al piano della timoneria e a livello della dinette, passavanti molto protetti e liberi al punto da poter considerare la barca come un vero e proprio walk-around, grande prendisole e seconda dinette a prua, sono le caratteristiche salienti del layout di coperta. Negli interni primeggia per dimensioni e visuale esterna proprio il deck saloon, circondato da vetrate che lo rendono particolarmente luminoso. Il layout standard prevede una cabina armatoriale a prua di dimensioni e rifiniture che il cantiere definisce “opulente” – come non concordare – e due cabine con bagno privato a poppa. Nautor Swan 51 Un aumento di fatturato nell’ultimo anno del 16% e cinque nuovi modelli già in costruzione che vedranno la luce nell’immediato futuro: ClubSwan 28, ClubSwan 43, Swan 88, Swan 128. Seppure senza anteprime mondiali in mostra, Nautor Swan ha schierato lo stato maggiore, con in testa Leonardo Ferragamo, per tracciare un bilancio dell’anno concluso e annunciare le nuove sfide. Mentre le novità annunciate al salone nautico di Düsseldorf inizieranno a toccare l’acqua a partire dalla fine di questa primavera, è iniziata a costruzione dello Swan 51, nato dalla penna di German Frers e da quella di Misa Poggi per gli interni, che sarà proposto in tre versioni diverse: Crociera, Comfort e Sport. Molto ricco, infine, il calendario di regate del circuito ClubSwan Ragcing e One Design 2024-25. La stagione è già iniziata nel mese di febbraio ai Caraibi con la RORC Caribbean 600, parte della Swan Maxi Series, e proseguirà in Mediterraneo con diversi appuntamenti, fra cui spicca la Rolex Swan Cup alla quale sono attesi più di 100 yacht. Ancora molti altri gli eventi in programma, tutti rintracciabili su www.nautorswan.com Nuova ammiraglia per il cantiere olandese Saffier. Si tratta dell’SL 46, un performance cruiser che, appartenente alla gamma Luxury, dovrebbe portare il brand fuori dalla nicchia di mercato nella quale fino ad oggi ha primeggiato, ossia quella di barche dallo stile molto classico, per iniziare a competere sul mercato delle moderne barche da crociera mantenendo eleganza e qualità costruttive. Su questo progetto fa la sua comparsa la prua inversa con una delfiniera in carbonio, mentre la poppa è ribaltabile nell’ottica di comode soste in rada. Gli interni prevedono la cabina armatoriale a prua e due a poppa con letti gemelli. Infine, il cantiere ha previsto di produrre il 46 piedi in due versioni: una più mediterranea, chiamata appunto Med, con una sezione di poppa più aperta, l’altra più “nordica”, da cui il nome North, con pozzetto più riparato e in luogo della poppa ribaltabile il garage per il tender. Sunbeam 29.1 Il Sunbeam 29.1 è l’ultimo nata dell’omonimo cantiere austriaco ed è pure l’ultima delle anteprime mondiali che abbiamo visitato al salone nautico di Düsseldorf. Si tratta di un daysailer dalle linee d’acqua filanti, con spigolo a poppa, prua rovesciata e una delfiniera che sporge lateralmente dal piano della coperta. Armato con una randa square top e fiocco autovirante, si propone come una barca molto agile, semplice da governare e piuttosto performante. Gli interni sono coerenti con questo carattere sportivo, quindi piuttosto essenziali: due cuccette laterali in dinette e una doppia a prua, definiscono una sorta di open space che può essere arricchito con moduli di arredo aggiuntivi per creare un locale toilette e una cucina. Swallow Yachts Bay Cruiser 23 Düsseldorf è anche la vetrina di quella nautica che difficilmente vediamo nei due saloni mediterranei d’autunno. Dal punto di vista commerciale, probabilmente, si tratta di barche che non trovano alcun riscontro alle nostre latitudini, ma di certo hanno il loro fascino. A partire dalle prestigiose Rustler, barche classiche e robuste costruite sulle coste della Cornovaglia, o le piccole opere d’arte che nascono nel Galles da Swallow Yachts, che al salone tedesco ha portato il Bay Cruiser 21 e il Bay Cruiser 23. Presenze che riflettono un’attenzione a mercati diversi dal nostro ma anche a una cultura del mare che permea tutto il salone, testimoniata tanto dalle piscine in cui i ragazzi si cimentano con gli Optimist quando dalla presenza di antiche imbarcazioni riprodotte con le tecniche tradizionali di lavorazione del legno e del cordame. Wally ha annunciato ben due vari di unità a vela per la prossima estate: il cruiser-racer wallywind110, perfetto mix tra una barca da crociera bluewater e uno yacht da regata dalle prestazioni eccezionali e il wallyrocket51, il pure racer one-design progettato per vincere nelle più diverse competizioni grazie a caratteristiche innovative, dislocamento ultraleggero e uno scafo altamente performante. Ne parliamo nell’intervista a Stefano De Vivo, in altra parte di questo fascicolo. Wauquiez 55 Altro progetto che vedremo in acqua prossimamente, il debutto in questo caso è previsto per Cannes 2024, è quello del Wauquiez 55, 16,40 metri di barca destinati a segnare una svolta nello stile del cantiere. I primi rendering mostrano una barca effettivamente diversa dai modelli precedenti, pur mantenendo il concetto del deck saloon. Spiccano l’inedita prua inversa e gli spigoli che corrono lungo le murate, con una lunga delfiniera che porta la lunghezza fuori tutto a 17,50 metri. Novità anche in pozzetto, per la presenza di due prendisole e un grande T-Top. Gi interni, curati da Stéphan Roseo – mentre l’architettura navale è di Marc Lombard – prevedono una grande cabina di poppa a tutto baglio, con accesso diretto all’esterno, e una cabina a prua. La motorizzazione è affidata a due propulsori da 50 HP. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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