Foto sotto di Antonio Gatani

 

Patti Marina, al centro dell’omonimo golfo che va da Capo Milazzo a Capo Calavà, è una località siciliana di antica origine e di notevole importanza storica.

Derivata dalla vicina Tindari, di origine greca, i cui abitanti ne fuggirono a causa di eventi catastrofici, ha la sua parte più antica su una collinetta tra i monti Nebrodi e il mare, fronteggiando dall’alto l’arcipelago eoliano.

Patti Marina

Una volta fiorente anche per l’attività della pesca, dall’epoca romana fino al XVIII secolo, poté fruire persino di un vero porto, situato alla foce del fiume Timeto, un tempo corso d’acqua navigabile. A Patti i monumenti di interesse storico-artistico certo non mancano, come la bellissima Chiesa Madre, l’incantevole Convento dei Carmelitani Calzati, la Fontana di San Vito e il quartiere Arabite, uno dei più antichi quartieri arabi in Sicilia, rimasto intatto come in origine.

Patti Marina

È tuttavia la costa Saracena, da Capo Milazzo a Capo d’Orlando, ad attrarre maggiormente per la sua spettacolare bellezza. Ai piedi della rupe di Tindari appaiono, ad esempio, tre specchi d’acqua che variano col mutare delle correnti. Si tratta della spiaggia di Marinello, una riserva naturale costituita da due chilometri di strisce di sabbia soffice sormontate da falesie rocciose a picco sul mare turchino.

Patti Marina

 

 

Cosa visitare

Inoltre, sempre nel territorio di Patti, risultano notevoli non solo alcuni siti molto noti come il Santuario della Madonna Nera di Tindari oppure Capo Calavà, la punta che si protrae sul mare proprio di fronte l’arcipelago eoliano.

Al fascino di un tipico paesaggio mediterraneo si unisce anche un ricco patrimonio artistico-culturale, rappresentato da luoghi come l’Area Archeologica, la Villa Romana, ma soprattutto il centro storico della cittadina tirrenica con la Basilica di San Bartolomeo risalente al 1094, commissionata da Ruggero d’Altavilla, gli incantevoli e suggestivi Musei della Ceramica e Diocesano e la Villa Pisani.

Patti Marina, un tempo dotata di un vero porto alla foce del Timeto, dispone ora solo di un pontile d’attracco lungo 30 metri che potrebbe, però, consentire almeno la riattivazione della tratta turistica verso le Isole Eolie.

Il sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore, ne ha caldeggiato vivamente la messa in funzione per la stagione estiva, ma allo stato attuale non sembra che lo storico servizio di trasporto turistico verso l’arcipelago eoliano possa decollare.

Patti Marina

La restituzione dell’approdo, che aveva subito gravi danni a causa delle mareggiate invernali, infatti, sarebbe un evento decisivo per la città, non solo per il decoro e la fruibilità del waterfront, ma soprattutto per la spinta che la riattivazione della tratta darebbe all’intero indotto turistico.

La situazione attuale

Alcune opere sono state eseguite: si è avuto, così, sia il collaudo delle opere di riqualificazione del pontile di attracco sia il placet dell’assessorato regionale della Pesca mediterranea che ha erogato i due finanziamenti (uno di circa 250.000 euro per il completamento dei lavori strutturali e l’altro di 220.000 euro per l’acquisto delle attrezzature e il potenziamento delle postazioni per la vendita all’asta del pesce sbarcato), ma purtroppo i lavori non sono giunti a termine.

Tuttavia, va detto che ai diportisti nautici si offre anche la possibilità di ormeggio presso due campi boe, prossimi alla riva, con sbarco a terra tramite i mezzi della società che li gestisce: la Nautica
Extreme.

Qui è infatti possibile noleggiare motoscafi e gommoni per gite giornaliere. Vengono offerti, così, vari servizi: escursioni alle Isole Eolie, nel Golfo di Patti, a Mongiove, a Marinello e a Tindari, pescaturismo, nonché visite guidate alle grotte e aperitivi sottocosta.