Didattica America’s Cup: cosa resta delle Formule 1 del mare Analizziamo le analogie tra gli AC 75, le barche volanti dell’ultima edizione dell’America’s Cup, e la Formula 1: i foil come le gomme, lo scafo come il telaio, le vele come il motore. [caption id="attachment_110844" align="aligncenter" width="800"] Luna Rossa Prada Pirelli[/caption] Ne hanno parlato i commentatori televisivi e i giornalisti per cercare di spiegare al grande pubblico queste strane e complicatissime macchine volanti che sfrecciavano a 40 nodi spinte da un vento di soli 15! Ne abbiamo parlato spesso anche noi su queste pagine, cercando di andare un po’ più nel dettaglio tecnico. [caption id="attachment_110845" align="aligncenter" width="800"] Emirates Team New Zealand, Luna Rossa Prada Pirelli Team[/caption] E spesso, anche noi abbiamo fatto ricorso a questa analogia sia per necessità di semplificazione sia perché, proprio come per la Formula Uno, resta difficile riuscire a immaginare come la tecnologia sviluppata per gli AC75 - le barche volanti - possa riguardare noi comuni mortali che con la barca semplicemente navighiamo … senza volare! [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=110841" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Ambiente Mare Dai motori General Motors all’Idrogeno, Torino guarda al futuro Dai 700 ingegneri e tecnici del centro di ingegneria PUNCH Torino, già General Motors Global Propulsion Systems, le visioni e i progetti per dare nuova vita ai motori Diesel. Torino, capitale italiana dell’automobile, verissimo. Ma Torino è la città dove si guarda anche al futuro dei motori Diesel, compresi quelli utilizzati in barca. E dove si guarda anche all’idrogeno. Infatti, nel campus universitario del Politecnico esiste un centro di ingegneria che studia dal disegno del motore all’elettronica, fino a tutte le fasi di verifica e collaudo sui prototipi. [caption id="attachment_109174" align="aligncenter" width="800"] L’AD DI PUNCH Pierpaolo Antonioli.[/caption] Parliamo di oltre 700 persone, quasi tutti ingegneri, informatici, fisici e matematici, che lavorano giorno e notte in costante collegamento con gli altri siti produttivi della General Motors, GM, il colosso mondiale dei motori del quale il centro di ingegneria di Torino è stato parte integrante. E, di fatto, continua ad esserlo anche dopo che, lo scorso anno, è stato acquisito dalla multinazionale Belga PUNCH Group per farne una “azienda leader nell’integrazione e produzione di sistemi di propulsione”, come afferma Guido Dumarey, fondatore e CEO di Punch Group, che continua: “L’obiettivo sarà fornire servizi di ingegneria di alto livello a GM e a nuovi clienti, così come lo sviluppo e la produzione di motori e trasmissioni sul mercato globale”. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=109173" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 31 Mag 2021 Continua a leggere
Ambiente Mare Progettare e costruire per il futuro, verso la barca sostenibile, non solo ecologica Mobilità sostenibile è un concetto che riguarda non solo i consumi e le emissioni di un qualsiasi mezzo di trasporto, ma tutta la sua vita, dalla costruzione al fine vita, passando per la fase di utilizzo. Anche per una barca, dove questo concetto fa ancora fatica ad affermarsi. Quando si parla di barca sostenibile si pensa immediatamente a una barca con emissioni inquinanti limitate o, addirittura, assenti, come nel caso di una propulsione full electric. Ma il concetto di sostenibilità di un qualsiasi mezzo di trasporto - barca compresa - va ben oltre le sole emissioni e comprende tutte le sue fasi di vita, dalla produzione allo smaltimento finale. Passando, ovviamente, per la fase di utilizzo, che però non basta per definire la barca stessa un oggetto sostenibile o meno. Così come non è sufficiente utilizzare materiali riciclabili. [caption id="attachment_109210" align="aligncenter" width="698"] Ridurre le emissioni inquinanti è un aspetto importante ma non è l’unico se si vuole dare un senso pieno alla parola sostenibilità nella nautica. È infatti necessario pensare anche all’aspetto economico e al cosiddetto fine vita. Lo schema mostra come una nautica sostenibile si realizza quando vengono raggiunti gli obiettivi nei cerchi attraverso gli strumenti descritti nei rettangoli.[/caption] Addirittura, l’inesauribile fonte di informazioni rappresentata da Wikipedia, descrive la mobilità sostenibile come quella “modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli”. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=109192" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 31 Mag 2021 Continua a leggere
