Più semplicità, più sicurezza

Un passo importante nel progresso della tecnologia applicata alla gestione delle motorizzazioni fuoribordo prodotte dalla casa giapponese.

Nel corso dell’ultimo salone di Genova, Yamaha ha presentato il suo nuovo sistema di rigging per motori fuoribordo. Si chiama Helm Master EX ed è progettato per essere utilizzato su motorizzazioni singole o multiple a partire da 150 HP. Si tratta di un complesso modulare che, espandibile anche nel corso del tempo e abbinato alla nuova manetta elettronica (che fino ad ora gestiva solo l’acceleratore e l’invertitore), permette di aggiungere nuove caratteristiche e funzionalità molto utili ai professionisti, ai pescatori, agli appassionati e agli utenti meno esperti. Ne è stato curato anche il design, ora più compatto ed ergonomico.

Rigging Yamaha

Il sistema completo si compone di tre “livelli”, che possono essere acquistati e integrati nella propria imbarcazione tutti in una volta o in periodi diversi, permettendo un progressivo upgrade della propria imbarcazione.

Livello 1: manetta elettronica DBW

Una nuova manetta elettronica Drive-by-Wire 6X9 (DBW), per motorizzazione singola o multipla, un nuovo pannello con l’Electronic Smart Key Switch e la chiave elettronica abbinata (basta averla in tasca per attivare la funzionalità di avvio/arresto senza chiave).
Oltre alle marce e all’acceleratore, le sue funzioni sono:

  • Il controllo elettronico della velocità (si può mantenere, abbassare o aumentare agendo su tre pulsanti posti sulla base della manetta).
  • L’illuminazione dimmerabile.
  • Il mantenimento del neutro, il fermo del cambio e la regolazione della frizione dell’acceleratore.
  • Il “trim-assist” che permette la regolazione automatica del trim senza dover agire manualmente sugli appositi pulsanti.
  • Rigging Yamaha

Livello 2: timoneria elettronica digitale (DES)

Il pistone elettrico e lo sterzo elettronico digitale (fino ad ora disponibile solo sul modello di punta Yamaha, l’XTO) si aggiungono agli optional a partire dall’F150G. Il dispositivo consente un alto livello di scorrevolezza (regolabile anche automaticamente in funzione della velocità) e quindi il controllo diretto dell’angolo di sterzata del motore, senza usare olio idraulico e le relative tubazioni.

Nella prova pratica di guida si perde ovviamente il feedback generato dalla pressione sulla timoneria da parte del motore e questo, per chi ama una guida “estrema”, potrebbe generare qualche perplessità. Tuttavia, per un uso più diportistico o su barche munite di due o più motori, il sistema presenta numerosi vantaggi:

  • Zero lag-time: non si riscontra ritardo tra l’azione sul timone e la risposta del brandeggio.
  • Impostazioni variabili di resistenza dello sterzo (in base al regime del fuoribordo).
  • Minor consumo di elettricità rispetto al servosterzo convenzionale, il che si traduce in un aumento della potenza di carica netta per le batterie
  • Installazione molto più semplice (niente più idraulica!) che utilizza anche meno spazio nella sentina e nei pozzetti del motore.

In pratica l’upgrade si compone del piantone dello sterzo, che può essere con tilt o senza tilt, e il Digital Electric Steering Cylinder, che contiene un motore abbinato a una cremagliera, montato direttamente sul motore al posto del classico pistone della timoneria idraulica, e pilotato semplicemente da un cavo elettrico. Nella prova pratica il timone reagisce bene, la resistenza è ben equilibrata e si modifica diventando più duro a velocità sostenuta. Si può anche modificare il numero di giri del volante necessari ad ottenere la transizione completa del motore, da un minimo di 3 a un massimo di 6. In caso di guasto, o malfunzionamento, viene fornita anche una apposita chiave che permette di agire sulla cremagliera, per spostare la posizione del motore e permettere il rientro in porto.

