Barche a vela: le novità presenti a Dusseldorf di Nico Caponetto il 7 Mar 2025 Sommario Beneteau First 30Bestevaer 54Club Swan 28Dragonfly 36Lago 26Saffier SL 46Solaris 55X-Yacht XR41 Beneteau First 30 Il cantiere francese Beneteau punta a rinnovare i fasti del leggendario First 30 del 1977 proponendo il nuovo First 30 presentato in anteprima al Boot. Seguendo le orme del modello maggiore, cioè il First 36, vincitrice dell’EYOTY 2023, la nuova barca ha preso forma nel cantiere Seascape in Slovenia, con versioni sia cruising sia racing. A firmare il progetto sono i soliti noti: Andraz Michelin e Kristian Hajnsek, che hanno potuto contare per le linee d’acqua sul talento di Sam Manuard. Il risultato è una barca veloce, dalle linee molto sportive ma con una tuga piuttosto evidente che garantisce ottime altezze interne. La barra comanda un timone a doppia pala, mentre una deriva a T porta il pescaggio a sfiorare i due metri. Per la costruzione dello scafo, i maestri del laminato di Pure-Design hanno lavorato per ottimizzare i pesi, mentre all’italiano Lorenzo Argento è stato affidato il compito di realizzare l’esterior design. Essenziali gli interni, ma con il pacchetto premium si aggiunge un tocco di calore. La configurazione base prevede due cabine per quattro posti letto: più che sufficiente per garantire una crociera veloce nel comfort. Bestevaer 54 Il cantiere olandese KM Yachtbuilders, noto per la costruzione di yacht d’altura in alluminio, ha presentato il Bestevaer 54. Questo modello oceanico da 20 tonnellate è stato progettato per affrontare navigazioni impegnative e per garantire sicurezza e comfort anche nelle condizioni più difficili. Come per tutti i Bestevaer, la progettazione è affidata allo studio Dykstra Naval Architects, rinomato per la sua esperienza nel design di imbarcazioni performanti e affidabili. Una delle caratteristiche principali di questo yacht è il suo deck saloon, che offre un ambiente raffinato e molto confortevole. All’interno spicca la zona pranzo, con un tavolo ideale per ospitare fino a dieci persone, e una bella cucina molto attrezzata. Il tavolo da carteggio conquista un bello spazio sulla dritta, segno della forte vocazione per l’altura di questo 17 metri. La versione standard della zona notte prevede due cabine con bagno privato. Un elemento insolito per un progetto Dykstra è il pozzetto relativamente spazioso con due ruote del timone. Lo specchio di poppa accoglie al centro un varco per accedere comodamente alla plancia balneare, mentre il tender può essere movimentato tramite una gruetta sostenuta dal rollbar su cui sono alloggiati i pannelli solari. Altra caratteristica importante di questo progetto è la deriva mobile, che permette di navigare in acque basse e avere accesso anche ai porti minori. Club Swan 28 Nautor ha presentato la piccola di casa, il ClubSwan 28, il più recente e innovativo modello della famiglia Swan, progettato per offrire prestazioni di alto livello in regate monotipo e grande maneggevolezza nella navigazione da diporto. Nato dalla collaborazione tra Nautor’s Swan e il designer Juan Kouyoumdjian, questo scafo di 28 piedi combina tecnologia avanzata e materiali di ultima generazione per garantire velocità, stabilità e facilità di conduzione. Costruito interamente in carbonio pre-preg per ottenere leggerezza e rigidità, presenta un design molto sportivo. La carena è ottimizzata per ridurre la resistenza idrodinamica, mentre il piano velico, piuttosto potente nonostante il ficco autovirante e grazie alla randa square-top, è promessa di ottime prestazioni in tutte le condizioni di vento. L’innovativo sistema di deriva basculante migliora ulteriormente la stabilità e le performance nelle andature più strette. Pensato per regate di alto livello, il ClubSwan 28 mantiene l’inconfondibile DNA Swan, con dettagli raffinati e soluzioni tecniche all’avanguardia. Il pozzetto, spiccatamente ergonomico, è studiato per un equipaggio ridotto e una gestione semplice delle manovre. L’elettronica di bordo è di ultima generazione, con strumenti avanzati per il controllo delle prestazioni e la navigazione strategica. Oltre alle competizioni monotipo organizzate dal circuito ClubSwan Racing, il ClubSwan 28 è adatto anche per crociere veloci a medio raggio, con buoni livelli di comfort. Dragonfly 36 Per due anni e mezzo, il team guidato da Jens Quorning ha lavorato al progetto del nuovo Dragonfly 36, un trimarano di 36 piedi nato come performance cruiser e presentato al salone tedesco anche in una versione touring con fiocco autovirante, mentre, per chi cerca prestazioni adrenaliniche, è disponibile una versione con albero più alto e genoa sovrapposto. In entrambe le configurazioni, i rinforzi in carbonio sono di serie, così come la prua wave-piercer, nota caratterizzante dei Dragonfly, che permette di ridurre il beccheggio e favorire l’apertura dei flussi di acqua, è stata introdotta anche sullo scafo centrale oltre che ai due scafi laterali. I risultati sono la maggiore lunghezza al galleggiamento, più volume, più stabilità e sicurezza, specialmente alle alte velocità. Nello scafo centrale è integrato un bompresso fisso che incorpora anche il sistema di ancoraggio. Il pozzetto è stato ridisegnato più profondo e protetto, mentre la doppia ruota, i quattro winch elettrici e l’organizzazione delle manovre