Il contratto di refitting di uno yacht (prima parte) di Redazione Nautica il 30 Set 2020 Torna al sommario Rubrica a cura dell’Avvocato Andrea Petragnani Ciancarelli Proseguiamo l’analisi delle tematiche direttamente o indirettamente collegate all’attuale pandemia continuando ad affrontare l’argomento della costruzione delle unità da diporto. In questo caso iniziamo ad analizzare nello specifico il contratto di ristrutturazione di uno yacht, meglio conosciuto come contratto di refitting. Nel settore dei grandi yacht l’attività di refitting rappresenta un’importante occasione lavorativa tanto per i cantieri adeguatamente strutturati, quanto per le società che hanno il management delle grandi barche, le quali, in questo caso, spesso rivestono un ruolo principale. Si tratta di un contratto tecnicamente complesso, riconducibile secondo il diritto italiano al contratto di appalto. Tuttavia, nello yachting internazionale così come per altre fattispecie, spesso si fa ampio ricorso ai formulari internazionali delle associazioni di categoria. Nel caso specifico esiste un modello contrattuale distribuito dall’ICOMIA che contribuisce a dare un notevole impulso di standardizzazione alla contrattualistica in materia di riparazioni navali nel segmento dei grandi yacht. Questo formulario è di fatto la naturale evoluzione del Bimco Standard Ship Repair Contract, noto come Repaircon. Questo modello sviluppato dalla BIMCO – la nota Baltic and International Maritime Council, associazione a cui fanno capo le principali società armatoriali con sede in Danimarca sin dal 1905 – è utilizzato quasi esclusivamente per le navi mercantili. Ma il modello maggiormente in uso nel settore dei superyachts è senza dubbio il formulario creato dall’ICOMIA. Com’è noto agli operatori, l’International Council of Marine Industry Association è l’associazione internazionale con sede in Inghilterra alla quale fanno capo le singole compagini nazionali del settore diportistico, tra cui la nostra Confindustria Nautica. Questo modello contrattuale è certamente il più diffuso nel settore, tanto da essere riconosciuto come il modello contrattuale di riferimento per la cantieristica specializzata in questo particolare settore del diporto. L’utilizzo di questo formulario prevede come per altri modelli contrattuali di altre associazioni di categoria un determinato codice di comportamento da rispettare. Tra queste norme ricordiamo in particolare: la necessità di confermare per iscritto e distribuire istruzioni, disegni tecnici e piani di produzione; una copertura assicurativa con massimale minimo di dieci milioni di Euro; la presenza di un project manager esperto; l’utilizzo esclusivo di materiali certificati; il rispetto di tutte le regole di sicurezza e tutela ambientale. Torneremo su questo argomento nel prossimo numero della rubrica. <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Ottobre 2020</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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