Rigging Yamaha

Livello 3: pilota automatico e joystick

Per chi desidera la gamma completa di funzionalità, sia per la navigazione sia per l’ormeggio, l’Helm Master EX offre la possibilità di integrare nel sistema un pilota automatico e un joystick.

Il pilota è composto da un pannello con otto pulsanti, che permettono diverse funzionalità. Ovviamente per un funzionamento ottimale bisogna anche integrare l’interfaccia display da 5 pollici touch screen, dove si possono leggere tutte le informazioni operative.

Rigging YamahaIl sistema è in grado di mantenere una prua impostata senza correzione di deriva e/o scarroccio oppure una rotta con correzione automatica; è inoltre in grado di seguire un percorso a zig-zag o a spirale, utili nello sport fishing. Abbinandolo con uno strumento cartografico tramite collegamento in formato Nmea 2000, può seguire automaticamente i vari waypoint impostati sullo strumento e, in prossimità della destinazione, rallentare automaticamente fino a fermare la barca proprio sul punto finale. È proprio questa sua caratteristica di poter agire sull’invertitore e sulla manetta del motore, oltre che sulla direzione, a rendere questo autopilota diverso dai modelli più comuni sul mercato.

Per la pesca alla traina, in particolare, con la funzione del cambio (Pattern Shift) si può impostare la velocità minima dell’imbarcazione attraverso un sistema che inserisce e disinserisce la marcia per mantenere la velocità minima di traina che si desidera (step di 10{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} sul 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}, in pratica da quasi fermi alla velocità di andatura minima con il motore in marcia e gas al minimo).

È disponibile anche la funzionalità set-point, che funge da “ancora virtuale” (consigliata per motorizzazioni multiple). Nell’installazione con motore singolo da noi provata, il risultato è stato comunque buono, considerando un mare 3 e un vento a 10-15 nodi. Il mantenimento del punto avviene all’interno di un cerchio di circa 30 metri di diametro.
Il pilota non dispone di un comando per selezionare lo stato del mare, pertanto, nel corso della prova abbiamo riscontrato un leggero “scodinzolo” dello scafo nelle velocità comprese tra 7 e 10 nodi, sempre con mare 3. A velocità superiori il problema scompare.

L’impressione generale è dunque quella di un buon sistema, capace di accrescere la sicurezza della navigazione a controllo automatico. Per quanto riguarda il joystick, a quanto già visto sulle installazioni multiple, dove permette anche la traslazione dello scafo, assai utile in fase di accosto, in questo caso si aggiunge la possibilità di utilizzarlo con un solo motore: il vantaggio è che basta una sola mano per manovrare e, in abbinamento al pilota automatico, si può variare la rotta impostata lasciando quest’ultimo in modalità attiva, mentre, agendo direttamente sul timone, lo si passa automaticamente in modalità stand-by.

I touchscreen

Con il nuovo sistema è disponibile anche il touchscreen Yamaha CL5 a colori. È di piccole dimensioni (5 pollici) ma ricco di informazioni e capacità. Il suo design moderno garantisce un utilizzo intuitivo per la visualizzazione di tutti i dati principali del motore, fino a 4 motori. Nella prova pratica risulta leggibile anche sotto il sole, a velocità sostenute e con angoli di visione quasi al limite. Il cambio pagina avviene semplicemente con lo scorrimento di un dito sullo schermo.

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Sicuramente comodo per l’installazione su plance di ridotte dimensioni ma, se si dispone di più spazio, può convenire optare per un Display Multifunzione CL7 (MFD), che migliora ulteriormente l’esperienza di navigazione grazie a uno schermo touchscreen personalizzabile (di origine Garmin). Il CL5 è completamente compatibile con tutte le precedenti applicazioni DBW e con i fuoribordo a controllo meccanico compatibili (F20 e superiori).

Tutte le caratteristiche fin qui elencate riguardano i fuoribordo Yamaha XF425, XF375, F300B, F250D e F225F, nonché́ i modelli di media potenza F200G, F175C e F150G. Le funzioni sono personalizzabili in base alla configurazione del motore e alle esigenze dell’utente.
Per ulteriori informazioni:
www.yamaha-motor.eu