permettono una navigazione in solitaria o con equipaggio ridotto, lasciando spazio libero agli ospiti. Sottocoperta, il layout è essenziale ma curato: cabina doppia a prua, cabina di poppa, bagno, cambusa e una dinette spaziosa. Gli interni sono proposti in frassino di serie o, in alternativa, in olmo. Naturalmente il Dragonfly 36 integra il leggendario sistema Swing-Wing, brevettato dal cantiere 35 anni fa e oggi ancora più evoluto: con una struttura realizzata interamente con materiali compositi high-tech, permette di ridurre la larghezza da 8,12 a 2,70 metri in pochi secondi e senza attrezzi. Lago 26 È l’austriaco Hans Spitzauer, olimpionico e campione del mondo nella classe Finn, l’artefice del progetto del Lago 26, un daysailer estremamente sportivo disponibile con due diverse derive o addirittura foil. Molto affascinante, grazie alle sue linee così estreme, ma proprio per questo non certo adatto a un armatore alle prime armi. A Düsseldorf abbiamo visto la versione Speedster dedicata a equipaggi ridotti o alla navigazione in solitario, grazie a rigging, coperta e piano velico ottimizzati per questo tipo di gestione. Tra le modifiche principali: bompresso fisso, fiocco autovirante, assenza di paterazzo e tutte le manovre a portata di timoniere. All’interno, la barca offre una cabina poppiera con due cuccette, garantendo un minimo di comfort per le brevi crociere. Dal punto di vista prestazionale, le differenze rispetto al modello originale sono contenute, grazie a un albero in carbonio ad alto modulo e vele ad alte prestazioni. A completare il pacchetto, un innovativo sistema di propulsione elettrica con motore e-pod, elica abbattibile e batterie al litio. Un progetto che punta su velocità, semplicità e tecnologia, rendendo il Lago26 Speedster un’opzione intrigante per gli amanti della vela in solitaria. Saffier SL 46 Tra i leader nel settore dei daysailer, Saffier Yachts entra in un territorio inedito con il lancio di un luxury performance cruiser: il Saffier SL 46. Un modello declinato in due versioni distinte, una destinata al mercato mediterraneo e una per il mercato nordeuropeo. La principale differenza tra le due riguarda la parte poppiera: la versione mediterranea è caratterizzata da un’ampia superficie aperta a poppa, con una piattaforma da bagno abbattibile e sedute per il timoniere che si trasformano in prendisole. Al contrario, la versione nordica presenta una poppa più alta, con un garage per il tender sottostante e un solarium trasformabile i due chase-lounge. La doppia ruota del timone, con le manovre riportate molto vicine alla postazione del timoniere, rappresenta uno dei tratti distintivi del cantere che non prescinde dall’idea del governo in solitaria. L’interno del Saffier SL 46 prevede tre cabine con relativi bagni. In termini di performance velica, giocano a favore la costruzione ottimizzata per contenere il peso, il rigging organizzato per le competizioni (nonostante il fiocco autovirante), una deriva a T disponibile in due misure e un bompresso in carbonio. Solaris 55 Una novità interessante che va a sostituire il modello del 2018: è il nuovo Solaris 55 che il cantiere di Aquileia ha presentato in anteprima mondiale. Il progetto è firmato ancora una volta dall’argentino Javier Soto Acebal, che ha concentrato i suoi sforzi sull’ottimizzazione della stabilità e dell’equilibrio, adottando un approccio piuttosto radicale, conferendo una notevole volumetria alla prua. Un lavoro accurato è stato svolto anche nella distribuzione dei volumi lungo la barca, con l’obiettivo di mantenere una prua portante e sollevata, garantendo così un comportamento di planata ottimale e una linea elegante sulle onde. Il layout del ponte ripropone decisamente la fisionomia delle barche Solaris: le ruote sono collocate in una posizione esterna estremamente lontana dal centro, con i winch facilmente accessibili, collocati a pochi centimetri dalla postazione del timoniere. In pozzetto, due tavoli separati garantiscono un facile passaggio verso la tuga. Un punto forte della barca è il garage, che ospita un tender con motore fuoribordo. Per gli interni, Solaris ha scelto un nuovo partner, Adi Design, mantenendo inalterato il connubio fra eleganza e qualità dei materiali. La disposizione interna prevede tre cabine di cui quella armatoriale collocata a prua, che può essere arredata con un letto a isola o laterale. All’estremità si può scegliere tra un’ampia cala vele o una cabina per l’equipaggio. X-Yacht XR41 Anteprima mondiale per il nuovo modello del cantiere danese, che prosegue nell’innovazione delle sue linee tradizionali. Prua inversa, importanti slanci e svasature nella zona prodiera, superficie bagnata ridotta al minimo per ottenere il massimo con arie leggere. La barca è disponibile nelle versioni racing e sport ed è progettata per offrire anche un interno confortevole per crociere veloci, con una cabina armatoriale spaziosa a prua e una cucina completamente attrezzata. Alcuni elementi dell’interno sono modulari, in modo da essere rimossi facilmente per adattarsi alle esigenze delle competizioni. Altra novità è rappresentata dalle ampie possibilità di personalizzazione, sia sul piano croceristico sia per adeguarsi ai regolamenti di regata. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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