Focus sul Nautor Club Swan 36: monotipo da regata senza compromessi di Nico Caponetto il 30 Mar 2020 Sommario Scheda tecnicaLa galleryUn monotipo da regata senza alcun compromessoIl video di Nautor Club Swan 36Una barca a vela da alte competizioniLe motorizzazioni Scheda tecnica Lunghezza massima f.t. m 11,00 Lunghezza al galleggiamento m 10,59 Larghezza massima m 3,60 Rapporto lunghezza/larghezza 2,94 Pescaggio m 2,75 Dislocamento Kg 3.300 Zavorra Kg 1.163 Tipo di armamento Sloop Albero in carbonio poggiato in coperta con un ordine di crocette Boma in carbonio Vang tessile Verricelli tre per lato più uno centrale sulla tuga Superficie randa mq 58,4 Superficie fiocco mq 33,5 Superficie gennaker mq 134 Motorizzazione Nanni Diesel 14 HP – Torqueedo 10 Kw Serbatoio Carburante 40 litri Progetto Juan Kouyoumdjian Costruttore: Nautor’s Swan www.nautorswan.com Prezzo base Euro 385.000 + Iva La gallery Un monotipo da regata senza alcun compromesso Dopo 52 anni dal primo 36 piedi, Nautor mette in acqua una barca dalle stesse misure ma rivoluzionaria e con i foil a “C” di serie. Progettista: Juan Kouyoumdjian. Affermazione vera ma non sufficiente a spiegare il pensiero profondo che ha dato vita al Club Swan 36. Una barca dal design unico che racconta molto delle persone cha hanno contribuito a immaginarla e realizzarla. Due i nomi, quello di Giovanni Belgrano, il mago, l’autore delle alchimie di cui è capace con i materiali compositi, chiamato da Ferragamo a lavorare sulle strutture, e quello di Hervé Devaux, ingegnere aerodinamico, al quale si devono quei profili avvenieristici della pinna e dei foil. Ma se ne devono aggiungere altri, a partire da quello di Enrico Chieffi, vice presidente di Nautor e campione del mondo in classe Star, che ha trasfuso nel progetto molto del Dna che si è formato tra le boe prima di diventare un manager. E sarà una suggestione, ma qualcosa del monotipo olimpico con cui Chieffi ha portato a casa onori e allori sembra fare capolino ogni tanto tra le linee del Club Swan 36. Il video di Nautor Club Swan 36 Video originale del cantiere Barca frutto di un compromesso, dunque? No, il contrario. Il Club Swan 36 è il frutto del pensiero di tanti talenti che avevano un obiettivo preciso: realizzare un monotipo d’altura con i foil a “C” di serie, capace di altissime performance e di riportare al centro delle competizioni l’elemento umano, il valore dell’equipaggio. Foil, quelli progettati per questo 11 metri fuori tutto, che non sono stati concepiti per far “decollare” lo scafo, ma per aumentare l’effetto di sollevamento e ridurre di conseguenza la resistenza idrodinamica. Una barca a vela da alte competizioni Ogni elemento su questa barca appartiene alla grammatica delle competizioni. A partire dalle linee, con la prua e il cavallino inversi, dal pozzetto, largo con la poppa aperta per accogliere fino a sei membri di equipaggio, fino ai masconi, svasati per aprire i flussi e mantenere la barca asciutta. Sotto la lineea di galleggiamento l’alfabeto è ancora più chiaro: pinna sottile in acciaio e grande bulbo che portano a 2,75 metri di profondità una zavorra di 1.163 chili che rappresenta circa il 35{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} del peso totale di 3.300 chili, due pale del timone sottili e profonde e, naturalmente, l’elemento di grande innovazione, i foil, che in realtà sono le due estremità di un unica struttura a “C” continua, la cui sporgenza è regolabile a seconda delle andature e delle velocità. Scafo e coperta sono realizzati in infusione sottovuoto, con resina epossidica, e incollati con adesivo strutturale epossidico. Molte parti strutturali o di rinforzo – come le paratie e la griglia laminata allo scafo – sono realizzate in carbonio. Così come è in carbonio l’albero poggiato in coperta, molto flessibile e quindi capace di consentire regolazioni estremamente raffinate. Gli interni sono privi di arredamento, con elementi strutturali e manovre in vista e la possibilità, in previsione di regate d’altura, di organizzare un telo/cuccetta per murata. Le motorizzazioni Le due possibili motorizzazioni previste sono un Nanni Diesel da 14 HP o, in alternativa, un Torqueedo elettrico da 10 kW alimentato da una speciale batteria al litio che, stando ai dati dichiarati da BMW che la produce, rispetto a una normale batteria al litio di tipo marino, ha una densità di energia superiore del 70{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} e un ciclo di vita superiore del 50{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}. In modalità gara, l’albero motore e l’elica fissa a tre pale si ritraggono nello scafo. Durante la navigazione a vela, ma non in regata, l’elica in acqua ruota passivamente ricaricando la batteria. Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!