Mare nostrum Ricci di mare a rischio, le azioni per tutelarli Foto del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari – Guardia Costiera C’è un conosciuto abitante dei fondali molto appetibile e per questo ricercato, ma prelevato in maniera insostenibile, al punto da metterne a rischio la sopravvivenza. È il riccio di mare Paracentrotus lividus, spinoso echinoderma tipico degli habitat costieri mediterranei, dove vive tra le rocce e la posidonia, fino a 30 metri di profondità. Si distingue per la sua colorazione, dal viola al marrone al verdastro, rispetto al consimile nero, che rappresenta invece la specie Arbacia lixula, meno richiesta dal mercato. Spesso, sono indicati rispettivamente come “femmina” e “maschio”, ma in realtà si tratta di due specie distinte. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=121012" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 28 Dic 2021 Continua a leggere
Mare nostrum Nidificazione record in Italia per le tartarughe marine Torna al sommario Quella trascorsa, anche per le alte temperature che l’hanno caratterizzata fino a settembre, è stata un’estate record per la nidificazione di tartarughe marine in Italia. Non solo per la l’alto numero, ma anche per l’ubicazione, lasciando supporre come l’areale riproduttivo e la frequentazione di acque costiere della… di Simone Repetto il 30 Nov 2021 Continua a leggere
Mare nostrum A pesca di reti per sostenere l’ambiente marino e l’economia circolare Tra i rifiuti abbandonati in mare che destano maggiori preoccupazioni ci sono le reti e, in generale, gli attrezzi più diffusamente utilizzati dalla pesca commerciale. Alcuni vagano trasportati dalle correnti, altri sono presenze stabili nei fondali da decine di anni, a cui vanno ogni anno ad aggiungersene di nuovi, creando delle vere e proprie trappole per ogni forma di vita che ha la sfortuna di incapparvi. Spesso, accumulandosi, vanno a formare dei grovigli sempre più grandi, oppure si legano a relitti ed altri grandi oggetti dismessi dall’uomo, creando delle nuove e poco rassicuranti strutture sommerse nel profondo blu. [caption id="attachment_118631" align="aligncenter" width="378"] Foto Aldo Ferrucci[/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=118624" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 30 Ott 2021 Continua a leggere
Mare nostrum Cresce l’impegno aziendale per salvare il Mediterraneo Anche il mondo imprenditoriale che lavora a contatto col mare si adegua sempre più alle nuove esigenze dettate dalla “blue and green economy”, abbracciando politiche rivolte a un’economia circolare e una sostenibilità ambientale spinta. Secondo il Rapporto sull’economia circolare 2021, a cura del Circular Economy Network, l’Italia è virtuosa e si colloca al primo posto in classifica tra i cinque principali Paesi europei. In proposito, dalla Sardegna arriva la notizia della neonata “Blue Community” di MEDSEA, fondazione impegnata nella tutela degli ecosistemi marini costieri, dove le aziende sarde scommettono sul futuro sostenibile dell’isola, impegnandosi per uno sviluppo più “circolare”. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=113796" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 28 Set 2021 Continua a leggere
Mare nostrum Morbillivirus, il killer dei cetacei Morbillivirus dei cetacei è un patogeno altamente contagioso che infetta i mammiferi marini, causando una malattia respiratoria e neurologica con esito spesso fatale... di Simone Repetto il 30 Lug 2021 Continua a leggere
Mare nostrum Una balena grigia nel Mediterraneo Foto di Samuele Wurtz e Gabriele Principato - Artescienza Ancora una volta, il Mediterraneo non finisce di stupire quanto ad avvistamenti di grandi cetacei. L’ultimo, in ordine di tempo, ha riguardato nientemeno che una balena grigia (Eschrichtius robustus), specie che vive abitualmente nell’oceano Pacifico. Dopo un primo avvistamento nelle acque marocchine a marzo 2021, ad aprile è comparsa a Ponza e nel golfo di Napoli, per poi risalire il Tirreno lungo le coste laziali e toscane, entrando nel mar Ligure e proseguendo verso Ovest, nel golfo del Leone. Si tratta di un giovane esemplare chiamato Wally, lungo circa 7,70 metri, apparso ai ricercatori che l’hanno seguito e monitorato, insieme alla Guardia Costiera, piuttosto magro e certamente spaesato, alla ricerca della via del ritorno verso Gibilterra. Nel Mediterraneo è la seconda volta che la specie viene segnalata, dopo che un adulto nel 2010 lo attraversò per intero, fino alle coste israeliane; tre volte in Atlantico (nel 2013, di fronte alla Namibia), oceano dove la balena grigia è ritenuta estinta da oltre tre secoli. Con molta probabilità, l’esemplare vi è giunto attraversando il famoso “passaggio a Nord-Ovest” in acque canadesi, sempre più libero dai ghiacci e dunque facilmente percorribile, provenendo dai mari intorno all’Alaska, considerati di “pascolo” estivo per le balene grigie, che vi giungono provenienti dalla penisola della California, dove si riproducono. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=109107" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 31 Mag 2021 Continua a leggere
Mare nostrum WWF, un piano per il Mediterraneo Torna al sommario Se quasi un terzo del Mediterraneo venisse protetto adeguatamente, i suoi stock ittici, inclusi quelli di grande valore commerciale, potrebbero rigenerarsi invertendo la tendenza in corso al depauperamento, visto che il 9,68{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} è considerato “protetto” e solo l’1,27{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} è effettivamente tutelato. È quanto sostiene l’ultimo report del… di Simone Repetto il 29 Apr 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Riforma del Codice della Nautica: le costruzioni per il diporto Codice della nautica art. 3 è dedicato a un argomento di vasto interesse e cioè la classificazione delle unità da diporto... di Simone Repetto il 29 Apr 2021 Continua a leggere
Nautimondo Pesca sostenibile, la Charfia patrimonio dell’Unesco Prezioso riconoscimento e nuove opportunità di sviluppo per il tradizionale sistema di cattura a mano, ancora praticato dai pescatori delle isole Kerkennah. Nell’ultima sessione del 2020, la commissione Unesco ha promosso a patrimonio immateriale dell’umanità un sistema di pesca tradizionale, ancora praticato in Tunisia, alle isole Kerkennah. È la cosiddetta “charfia” (o “charfiya”), una tecnica di cattura passiva su bassi fondali, che sfrutta i movimenti marini e impiega materiali naturali per la sua tipica costruzione. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=107403" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Simone Repetto il 30 Mar 2021 Continua a leggere
Mare nostrum Le mascherine della vergogna OceansAsia, stima che miliardi di mascherine siano finite in mare da inizio pandemia da COVID-19, rappresentando un serio pericolo per la fauna e gli habitat marini... di Simone Repetto il 1 Mar 2021 Continua a leggere