Porto di Palermo ecco come cambierà di Redazione Nautica il 29 Apr 2022 I palermitani che ancora ricordano come appariva l’area circostante il Molo Trapezoidale del porto di Palermo – qui in uno scatto del fotografo Attilio Taranto – troveranno presto una realtà molto differente. Del resto, un po’ tutto il porto sta cambiando volto. Infatti, da quando, nel 2017, Pasqualino Monti è diventato presidente dell’Autorità di Sistema della Sicilia occidentale, sono state avviate molte opere rilevanti per l’adeguamento e la riqualificazione dei porti siciliani di Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, ma soprattutto, di Palermo. Il progetto prevede infatti che adesso il Porto di Palermo sia collegato in modo diretto alla città, sia più pulito e funzionale e disponga anche di strutture adatte al turismo nautico, allo sport e allo svago. Molti manufatti sono già stati dismessi e tolte anche le due gru gigantesche che non erano mai state utilizzate. Si sono, così, potute creare vaste aree, pronte per un nuovo uso. Abbiamo incontrato l’ingegnere Salvatore Acquista, Responsabile unico del Procedimento. Sommario Quali sono le principali modifiche che subirà il Porto di Palermo?Quali servizi per i diportisti sono previsti nel nuovo Porto di Palermo?E i cantieri, una volta numerosi, adesso dove si trovano?Ma tutto ciò comporta anche una profonda trasformazione dell’area portuale.L’area verde del nuovo Porto di Palermo Si prevede pure la costruzione di qualche edificio? Quali sono le principali modifiche che subirà il Porto di Palermo? Il molo trapezoidale subirà una totale trasformazione. Alla banchina attraccheranno, in una prima parte, gli aliscafi per le isole minori, mentre, per l’ormeggio dei grandi yacht il molo sarà allungato di circa 10 metri. La parte centrale, invece, sarà destinata ai megayacht, lunghi circa 70-80 metri. Quali servizi per i diportisti sono previsti nel nuovo Porto di Palermo? Naturalmente, per i diportisti ci saranno anche vari servizi come le colonnine per acqua e luce in banchina, i presidi antincendio e vari locali, tra cui gli uffici del porto turistico. Inoltre, nel lato sud del molo trapezoidale ci sono già radicati alcuni pontili con gli yacht e sono previste 6 clubhouse a servizio non solo del gestore ma anche dell’utenza, dotate di servizi igienici, docce, lavanderie, ufficio di accoglienza. Il lato est, invece, che un tempo era adibito al traffico commerciale, ora è destinato ai maxiyacht. E i cantieri, una volta numerosi, adesso dove si trovano? I cantieri sono stati riallocati nel molo nord, in una zona nei pressi di Fincantieri e vi si sono già trasferiti. Ciò allo scopo di rendere tutta l’area del Molo Trapezoidale funzionale, pulita e gradevole. Al loro posto sorgeranno, invece, servizi a terra come negozi, ristorazione e ricambi nautici. Si avrà, così, non solo una totale riqualificazione dell’area attrezzata, ma anche una sistemazione ad uso urbano di uno spazio adiacente, confinante col parco archeologico, che comprende l’antico Castello a mare di Palermo, cioè il Forte posto in passato a protezione della città da eventuali attacchi dal mare. Ma tutto ciò comporta anche una profonda trasformazione dell’area portuale. “Senza dubbio, ma, in tal modo, si fondono armoniosamente antico e moderno, passato e presente. Al turista che arriva dal mare si offre, al contempo, sia un comodo ormeggio sia un facile accesso al centro della città e alle sue bellezze artistiche e monumentali. Infatti, essendo stata la Cala, in passato, il vecchio porto della città di Palermo, la sua collocazione la rende tutt’oggi facilmente raggiungibile dai quartieri storici, dalle chiese e dai palazzi più importanti. Ciò costituisce anche un grosso vantaggio per i turisti nautici ai quali permette di raggiungere, anche senza auto, tanti siti di grande interesse architettonico”. L’area verde del nuovo Porto di Palermo Certamente. L’intera area sarà ricca di prati e piante sia nel parco archeologico sia per tutto il suo sviluppo – spazio che viene addirittura raddoppiato – e abbellita anche da una sorta di laguna, posta proprio di fronte le mura del castello, oltre la quale è prevista una sistemazione a verde con varie attività di ristorazione. Questa nuova zona, fruibile a pedoni e ciclisti, rappresenta, inoltre, la continuazione della già esistente passeggiata da Sant’Erasmo alla Cala, la cui realizzazione, avvenuta in anni recenti, aveva già notevolmente migliorato il waterfront cittadino. Si prevede pure la costruzione di qualche edificio? “Per rendere più completa l’offerta turistica, saranno realizzati nove edifici, tra cui un anfiteatro e un centro congressi che sorgerà nell’angolo tra la banchina Sammuzzo e il lato est della banchina trapezoidale. di Lydia Gaziano Scargiali Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!
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