Le tonnare e la mattanza di Elena Casillo il 29 Ago 2020 Vai al sommario della rivista Il sistema tradizionale di pesca del tonno utilizzato principalmente in Sicilia Il lavoro dei tonnaroti comincia in aprile, posizionando in mare una serie di reti che possono raggiungere anche i 4 o 5 km a formare le varie “camere”. Si spronano i tonni (specie tonno rosso, peraltro in via di estinzione a causa della pesca di frodo per il largo consumo nel sushi) ad addentrarvisi sempre più, fino ad arrivare alla cosiddetta “camera della morte”. In maggio, dalle tonnare (si chiamano così anche i porti e le strutture opportunamente attrezzati per questo tipo di pesca), partono le barche, che si muovono agli ordini del rais che conduce la mattanza. Con le questa sorta di chiatte si accerchia la rete dell’ultima camera, a forza di braccia se ne solleva il fondo (il coppo) e, quando affiorano, i tonni vengono salpati per mezzo di lunghi raffi e raccolti nella stiva del cosiddetto “vascello”. Foto dell’archivio di Luca Sonnino Sorisio I LIBRI DI CAMBUSA Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!