Project e design nautico Maverick, la deriva “quattro in uno”! Maverick, una parola che utilizzavano i cowboys del mitico Far West per indicare i giovani capi di bestiame privi di marchio che vivevano in condizione di semi-libertà. Questo ci dice l’inesauribile fonte di informazioni rappresentata da Wikipedia. E Maverick, non a caso, è il nome scelto per questo piccolo mezzo nautico che ci regala la libertà o, meglio, la semi-libertà di scegliere la configurazione che più ci piace tra le 4 possibili per vagabondare sulle praterie marine: deriva a vela, SUP (Stand Up Paddle), windsurf, SUS (Stand-Up Sailing) sono, infatti, i possibili utilizzi di questa piattaforma. Prodotta dall’inglese Maverick World ltd e, da un paio di anni, distribuita anche in Italia da YachtSynergy a Marina di Cala Galera, Maverick è nata dalla matita del designer italiano Daniele Vitali, un designer sulla cresta dell’onda con alle spalle la partecipazione al concept dell’Open Bic e collaborazioni con Laser Performance e RS Sailing. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=109153" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 31 Mag 2021 Continua a leggere
Project e design nautico Gerrisboats, le manca solo il nome! Torna al sommario Esistono tantissime tipologie di imbarcazioni, quelle plananti e quelle dislocanti, i catamarani e i trimarani, gli Swath e gli aliscafi. Nonostante ciò, l’imbarcazione che presentiamo questo mese non rientra di fatto in nessuna delle categorie esistenti. Una difficoltà insormontabile anche per i loro ideatori che, per il… di Andrea Mancini il 29 Apr 2021 Continua a leggere
Nauticontest-progetti • Project e design nautico DM 48, L’idrogeno incontra la vela Sviluppo del progetto per una barca a vela oceanica energeticamente autosufficiente A cura di Andrea Mancini e Luca Mauro Una opportunità per giovani progettisti NAUTICONTEST è un’iniziativa free access che vuole dare spazio alle nuove idee provenienti da chi si prepara a diventare il progettista di domani valorizzando quei progetti belli ed originali che, al tempo stesso, siano anche potenzialmente realizzabili. Tutti gli studenti d’Italia frequentanti un corso universitario o un Master di formazione che sia caratterizzante del settore Nautico e Navale (Ingegneria Nautica, Ingegneria Navale, Architettura, Design, Disegno Industriale, etc) che possono partecipare per vedere la propria tesi di laurea pubblicata all’interno della prestigiosa rivista! Per partecipare: www.nautica.it/nauticontest Progettista Danielle Maman Università/Scuola di Specializzazione Università di Genova Corso di Laurea/Master Laurea magistrale in Ingegneria Nautica Anno conseguimento titolo di studio 2019 [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=108035" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 28 Apr 2021 Continua a leggere
Project e design nautico Gogo, verso una sostenibilità al 100% Può sembrare la solita variazione sul tema pedalò, con tanto di personalizzazioni fantasiose. Invece, Gogo è una piccola barchetta elettrica di nemmeno 4 metri che rappresenta il tentativo di una barca sostenibile al 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}. Quindi non solo un tipo di propulsione che riduce o elimina le emissioni inquinanti, ma un oggetto pensato per essere completamente riciclabile, sicuro, economico e facile da utilizzare. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=107121" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 30 Mar 2021 Continua a leggere
