“Perfetta (e sana in ogni ambiente)”, la nuova antivegetativa Idrotech Boero di Davide Serafini il 31 Ago 2021 Torna al sommario Nella maggior parte dei casi, le vernici tradizionali antivegetative sono a base di solvente organico, perciò in fase di asciugatura emettono vapori tossici che devono essere filtrati con apposite maschere ai carboni attivi per non nuocere alla salute degli operatori. Per ovviare a questo notevole inconveniente, allineandosi a un sentire comune che sempre di più pone l’ecologia al centro delle problematiche legate all’ambiente, nonché per soddisfare l’esigenza di poter disporre di prodotti capaci di garantire un’elevata efficacia nel tempo, la Boero YachtCoatings ha recentemente messo in commercio Idrotech, una nuova antivegetativa che ha come solvente primario l’acqua. Per saperne qualcosa di più, abbiamo intervistato Simone Garofoli, responsabile Formulazione Yachting Opera Viva. Affermando che Idrotech è “base” acqua, intendiamo che comunque ha una parte di solventi organici. Di che percentuali si tratta? Nel caso specifico di questa vernice, il cosiddetto VOC – Volatile Organic Compound, che è la misura dell’emissione dei solventi organici – è molto basso: circa il 10{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} rispetto le vernici tradizionali. Questo spiega il fatto che sia un prodotto praticamente inodore che può essere usato anche in ambienti chiusi o poco areati, dove è comunque necessario l’uso di maschere filtranti. Oltre a salvaguardare la salute, soddisfa pure particolari esigenze normative? Certamente. D’altra parte questo prodotto è nato anche per risolvere i problemi dovuti all’introduzione dei limiti di VOC molto bassi nelle vernici utilizzabili in particolare a Lavagna in Liguria, e nell’Argentario, in Toscana. Limiti che molto probabilmente verranno estesi ad altre zone d’Italia. Parliamo dunque di un’antivegetativa pensata esclusivamente per il mare? Assolutamente no. Il fatto che Idrotech sia a matrice dura la rende sicuramente adatta alle zone con elevata attività biologica, come i porti marittimi, ma può essere usata tranquillamente per le acque dolci, garantendo in entrambi i casi ottime performance di efficacia e durata. Richiede particolari procedimenti di applicazione? È tutto molto semplice. Il ciclo completo si compone di un primer, anch’esso a base acqua, e almeno due mani di vernice antifouling, più una terza sulla linea di galleggiamento. I colori disponibili sono il Nero, Blu, Rosso Scuro e Grigio Chiaro, nel formato da 2,5 litri. È un ciclo adatto a qualsiasi materiale? No, poiché usa come principio attivo biocida l’ossido di rame, è incompatibile con il metallo. Su tutti gli altri materiali è perfetto. E a proposito dei tempi di applicazione? Ecco, questa è un’altra ottima caratteristica. I tempi di asciugatura e ricopertura permettono un ciclo di verniciatura sia in tempi brevi sia fino ad oltre un mese. Meglio non lasciare la barca finita all’asciutto per tempi più lunghi, perché, se la vernice si asciuga troppo, perde un po’ delle proprie caratteristiche e prestazioni. Non è neppure consigliabile lasciare la barca all’aperto sotto la pioggia, in quanto le resine solubili contenute nella vernice tenderebbero a sciogliersi ed essere dilavate. La scadenza dalla data di produzione è di due anni per l’antifouling, mentre il primer dura tre anni. Pennello o rullo? I cicli di verniciatura possono essere eseguiti sia a pennello sia a rullo e, per uso professionale, anche a spruzzo. La finitura è omogenea e liscia in tutti i casi. Per ulteriori informazioni: www.boeroyachtcoatings.com <p style=”text-align: center;”>Scarica pdf Nautica Settembre 2021</p> Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!