Didattica I problemi legati al carburante Ogni volta che saliamo in barca controlliamo l’indicatore di livello del carburante per sapere di quanta autonomia possiamo ancora disporre. Ma quante volte andiamo a controllare i nostri serbatoi e gli impianti connessi? Quasi mai, purtroppo. [caption id="attachment_118942" align="aligncenter" width="600"] Indicatore di livello visivo con valvola[/caption] Eppure questi rappresentano la nostra riserva di energia e sono tra gli elementi che influiscono sulla sicurezza e affidabilità della nostra imbarcazione, che sia a motore o a vela. Infatti, i problemi che possiamo riscontrare più comunemente sono collegati proprio al carburante o ai serbatoi o all’impianto di alimentazione con i relativi filtri e prefiltri. Esaminiamoli considerando le possibili soluzioni da adottare. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=118938" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 30 Ott 2021 Continua a leggere
Didattica Il consiglio del Tecnico – Acque grigie, acque nere Cominciamo con le definizioni. Le cosiddette acque grigie altro non sono che gli scarichi delle docce interne, di qualche lavabo e della cucina; le acque nere sono gli scarichi dei gabinetti (dal 2018 le unità da diporto dal 2018 devono avere obbligatoriamente un serbatoio di accumulo). [caption id="attachment_113569" align="aligncenter" width="600"] Serbatoio acque nere[/caption] Vanno a finire in due serbatoi separati da dove poi vengono pompate fuoribordo (oltre le 15 miglia dalla costa) o, nel caso delle acque nere, aspirate da appositi sistemi presenti (ma più spesso assenti) nel porto. Generalmente, per le acque nere è presente una chiave a tre vie che consente - quando possibile - di scaricare anche direttamente a mare senza utilizzare il serbatoio di accumulo e, in entrambi i casi, c’è un sistema automatico che entra in funzione in condizione di troppo pieno. [caption id="attachment_113568" align="aligncenter" width="600"] Serbatoio acque grigie con ispezione[/caption] I serbatoi di accumulo sono generalmente ubicati in sentina e sono dotati di tappi di ispezione che permettono di raggiungere i sensori di livello che azionano anche automaticamente la pompa di svuotamento, quasi sempre posta vicino al serbatoio nel caso delle acque nere e al suo interno nel caso di quelle grigie. Tali serbatoi hanno anche uno sfiato d’aria dotato di un filtro anti-odore ai carboni attivi che ... [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=113563" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Prove di navigazione a motore Prova di navigazione del Libeccio 9.5 WA del Cantiere Mimì Dall’esperienza della versione Sport, di cui mantiene la carena, un walkaround che evoca la tradizione campana con elementi di modernità... di Francesco Baratta il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Didattica Immancabile tester Uno degli strumenti che a bordo non dovrebbero mai mancare è il tester o multimetro. Si tratta di un piccolo apparecchio che nelle versioni base misura i Volt (tensione V), gli Ampere (intensità di corrente A) e gli Ohm (resistenza Ω). Di semplice utilizzo e anche economico (dai 10 Euro a salire) può risolvere numerose problematiche molto comuni. Vediamo a cosa può servire: 1) La basilare e più semplice funzione del tester è quella di misurare i Volt, anche di una batteria. Per far ciò posizioniamo il commutatore sulla indicazione “V” in corrente continua CC o DC (talvolta il simbolo è anche formato da una V e da una lineetta affiancata da tre linee più corte o puntini) nel range di misura adeguato, per esempio fino a 50 V, e connettiamo i punti di misura con i puntali isolati in dotazione dell’apparecchio verificando le polarità. In tale tipologia di misurazione, collegando lo strumento con i due poli della batteria possiamo stabilirne lo stato di carica. Infatti se il quadrante indica una tensione di circa 12,8 V (con impianti a 12 volt) e 25,2 V (con impianti a 24 volt) significa che abbiamo le batterie potenzialmente cariche. Ma tale indicazione potrebbe variare con alcune batterie particolari (come le Optima o similari) dove la tensione di massima carica può essere maggiore di circa 1 Volt, con impianti a 12 V, e di circa 2 V, con impianti a 24 V. Comunque non sempre è sufficiente misurare la tensione per conoscere l’efficienza di una batteria, poiché può capitare che tra le celle interne dell’accumulatore vi siano collegamenti degradati che, pur consentendo la lettura di una tensione corretta, non permettono comunque il corretto flusso di corrente (l’amperaggio) necessario alle nostre richieste. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=112380" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Francesco Baratta il 28 Lug 2021 Continua a leggere