Didattica Pierluigi Ausonio e Plana Design, il mago delle carene Più propriamente preferisce definirsi specialista di idrodinamica applicata. Ma, comunque lo si voglia considerare, stiamo parlando di uno dei massimi esperti internazionali di progettazione navale e di un grande innovatore. La carena, il guscio che dà forma allo scafo. Un elemento misterioso per i più ma fondamentale per determinare il DNA di una barca: dalla tipologia alle caratteristiche di velocità, di tenuta al mare, di comfort e di economicità in navigazione. Insomma, qualcosa che dovremmo conoscere a fondo nel momento della scelta. E, invece, spesso ne dimentichiamo l’esistenza. D’altra parte sta sott’acqua, non si vede: dunque, semplicemente non esiste! Per fortuna tanti cantieri sono pienamente coscienti dell’importanza di questo fondamentale elemento. A volte la studiano e la sviluppano in casa, ma sempre più spesso si rivolgono a super specialisti del settore: quelli che, in gergo, vengono chiamati “carenisti”. Uno di questi, e tra i più importanti, è l’ingegnere Pierluigi Ausonio che, negli ultimi trent’anni, con la sua PLANA Design (acronimo di Pierluigi Ausonio Naval Architecture) ha firmato carene per cantieri del livello di Azimut-Benetti, Codecasa, Baglietto, Rodriquez, Mondomarine, Cantieri di Lavagna, Canados, Perini Navi, Picchiotti, Sanlorenzo, Overmarine e molti altri. Carene e non solo, visto che in linea con quello che egli stesso definisce “approccio integrato al progetto”, nel suo lavoro si occupa, direttamente o indirettamente, di tutti gli altri aspetti che hanno a che fare con l’opera viva: dunque propulsione, distribuzione dei pesi a bordo e molto altro. Desiderando saperne qualcosa di più, abbiamo un po’ forzato la sua proverbiale riservatezza - d’altronde disegna carene, ovvero cose che non si vedono - e siamo riusciti a rivolgergli qualche domanda. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=107606" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 30 Mar 2021 Continua a leggere
Project e design nautico Eco Cruiser 50 di Alva Yach Eco Cruiser 50 di Alva Yacht Motorizzazione elettrica, pannelli solari, fuel cell, per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e di sostenibilità ambientale... di Andrea Mancini il 1 Mar 2021 Continua a leggere
Project e design nautico Yachting accessibile, una barca per tutti [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=106171" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] ">Design for All è un principio da applicare a qualsiasi forma di progettazione che voglia davvero definirsi inclusiva. Non fa eccezione la nautica, che oggi può contare sulle preziose linee-guida di un libro importante. "L'invenzione nasce spesso da un bisogno: è il problema che ti porta a nuove soluzioni, spesso migliori di quelle normalmente utilizzate.” Con queste parole Andrea Stella, velista disabile e fondatore della Onlus “Lo Spirito di Stella” impegnata in campagne per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di sensibilizzazione sulla disabilità, introduce il libro di Paolo Ferrari “Progettare imbarcazioni accessibili, un nuovo approccio per lo yacht design” recentemente pubblicato da Tecniche Nuove. In questo libro l’architetto Paolo Ferrari, uno dei massimi esperti di progettazione di imbarcazioni accessibili a vela e a motore, esamina il tema della disabilità a bordo dell’oggetto barca in modo completo e rigoroso, al fine di offrire soluzioni progettuali inclusive, ma soprattutto un approccio alla progettazione della barca che tenga realmente conto delle esigenze di tutti. Stiamo parlando del Design for All (DfA), in italiano progettazione inclusiva, un approccio alla progettazione relativamente recente che, però, si sta affermando sempre più in particolare in edifici destinati ad uso collettivo. p style="text-align: center;">[button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=106171" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 28 Feb 2021 Continua a leggere