Il contratto di refitting di uno yacht (terza parte) di Redazione Nautica il 23 Nov 2020 Torna al sommario a cura dell’Avvocato Andrea Petragnani Ciancarelli Proseguiamo l’analisi del contratto di ristrutturazione di uno yacht, meglio conosciuto come contratto di refitting. Nel numero precedente abbiamo analizzato l’argomento anche sotto il profilo finanziario, individuando quelli che sono i principi base di estimo navale; nel primo abbiamo analizzato il formulario ICOMIA, forse il più diffuso per i large yacht. In questo caso, dovendo addentrarci nella materia, non possiamo non considerare i vari soggetti coinvolti e fare un’analisi preliminare del contesto. Occorre infatti individuare i soggetti coinvolti: nel caso di lavori di unità di certe dimensioni, avremo oltre che le due parti – armatore committente e cantiere esecutore – anche, necessariamente, un tecnico con funzione di direttore lavori e, nel caso di unità ancora più grandi, un project manager con alcuni compiti specifici. È inutile dire che nel momento in cui i numeri in gioco diventano rilevanti sarà di assoluta importanza, nella fase precontrattuale, l’assistenza di un legale con specifica esperienza nel settore yachting. Sarà infatti a lui deputata, durante la fase di negoziazione, un’attività di due “diligence” con il supporto di un commercialista, al fine di valutare lo “status” finanziario del cantiere e quindi limitare al massimo spiacevoli sorprese. Ma altrettanto importante sarà il lavoro che egli dovrà fare, “a quattro mani” con un perito altrettanto esperto, al fine di redigere un modello contrattuale che sia adeguato alla tipologia di lavori, spesso molto complessi visto che sarà previsto certamente anche l’apporto tecnico di aziende esterne, essendo la materia generale di trasformazione navale da sempre foriera di contestazioni. Abbiamo infatti a che fare con una attività estremamente complessa con un coefficiente aleatorio molto alto in quanto, a differenza delle nuove costruzioni, spesso l’attività di smontaggio, sostituzione o ricostruzione può molto facilmente determinare l’impossibilità di rispettare il cronoprogramma, molto più che in una costruzione ex novo di uno yacht. Ne deriva che sarà di assoluta importanza la redazione di un dettagliato preventivo sia in termini di costi, con espresso limite di aumento di spesa, sia in termini di rispetto delle tempistiche prestabilite, al fine di non incorrere nella palude contrattuale delle penali. Questa attività preparatoria del preventivo lavori è spesso sottovalutata, ma è invece determinante per la “rotta” che prenderanno successivamente i futuri lavori. In questa fase sarà determinate la grande esperienza del surveyor e la sua conoscenza delle effettive capacità della struttura. L’elaborato che verrà consegnato sarà la base di lavoro per le attività del legale competente che verrà incaricato, laddove – lo ricordiamo – più saranno complessi i lavori, più sarà necessaria la sua presenza. Ma torneremo su questo argomento nella rubrica del prossimo numero. <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Dicembre 2020</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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